Posh - la conferenza stampa
Posh - la conferenza stampa

Posh, la conferenza stampa a Roma


Per la presentazione italiana di 'Posh' sono arrivati a Roma i tre protagonisti - Douglas Booth, Sam Claflin e Max Irons - che hanno parlato ai giornalisti del loro rapporto con la popolarità, della passione dei fans italiani, ma anche di come è stato lavorare insieme in un film incentrato su una gioventù fatta di eccessi.

Uscirà nelle sale italiane giovedì 25 Settembre Posh, con circa 250 copie, l'ultimo lavoro della regista Lone Scherfig, che dopo averci raccontato l'educazione sentimentale di una ragazza in An Education, e una bella storia d'amore in One Day, pone la sua attenzione su un elitario gruppo dell'università di Oxford, in Inghilterra: il riot club. Un club di dieci gentiluomini (?) che si dedica all'eccesso e alle scorribande, convinti che i loro soldi, così come il loro potere, li tenga al sicuro da qualsiasi problema. Per presentare la pellicola, in una Roma baciata da un sole settembrino incredibilmente caldo, sono arrivati i tre protagonisti maschili: Sam Claflin (Hunger Games, Pirati dei caraibi), Douglas Booth (Romeo e Giulietta, Noah) e Max Irons (Cappuccetto Rosso Sangue, The Host). L'arrivo dei tre modelli e attori britannici è stato sostenuto, sin dall'inizio, da un grandissimo numero di fans che, su twitter, hanno fatto sì che l'hashtag #poshcastinitaly divenisse secondo trend topic del social network cinguettante. E, fuori dall'hotel palazzo montemartini una folla composta principalmente da ragazzine ha aspettato pazientemente per tutto il giorno, pur di vedere – anche per pochi istanti – i loro beniamini che, nella giornata del 22 Settembre, hanno addirittura anticipato di ben 45 minuti il loro arrivo sul red carpet del cinema Adriano per poter così accontentare il maggior numero di fans. E' stato quindi logico, da parte della platea di giornalisti accorsi per intervistare i tre nuovi idoli teen, chiedere a tutti e tre quale fosse il loro rapporto con la popolarità. A rispondere è stato Sam Claflin che, con la sua partecipazione alla saga di Hunger Games nei panni di Finnick, è sicuramente – tra i tre – quello che ha avuto un assaggio più ampio del sistema del fandom.

Posh - la conferenza stampa
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Non mi sento popolare. Quello che abbiamo vissuto ieri alla Coin (dove i tre attori hanno incontrato i fans in una sorta di meet&greet organizzato dalla Notorious Pictures ndr) è stata una vera e propria sorpresa, inaspettata, ma molto piacevole. Comunque credo che per mie sia importante seguire varie strade nella mia carriera e toccare anche ruoli più dark … cerco qualcosa di più viscerale.

Una domanda molto simile ha riguardato proprio l'effetto che il film e il cast hanno susciato su Twitter. Il primo a rispondere è stato Douglas Booth che ha commentato l'evento dicendo:

Per noi è stata un'esperienza che ci ha unito molto, facendoci venire i brividi e ci ha fatto tremare. Insomma, eravamo un argomento top su twitter. Forse questo dipende dal fatto che Sam e Max sono molto famosi in Italia. Io non so se lo sono altrettanto, sinceramente.

Subito dopo ha risposto Sam Claflin, che ha esordito con una battuta:

Io avevo promesso una vacanza gratuita a chiunque avesse collaborato a far diventare la notizia un trend topic su twitter. Non so cosa abbia spinto tutte quelle persone a ritwittare per chiedere il nostro arrivo. Forse si sono confuse e pensavano che fossimo gli One Direction.

Alla simpatia di Sam Claflin ha risposto quella, innata, di Max Irons:

Io non seguo Twitter, perciò non so cosa significhi Trend Topic, ma immagino che sia una cosa positiva, visto tutta la gente che ieri è venuta per noi. Quasi svenivo. Non riuscivo a fare un passo senza che dieci ragazzine mi si gettassero addosso. Ed è una cosa molto bella, anche perchè può spingere i più giovani a vedere film diversi dagli altri. Posh ha una sostanza molto differente dai film che si è soliti andare a vedere: non è il classico film in franchise o sui supereroi, ma è incentrato su un argomento importante, sulla nostra società che è ingiusta e iniqua … e spero che possa aiutarli a riflettere.

Posh - la conferenza stampa
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Riguardo ai fans italiani, Sam Claflin ha voluto aggiungere:

Devo dire che i fan italiani sono davvero calorosi e appassionati e il minimo che uno possa fare per ringraziarli è farsi vedere qui, a Roma, che è una città assolutamente fantastica. L'esperienza di ieri alla Coin è stata davvero qualcosa di unico e incredibilmente piacevole, che però ha avuto anche il merito di farci sentire incredibilmente umili.

E proprio sul grande evento tenuto alla Coin di San Giovanni è intervenuto Roberto Proia, direttore generale della Notorious Pictures, che ha detto:

Quando abbiamo acquisito i diritti di Posh non ci aspettavamo un simile interesse per questa pellicola. Sapevamo però di essere davanti ad una sfida, che abbiamo accettato dando il via all'hashtag, su twitter, #poshcastinitaly. Ci siamo sorpresi molto quando, già il primo giorno, è entrato nei trending topic italia di twitter, arrivando subito al secondo posto. Ieri, poi, all'evento che abbiamo organizzato alla Coin si è scatenato un vero e proprio inferno con centinaia di fans che hanno assalito i tre attori. E' stata una scena tra il pericoloso e il divertente … sembrava quasi di essere tornati agli anni '80 e ai Duran Duran. Questa sera, per l'anteprima al cinema Adriano, ci aspettiamo l'apocalisse, con almeno 3.000 fans. Anzi. se foste così gentili, potreste avvisare tutti che stasera l'evento inizierà con 45 minuti di anticipo? Gli attori vogliono essere sicuri di accontentare il maggior numero possibili di fans.

Ai tre attori, poi, è stato chiesto naturalmente di rapportarsi ai personaggi che interpretano nella pellicola e dei quali sono più o meno coetanei. E' stato chiesto loro di esprimere un giudizio sulla gioventù che The Riot Club (titolo originale della pellicola, ndr) mette in scena e se è un tipo di umanità della quale poter essere effettivamente invidiosi. A rispondere per primo è stato Douglas Booth che ha detto:

In realtà a me questo film e questa gioventù hanno spaventato. Quando, per la prima volta, ho letto la sceneggiatura ho pensato che persone come queste non potessero esistere nella realtà. Ma poi siamo andati in giro e abbiamo incontrato membri di club di questo tipo e ci siamo accorti che certi atteggiamenti sono reali. Ma sono azioni in cui c'è poco da invidiare. Magari all'inizio si potrebbe essere attratti da questi ragazzi e dal loro essere posh (dall'inglese, posh indica qualcosa di aristocratico e lussuoso, ndr), ma alla fine non è possibile invidiarli.

Posh - la conferenza stampa
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Alle parole di Booth, fanno eco quelle di Claflin:

Non penso mi piacerebbe far parte di un club come questo. Io credo che uno stile di vita fatto di eccessi possa essere percepito, a volte, come qualcosa di invidiabile. E forse lo scopo del film è proprio questo: all'inizio far invidiare questo stile di vita, finchè non si arriva all'abuso dei vari privilegi. In questo modo possiamo attirare il pubblico e fargli poi capire veramente chi sono questi ragazzi che, in un primo momento, hanno potuto invidiare.

Dopo che Douglas Booth si è mostrato d'accordo con queste affermazioni, anche Max Irons ha voluto dire la sua:

Secondo me è importante non esprimere giudizi su queste persone. Il nostro compito, come attori, è quello di mostrare al pubblico cosa un tipo di vita di questo genere può offrire. In effetti appartenere a un club come quello del film ti può offrire occasioni per cambiare la tua vita e costruire il tuo futuro. Quindi, è ovvio che ci possa essere la tentatizione di entrare in un mondo come questo, con il quale puoi avere mille occasioni. Ed è naturale esserne invidiosi: secondo me fa parte della natura umana. Ma da parte nostra non credo ci sia invidia.

Agli attori, poi, è stato chiesto se conoscessero la pièce teatrale di Laura Wade e se i loro personaggi avessero subito delle modifiche durante il passaggio dalla scena al grande schermo. Douglas Booth era l'unico ad aver visto l'opera a teatro, e ha detto:

Avevo visto lo spettacolo a Broadway e mi era piaciuto molto. La differenza principale è che la piece inizia direttamente nella sala da pranzo, mentre nel film abbiamo sfruttato la possibilità di conoscere e incontrare i personaggi un po' prima, in modo da capire chi sono e da dove vengano. Io lo spettacolo l'ho visto nel 2010 e per di più da molto lontano, ma non sapevo quale sarebbe stato il mio personaggio, quindi poi ho dovuto ricostruirlo partendo dal basso.

Alla conferenza stampa era presente anche il produttore Pete Czernin, un uomo affascinante dai cui occhi azzurri trapelava l'orgoglio per l'opera che era venuto a presentare. E riguardo al rapporto con l'opera teatrale di partenza ha detto:

E' stato importante apportare modifiche soprattutto ai personaggi interpretati da Max e da Sam. Ma, soprattutto per quel che riguarda Miles, il personaggio di Max, era importante che diventasse una sorta di prolungamento degli occhi e delle orecchie del pubbliche.

Sempre riguardo all'opera teatrale, Czernin ha risposto, quando gli è stato chiesto di spiegare la presenza del personaggio di Lauren, che nella piéce è del tutto assente:

Quando abbiamo preso l'opera  e abbiamo cominciato a trasformarla in una sceneggiatura abbiamo pensato che fosse importante avere una regista donna. Era importante avere una regista che potesse dare il proprio tocco ad un film così interamente maschile e maschilista. Per lo stesso motivo era importante anche avere un personaggio femminile, una studentessa di origini modeste, di modo che potesse rappresentare un elemento drammatico fondamentale per lo sviluppo della trama.

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