Oblivion Davide Calabrese
Oblivion Davide Calabrese

La Bibbia Riveduta e Scorretta – Intervista a Davide Calabrese


In occasione del debutto romano de 'La Bibbia Riveduta e Scorretta' degli Oblivion abbiamo avuto il piacere di parlare un po' dello spettacolo insieme a Davide Calabrese. Ecco quello che ci ha raccontato.

In occasione del debutto romano al Teatro Quirino di La Bibbia Riveduta e Scorretta degli Oblivion, abbiamo avuto il piacere di scambiare due chiacchiere con Davide Calabrese, che si è fatto portavoce del gruppo di artisti per parlare di questo loro primo musical comico e originale che distrugge e riscrive i dogmi legati alla Bibbia, in uno spettacolo di due ore in cui Gutemberg e Dio stipulano il primo contratto editoriale della storia, dando il via alla famosa Età Moderna. Lo spettacolo rimarrà in scena, a Roma, fino al 6 Gennaio ed è sentitamente consigliata la visione. Gli Oblivion, di cui fanno parte – oltre al già citato Calabrese – Fabio Vagnarelli, Lorenzo Scuda, Graziana Borciani e Francesca Folloni, ambientano la loro storia in Germania, nel 1455, con un Gutemberg alla ricerca di un creativo e Dio alla ricerca di un editore per la sua genealogia. Così tra usuraie, estinzioni di dinosauri, paradisi fiscali, alieni e Babbi Natale, il pubblico si troverà travolto in un'avventura comica da applausi a scena aperta.

Di seguito, quello che Davide Calabrese ci ha raccontato.

Grazie innanzitutto del tuo tempo
Figurati, grazie a te.

Io mi devo ancora riprendere da quello che ho visto ieri sera a teatro
Eh, figurati io

Ed io comincerei proprio da qui. Se dovessi presentare La Bibbia Riveduta e Scorretta a qualcuno che non conosce né gli Oblivion né il vostro lavoro, cosa gli diresti?
Be', la Bibbia riveduta e scorretta è un testo profondamente religioso, a tratti eretico. Direi di venire a teatro con la mente aperta, senza pregiudizi.

Anche perché, a ben guardare, sotto la struttura comica e sotto le risate, ci sono tantissime cose attuali…
Esatto. Insomma, abbiamo un Dio che cita Darwin, che parla del Big Bang. Addirittura che va contro la famiglia tradizionale. Un Dio che vuole spiegare la nascita del mondo e della vita in modo scientifico, ma che viene bloccato da Gutemberg che gli dice che contenuti del genere sono noiosi, che bisogna puntare sul sesso e la violenza…

E poi è uno spettacolo molto attuale anche per come viene vista la figura del creativo, perché nel vostro spettacolo Dio non solo è Creatore, ma è soprattutto creativo. E come la maggior parte dei creativi italiani, infatti, non viene pagato.
Ecco, bravissima. Più attuale di così. Uffici stampa, creativi, artisti … tutti che vengono pagati in visibilità …

Inoltre mi chiedevo se ci sono stati dei personaggi, della Bibbia intendo, che magari avreste voluto inserire e che invece, per mancanza di tempo o altro, sono rimasti fuori dallo spettacolo.
Guarda, ti faccio una confessione. Non si è trattato di mancanza di tempo. Avrai notato che non c'è Maria, la madre di Gesù… Oppure, ecco, ad esempio, tutta la storia di Gesù ci avrebbe permesso di giocare moltissimo. Soprattutto sulla crocefissione avremmo potuto davvero giocare moltissimo, ma non ci sembrava il caso. Ecco, è stata più che altro una questione di rispetto. Noi non siamo religiosi, ma non ci sembrava il caso di andare così a spada tratta su qualsiasi cosa

Oltretutto, già così, la parte dedicata a Gesù rappresenta i 5/7 minuti teatrali più belli che io abbia mai visto. Mi sbilancio
Allora sbilanciati anche quando scrivi, mi raccomando. Tanto sei di parte, ormai ci conosci.

Ecco, proprio a questo proposito. Circa due anni fa io ti intervistai al Sistina in occasione del vostro spettacolo The Human Jukebox e mi presentasti gli Oblivion – e guarda che sto citando – come un gruppo di cialtroni che puntava a Youporn. Ora, dato per scontato che Youporn immagino sia rimasto un sogno nel cassetto, come si sono evoluti gli Oblivion in questi due anni? Sempre se si sono evoluti, è chiaro.
Innanzitutto ci siamo evoluti nell'aver rinunciato al nostro sogno di realizzare I Promessi Sposi nudi su youporn. Abbiamo avuta questa presa di consapevolezza Adesso puntiamo a Parrocchie.it Ora puntiamo a quello. Non so se lo sai, ma quando due persone si sposano, possono andare su Parrocchie.it e scegliere il brano per le nozze. Speriamo che in un futuro non troppo lontano, quando qualcuno sceglierà l'Ave Maria di Schubert, il parroco gli dirà: “No, l'Ave Maria di Schubert è già stata presa” e consigli un brano degli Oblivion. Questo è lo scopo. Anche perché stiamo avendo molte recensioni positive dal circuito delle parrocchie. E ci stiamo domandando ancora il perché.

Non devi chiedertelo. Quello è il mistero della fede, no?
Bravissima.

Ora un'ultima domanda, anche socialmente impegnata. Una domanda che ho preparato prima di vedere lo spettacolo, ma che rimane comunque una curiosità. Mentre lavoravate a La Bibbia Riveduta e Scorretta avete mai accarezzato l'idea di presentare al pubblico un Dio donna?
Guarda, per un attimo ci abbiamo pensato. Ma se lo avessimo fatto, irrimediabilmente sarebbe cambiata la storia che avevamo scelto di raccontare. Ma non ho dubbi che, magari in futuro, un altro quintetto di artisti prenderà questa storia e farà un Dio donna. Dopotutto la storia regge comunque. Certo, sarebbe un po' difficile parlare del rapporto contrastato padre e figlio, ma in qualche modo si potrà comunque ovviare…

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