Ian McKellen fa delle dichiarazioni su Bryan Singer e Kevin Spacey. Poi si scusa


Durante un'intervista Sir Ian McKellen ha dichiarato che i molti problemi di Kevin Spacey e Bryan Singer (incluse le accuse di molestie) derivano dal fatto di essersi sentiti costretti a nascondere la propria omosessualità. Poco dopo, però, l'attore si scusa.

Ian McKellen è sempre stato un uomo e un interprete che non si è mai nascosto dietro la diplomazia o le scelte facili. Divenuto famoso al grande pubblico dopo aver interpretato il mago Gandalf nella trilogia de Il signore degli Anelli, Ian McKellen è sempre stato un attore non solo pieno di talento, ma anche in grado di usare il sarcasmo per parlare di problemi attuali.

Intervenuto al National Student Pride 2019 tenutosi alla University of Westminster a Londra, l'attore di X-Men è stato interrogato sulla sua posizione riguardo le accuse che hanno colpito i colleghi Bryan Singer e Kevin Spacey, riguardo ad alcune molestie che li avevano visti protagonisti. A questa domanda l'attore risponde parlando dell'orientamento sessuale dei due.

Si tratta, ha detto, di persone che hanno sempre tenuto nascosto il proprio orientamento sessuale. E quindi tutti i loro problemi, soprattutto quelli relativi alle loro relazioni interpersonali magari non sarebbero esistiti, né avrebbero cominciato a molestare persone nel modo in cui viene raccontato dalle accuse se avessero avuto il coraggio e la possibilità di parlare apertamente di loro stessi e dei loro desideri reali.

Poi ha continuato:

Ho qualche dubbio sulla questione dell'obbligare queste persone a smettere di lavorare. Penso che questa sia una decisione che non dovrebbero prendere gli studios, ma il pubblico. Vuoi vedere qualcuno che è stato accusato di qualcosa che non approvi? Se la risposta è no allora è semplice. Non comprerai il biglietto né accenderai la TV. Ma potrebbero anche esserci persone che non condividono questo pensiero, persone a cui non importa quello che accade fuori dallo schermo. Ed è sempre molto difficile dividere tutto in bianco o nero.

Poi, quando il moderatore dell'incontro Evan Davis ha chiesto delucidazioni all'attore riguardo questo clima del mondo dello spettacolo fortemente legato alle molestie, Ian McKellen ha scelto la strada del sarcasmo, dichiarando: Francamente sto aspettando che qualcuno mi accusi di qualcosa per poi domandarmi se magari stanno mentendo o se sono io ad aver dimenticato tutto.

Tuttavia il sarcasmo è sempre un'arma a doppio taglio che può finire col ferire proprio la persona che ne fa uso, soprattutto in un contesto come quello statunitense dove sembra andare di moda il prendersi molto sul serio, sebbene in questo caso la serietà è data (naturalmente) dall'argomento trattato. Ed infatti la leggerezza con cui Ian McKellen si è espresso, così come l'idea che le sue parole su Singer e Spacey fossero una sorta di giustificazione per un crimine infame, hanno fatto nascere una polemica a cui l'attore si è sentito in dovere di rispondere, anche per placare gli animi.

"In un recente podcast ho detto che se le persone che nascondono le proprie preferenze sessuali ne parlassero più apertamente non commetterebbero abusi contro altre persone," ha dichiarato, con tono di scuse. "Questo ovviamente è sbagliato. Il mio vero intento era quello di spingere i componenti della comunità LGBT a essere più orgogliosa e anche più aperta rispetto alla propria sessualità. Nel cercare di raggiungere questo mio obiettivo mi sono espresso in modo goffo. Non è da me banalizzare o giustificare alcun tipo di abuso, mai. Mi scuso senza riserve per il disagio che le mie parole hanno causato".

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