The Lobster, un futuro senza più Single
The Lobster, un futuro senza più Single

The Lobster, un futuro senza più Single


The Lobster è una storia d'amore ambientata in un futuro dove i Single vengono arrestati e trasferiti nell'Hotel, dove sono obbligati a trovarsi un partner entro 45 giorni.

E' disponibile il trailer del film The Lobster, il film con la regia di Yorgos Lanthimos e protagonisti Colin Farrell, Rachel Weisz e Jessica Barden, che sarà distribuito da GoodFilms nelle sale il 15 Ottobre.

The Lobster è una storia d'amore ambientata in un futuro prossimo, dove i Single, secondo quanto stabiliscono le regole della Città, vengono arrestati e trasferiti nell'Hotel, dove sono obbligati a trovarsi un partner entro 45 giorni. Se falliscono vengono trasformati in un animale a loro scelta e liberati nei Boschi. Un uomo disperato fugge dall'Hotel e va nei Boschi, dove vivono i Solitari; lì s'innamorerà, trasgredendo alle regole.

The Lobster è il primo film in lingua inglese di Yorgos Lanthimos, la cui seconda pellicola, Kynodontas, ha vinto numerosi premi internazionali, tra cui il premio 'Un Certain Regard' a Cannes. Il film, inoltre, è stato candidato agli Academy Award come Miglior Film Straniero. Il terzo film del regista, intitolato Alps, ha ricevuto il premio Osella per la Migliore Sceneggiatura al Festival del Cinema di Venezia del 2011, solo per citare uno dei tanti riconoscimenti che ha ottenuto. La sceneggiatura di The Lobster è stata scritta da Lanthimos assieme al suo collaboratore di lunga data, il pluripremiato sceneggiatore Efthimis Filippou.

A seguire il trailer del film The Lobster:

La genesi della sceneggiatura di The Lobster, che è stato girato interamente in vere location dell'Irlanda, è stata caratterizzata da un lungo processo di osservazione e discussioni tra Lanthimos e Filippou, attorno ai temi della vita, delle persone, dei rapporti e dei comportamenti umani. I due hanno iniziato a sviluppare quella che inizialmente era solo un'idea trasformandola, poi, in una vera e propria trama, da esplorare più a fondo. Come spiega più dettagliatamente Lanthimos: "L'idea di questo film è nata dalle discussioni su come le persone sentono la necessità di trovarsi costantemente in una relazione amorosa, sul modo in cui alcuni vedono coloro che non hanno una relazione; su come si venga considerati falliti se non si sta con qualcuno; su cosa arrivano a fare certe persone pur di trovarsi un compagno; sulla paura; e su tutto ciò che ci succede quando cerchiamo un partner."

"Bastava osservare sia gli amici che gli sconosciuti," sottolinea Filippou, "E poi riflettere su come vivono e reagiscono di fronte a situazioni differenti. La necessità principale era quella di scrivere qualcosa sul tema dell'amore. Perciò abbiamo cercato di pensare all'attuale significato dell'amore per gli esseri umani; a come sia collegato al concetto di solitudine e di compagnia." Questo, in essenza, sembrava il focus ideale per la loro terza collaborazione. The Lobster descrive due mondi diversi, come spiega più approfonditamente Filippou: "Un mondo dove vivono le coppie, opposto a un mondo dove vivono i solitari. Il film cerca di descrivere com'è avere un compagno e com'è stare da soli nella vita."

Lanthimos e Filippou hanno presentato la loro idea di The Lobster a Ed Guiney, Ceci Dempsey e Lee Magiday, che avevano già sviluppato un altro progetto assieme al regista. Come racconta Guiney: "Il film è ambientato in un mondo parallelo, non futuristico, ma neanche il mondo come lo conosciamo noi. In questo mondo di The Lobster i single vengono mandati in un istituto, qualcosa a metà tra un hotel e una prigione, dove gli viene concesso un periodo di tempo entro il quale conoscere qualcuno e formare una coppia."

Come racconta Magiday: "Il film descrive in maniera molto interessante il modo in cui ci comportiamo: essere single, essere soli, oppure avere una relazione, le paure e le costrizioni create dalla società." "Ci presenta una visione del mondo estremamente particolare", prosegue Guiney, parlando del regista. "I film di Yorgos sono delle allegorie moderne sulla condizione umana. Riesce a trovare il modo di affrontare alcune delle cose più importanti della nostra vita in maniera del tutto originale e fresca, con una narrazione decisamente sorprendente e profonda. I suoi film contengono toni molto diversi; c'è molto humour ma anche tanta tristezza e violenza; in questo modo riesce a creare un ambiente incredibilmente ricco da mostrare al pubblico."

Filippou rappresenta una componente essenziale del film, come spiega Dempsey: "Ovviamente è uno sceneggiatore brillante, capace di ispirare e provocare." Filippou descrive così il mondo che hanno creato: "Abbiamo cercato di creare qualcosa di reale, ma non in maniera realistica. Per me è estremamente difficile scrivere o pensare in modo realistico, e ammiro chi ci riesce, ma io non credo di esserne capace. Perciò, quando racconto una storia cerco di scegliere un tema reale e una situazione reale e un bisogno reale, presentandoli in un modo che sia più facile per me; nella maggior parte dei casi, quel modo non è realistico."

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