Giffoni50Plus
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#Giffoni50Plus, i Vincitori di una edizione rricca di proiezioni, dibattiti, curiosità e riflessioni


Premiati Dragon Girl di Katarina Launing, Night Forest di Andre Hörmann, I Don't Wanna Dance di Flynn Von Kleist, The Short History Of The Long Road di Ani Simon-Kennedy, Ninjababydi Yngvild Sve Flikke.

Dopo dieci giorni di proiezioni, intensi dibattiti, curiosità e riflessioni, i giovani giurati di #Giffoni50Plus hanno decretato i lungometraggi vincitori. Quest'anno il festival ha permesso a 3000 ragazze e ragazzi italiani ed europei in presenza e a 2000 juror, in collegamento da 50 hub nazionali e 20 internazionali, di vivere storie straordinarie grazie ai numerosi titoli in concorso.

Del  #Giffoni50Plus hanno parlato 6570 articoli, tra cui: 4282 dai principali siti web, 97 servizi nei tg nazionali ed internazionali, 334 articoli pubblicati sui più importanti quotidiani nazionali ed internazionali. In totale 203 milioni di persone sono state raggiunte esclusivamente attraverso i canali della stampa tradizionale: circa 23 milioni attraverso quotidiani nazionali ed internazionali, circa 70 milioni tramite tg nazionali ed internazionali, più di 110 milioni grazie ai siti d'informazione online. Social non da meno: le piattaforme Facebook e Instagram hanno raggiunto oltre 3,8 milioni di utenti raggiunti, con oltre 14 milioni di impression, mentre i video sono stati visualizzati da oltre tre milioni di persone.

Gryphon Award per la sezione Elements +6 a Dragon Girl di Katarina Launing (Norvegia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca) ambientato nel piccolo villaggio di Borington, durante il periodo di Natale. Protagonista è Sara: temendo di essere deportata, si nasconde costantemente dalla polizia e cerca riparo in case vuote. Ma tutto cambia quando in uno dei suoi rifugi incontra un drago. Il film sarà distribuito in Italia da Koch Media. 

A vincere per la sezione Elements +10 è Night Forest di Andre Hörmann (Germania) incentrato su Paul, alle prese con una avventura tra grotte e foreste in compagnia del suo amico Max.

Per la sezione Generator +13 ha vinto I Don't Wanna Dance di Flynn Von Kleist (Olanda), dedicato a un giovane aspirante ballerino alle prese con una madre distruttiva e la scelta della felicità.

Per la sezione Generator +16  ha vinto il rapporto padre-figlia alla base di The Short History Of The Long Road di Ani Simon-Kennedy (Usa). Nola vive alla giornata con suo padre, la sua unica ancora di salvezza in una vita fatta di caducità. La coppia attraversa gli Stati Uniti a bordo di un camper, assaporando la propria indipendenza e facendo lavoretti per sbarcare il lunario. Un evento scioccante, però, fa sì che Nola resti sola: la ragazza si dirige ad Albuquerque, nel New Mexico, alla ricerca di una madre che non ha mai conosciuto. Quando il suo camper si rompe, fa amicizia con il proprietario di una carrozzeria e capisce di poter fidarsi degli altri. Nel cast la cantante Sabrina Carpenter, tra le protagoniste del film Netflix Tall Girl, Steven Ogg della serie tv The Walking Dead e il monumentale Danny Trejo.

È Ninjababy (Norvegia, 2021) diretto dalla norvegese Yngvild Sve Flikke il film scelto dai Generator +18. Tratto dalla graphic novel Fallteknikk di Inga Sætre, racconta della 23enne Rachel e della sua inaspettata gravidanza. L'esistenza della ragazza cambia radicalmente quando scopre di essere incinta dopo un'avventura non proprio romantica. Il fidanzato, che non è il padre, è d'accordo a tenere il bambino, ma è Rakel a non essere assolutamente pronta per essere madre. Poiché l'aborto non è più un'opzione, essendo la ragazza al sesto mese di gravidanza, l'adozione resta l'unica risposta. È allora che compare NinjaBaby, un personaggio animato che fa di tutto per rendere la vita quotidiana di Rakel un inferno. 

I Have Been Waiting For You (Francia, 2020) è il titolo del documentario vincitore della categoria Gex Doc. Il film della regista Stéphanie Pillonca è incentrato sulle coppie che non possono avere figli e decidono di ricorrere all'adozione. Un viaggio fatto di sofferenze, emozioni, dubbi e speranze che fa riflettere sull'essenza del rapporto tra genitori e figli. 

#Giffoni50Plus è stata una edizione "intensa, morbida, molto più difficile di tante altre, che siamo riusciti a portare a termine con la stessa determinazione che l'anno scorso ci ha consentito di essere i primi a ripartire in presenza" ha raccontato il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi, nel corso della conferenza stampa di chiusura a cui hanno preso parte Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero della Cultura, Mariella Troccoli, dirigente del servizio cinema e audiovisivo presso il Ministero della Cultura e Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco Archeologico di Pompei. "Quest'anno ho voluto abolire la parola direttore e ho scelto di presentarmi ai tremila ragazzi che ci hanno seguito in presenza, a cui si aggiungono i duemila che lo hanno fatto in collegamento dai nostri hub, come un padre" ha aggiunto Gubitosi. "In un momento difficile, dopo lunghi mesi di restrizioni dettate dall'emergenza sanitaria, un buon padre stravolge le regole e pensa ai suoi figli. Per questo mi sono concentrato sul viaggio, ma senza mai dimenticare le radici e i valori della nostra terra. Quando c'è una guerra i direttori non servono, c'è bisogno di dare fiducia e speranza. Anche a Bergamo, dove abbiamo tenuto la conferenza stampa di presentazione del festival, ho esordito dicendo: vi voglio bene. E lo stesso faccio qui, per sottolineare quel senso fortissimo di appartenenza alla famiglia di Giffoni, una realtà piccola ma desiderata in ogni angolo del mondo".

Rivolgendosi ai ragazzi presenti nella sala Blu della Multimedia Valley e a quanti hanno seguito l'incontro on line, Gubitosi ha ricordato l'impegno "per garantire il massimo della sicurezza a tutti. Anche per questo non ho esitato a cancellare, seppure con sofferenza estrema, i concerti serali all'aperto. Avevamo migliaia di prenotazioni, ho chiesto scusa, ho ricevuto anche delle critiche, ma è in questi momenti che un buon genitore deve prendere delle scelte e io l'ho fatto".

Il claim di #Giffoni50Plus è stato "un grido di felicità":

"Il nostro grido di felicità  è un inno alla vita: per questo abbiamo voluto donare alle coppie di GIffoni che hanno avuto un figlio nel 2021 un passeggino, in collaborazione con Chicco: la ripartenza è un viaggio e noi volevamo accompagnare questi bambini e queste famiglie nel viaggio più bello, quello alla scoperta del mondo" spiega Gubitosi.

Il fondatore e direttore sottolinea il contributo che è arrivato dagli oltre 120 ospiti, ricordando l'incontro tenuto a giugno con oltre cento direttori di festival e manifestazioni cinematografiche:

 "La fragilità ha colpito tuttiMa se vogliamo far ripartire l'Italia si deve avere il coraggio di distruggere e di ricostruire".

Ai ragazzi Gubitosi fa una promessa:

"Se vi vaccinerete tutti e continuerete a rispettare le regole, l'anno prossimo la sezione IMPACT! non avrà meno di duecento iscritti, dall'Italia e dall'estero e i giurati torneranno ad essere 6500. Mi auguro che anche le famiglie tornino ad accogliere i nostri giovani nelle loro case, perché da sempre siamo un modello di offerta culturale e di accoglienza".

Gubitosi ha poi annunciato la nascita a Giffoni dell'Osservatorio sul Next Generation Eu:

"I prossimi anni saranno decisivi per il destino dell'Italia, e in particolare dei suoi giovani. La grande occasione offerta dal Next generation Eu, quello che impropriamente si continua a chiamare Recovery Fund, ci impone un rigore assoluto per far sì che quei soldi in arrivo dall'Europa, che comunque creeranno debito per le future generazioni, vengano spesi nel modo più appropriato, soprattutto che vengano destinati realmente alle prossime generazioni. Se, dunque, sono i giovani i protagonisti del cambiamento atteso con gli investimenti europei, sono proprio i giovani che hanno il dovere di 'controllare' che effettivamente quei fondi vengano spesi per progetti che guardano al futuro. Ecco, dunque, che Giffoni si propone di essere l'osservatorio privilegiato per valutare e seguire tutti i progetti legati al Next Generation Eu, un osservatorio in grado di verificare il reale impatto sul futuro degli investimenti che saranno programmati. Attraverso un'analisi continua e puntuale dei progetti finanziati dal Next Generation Eu, condotta da analisti e giornalisti selezionati tra i migliori giovani giffoner e non solo, si cercherà di raccontare la rinascita di questo Paese vista con gli occhi dei ragazzi, che dovrebbero essere i maggiori destinatari dei finanziamenti previsti dall'EuropaUn vero e proprio whatchdog per monitorare costantemente – anche attraverso la collaborazione con le maggiori istituzioni pubbliche e private coinvolte – la situazione dei finanziamenti europei e assicurarsi che vadano a sviluppare progetti per le generazioni future. Da Giffoni, insomma, parte la carica dei ragazzi, che vogliono certezze e rassicurazioni. L'occasione è unica, e non può essere lasciata alla sola gestione degli adulti: i ragazzi sono il nostro presente e insieme costruiamo il futuro".

Il Sottosegretario del Ministero della Cultura, Lucia Borgonzoni: "Io Giffoni l'ho già adottato ed in verità è Giffoni ad aver adottato me". Per lei un ritorno a Giffoni dopo la presenza lo scorso giugno in occasione dell'inaugurazione della nuova Sala Truffaut: "Ripeto spesso   che sono intervenuta per la prima volta in pubblico da Sottosegretario qui a Giffoni. Ed è stata per me una delle esperienze più belle e per la quale ringrazierò sempre Claudio". C'è un insegnamento che i ragazzi devono portare a casa da Giffoni: "Imparate  che tutto è possibile. Se hai un sogno e ci credi veramente, lo puoi realizzare. Giffoni insegna proprio questo. E ora voi siete il sogno che si concretizza. Siete la realtà del sogno". Il Ministero della Cultura vuole essere vicino ai giovani partendo dalla scuola, usando proprio il linguaggio del cinema e dell'audiovisivo: "Come Ministero   ci crediamo. Crediamo che l'audiovisivo rappresenti lo strumento più immediato per trasmettere le emozioni. Continuiamo in questo senso ad investire nelle scuole. È alla firma il nuovo bando relativo al Piano nazionale cinema per la scuola che vale trenta milioni di euro". E, poi, ci sono i fondi europei del Pnrr: devono andare ai giovani, ribadisce il Sottosegretario. Devono creare occupazione e nuova economia. E se i giovani sono centrali, la creatività è la parola d'ordine, ha spiegato Borgonzoni: "Stiamo scrivendo un bando per un valore di 165 milioni di euro per le imprese creative. A questo proposito chiedo aiuto proprio ai ragazzi. Fateci avere le vostre idee, fatelo con i vostri tempi che sono smart, dateci una mano perché il mio obiettivo è quello di incrociare le vostre esigenze e rispondere alle vostre domande".

Il direttore del Parco archeologico di Pompei Gabriel Zuchtriegel:

"Dopo Paestum, la collaborazione con Giffoni continuerà anche a Pompei. Affinché la società riconosca valore a un sito, è fondamentale che venga coinvolta ed è per questo che abbiamo firmato un protocollo con la direzione scolastica regionale ed Ercolano con l'obiettivo di invitare i giovani a Pompei per fare in modo che una serie di progetti culturali relativi alla danza, al cinema, al teatro, possano trovare qui il loro spazio privilegiato. Avere al nostro fianco Giffoni è una grande opportunità: chiederemo ai ragazzi del festival di raccontare per immagini la storia che stiamo costruendo. L'archeologia non è fatta solo di pietre o monumenti, ma di quello che riusciamo a trasmettere agli altri regalando uno sguardo diverso sulla realtà".

A chiudere l'incontro, la testimonianza di tre juror, con ognuno che ha raccontato un'esperienza giudicata "unica e indimenticabile".

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