Carlo Goldoni - Venezia Gran Teatro del Mondo [credit: Ufficio Stampa Rai]
Carlo Goldoni - Venezia Gran Teatro del Mondo [credit: Ufficio Stampa Rai]
C: Ufficio Stampa Rai

Per il Carnevale, su Rai5 Carlo Goldoni – Venezia Gran Teatro del Mondo


Il documentario ricostruisce l'ultimo Carnevale trascorso da Goldoni a Venezia prima dell'esilio francese, nel 1762. Un omaggio alla tradizione teatrale lagunare e al suo più illustre rappresentante.

Il film "Carlo Goldoni – Venezia Gran Teatro del Mondo" per la regia di Alessandro Bettero, prodotto da Amelia Fiorenzato per Vip Mediacom, va in onda su RAI 5 in prima visione sabato 2 marzo alle ore 22-30 circa, rendendo così omaggio a questa tradizione teatrale e al suo massimo esponente.

Scritta dal drammaturgo Luigi Lunari (a lungo collaboratore di Giorgio Strehler al Piccolo Teatro di Milano), la docu-fiction narra l'ultimo Carnevale trascorso da Goldoni a Venezia prima dell'esilio francese, nel 1762, alternando scene di ricostruzione storica con brani di allestimenti teatrali e interventi di registi e attori di fama mondiale come Maurizio Scaparro, Luca Ronconi, Lluís Pasqual, Pierluigi Pizzi, e Ferruccio Soleri: l'Arlecchino più famoso nel mondo.

Il film è stato presentato alla 64ma Mostra del Cinema di Venezia, all'European Film Festival di Toronto (Canada), al 27mo Festival Internazionale del Film d'Arte di Montréal (Canada), e ha vinto il Gold Remi Award al 42mo WorldFest di Houston, in Texas (USA), oltre che in Giappone (all'Arts Center della Keio University di Tokyo, a Osaka e Nagoya), in Francia, Ungheria, Germania, Slovenia e Lituania. Ha ottenuto il riconoscimento di "Film d'essai" dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione generale per il Cinema.

Alla vigilia della Rivoluzione Francese, Goldoni anticipò sulle scene ciò che poi si materializzerà nella società civile. Lo splendore e la decadenza di Venezia e di Parigi rivivono attraverso gli intrighi e i conflitti dei loro teatri dove il commediografo veneziano introdusse la sua riforma teatrale che sostituisce le maschere della Commedia dell'Arte con i volti e i sentimenti della borghesia e del popolo ovvero con il cosiddetto "teatro di carattere" che bandiva dalle scene le maschere, l'improvvisazione, i miti classici, gli dèi, gli eroi, le storie con protagonisti irreali o fantastici per proporre, invece, personaggi ispirati alla vita di ogni giorno, portati in scena e fatti parlare alla stregua della gente comune.

Questo è stato possibile grazie anche alla collaborazione di importanti istituzioni come la Biennale Teatro di Venezia, il Teatro Stabile del Veneto, il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d'Europa, il Teatro Stabile di Bolzano, oltre che della Fondazione Musei Civici di Venezia e del Museo del Precinema-Collezione Minici Zotti di Padova.

Il film è un omaggio corale alla gloria di Venezia e al teatro, di cui la città lagunare, nel Settecento, era ancora indiscussa capitale europea con le sue innumerevoli sale. Girato in edifici storici tra il Veneto (in particolare a Venezia, Padova e Treviso) e la Francia (Parigi, Versailles e Fontainebleau), grazie alla partecipazione di numerosi attori e rievocatori in abiti d'epoca. Accurata anche la ricostruzione storica con arredi, gondole e carrozze.

Il regista Bettero ha presentato di recente, alla 75ma Mostra del Cinema di Venezia, il suo ultimo lavoro dal titolo "I bambini della Grande Guerra", proiettato anche in Francia, Spagna e Canada, dove ha riscosso notevole successo; e in programma, prossimamente, negli Stati Uniti.

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