Trieste Science e Fiction Festival 2021: il poster della 21a edizione realizzato da KANEDA
Trieste Science e Fiction Festival 2021: il poster della 21a edizione realizzato da KANEDA

Trieste Science e Fiction Festival 2021, Programma e Vincitori della 21a edizione


Edizione in formula ibrida, in presenza a Trieste e on-line, con il ritorno del pubblico in presenza nelle sedi tradizionali del festival ma aperto anche alla partecipazione su web. A Trieste le proiezioni in versione restaurata di '1997 - Fuga da New York', 'La morte in diretta' e 'L'uomo che fuggì dal futuro - THX 1138'.

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione lunedì 1 novembre 2021 la 21a edizione del Trieste Science+Fiction Festival, evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e delle meraviglie del possibile, tenutasi dal 27 ottobre al 3 novembre 2021 nel capoluogo giuliano. Edizione progettata per svolgersi con formula ibrida, in presenza al Politeama Rossetti e al Cinema Ariston a Trieste e on-line, con il ritorno del pubblico in presenza nelle sedi tradizionali del festival ma aperto anche alla partecipazione su web, dopo l'esperienza virtuale dell'anno scorso che ha portato a un sensibile allargamento del pubblico su scala nazionale.

"Un festival per il 21esimo secolo, disegnato secondo un modello 'smart',  – ha dichiarato Daniele Terzoli, presidente de La Cappella Underground – immaginato in funzione della nuova quotidianità e del mondo digitale, costruito su un'idea di sostenibilità e pensato per andare incontro alle esigenze di tutti gli spettatori."

Le selezioni per i film e le opere candidate alle sezioni in concorso si sono chiuse in data 31 agosto 2021.

Il Trieste Science+Fiction Festival si è articolato nelle seguenti sezioni:
• Premio Asteroide, concorso internazionale per film di science-fiction e fantasy;
• Premio Méliès d'argent, concorso per il miglior lungometraggio europeo di genere fantastico;
• Premio Méliès d'argent, concorso per il miglior cortometraggio europeo di genere fantastico;
Spazio Italia, selezione di opere italiane di genere fantastico;
• Retrospettive, programmi speciali e premi alla carriera;
• Anteprime ed eventi speciali.
• Il Fantastic Film Forum, sezione industry per i professionisti del settore.

I VINCITORI DEL TRIESTE SCIENCE+FICTION FESTIVAL 2021

Premio Asteroide
Il Premio Asteroide elegge il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon del festival. Il premio è stato assegnato da una giuria internazionale composta da Sabina Guzzanti, Dianne Leenders e Timo Vuorensola.
Vincitore Premio Asteroide TS+FF2021
assegnato a "Gaia" di Jaco Bouwer (SUD AFRICA, 2021) con la seguente motivazione: "Con la sua cruda forza animale e quell'energia legata alla terra, Gaia ci offre uno sguardo sull'attualità e l'ambiente, trattando temi che riguardano tutti noi. "
Menzione Speciale Premio Asteroide TS+FF2021
a "Night Raiders" di Danis Goulet (CANADA / NUOVA ZELANDA, 2021) con la seguente motivazione: "Night Raiders tratta del tema dell'oppressione verso le popolazioni indigene e ci parla con trasporto della relazione fra genitori e figli in un mondo dove la propaganda e il fascismo stanno tornando in superficie. "
Menzione Speciale Premio Asteroide TS+FF2021
"Witch Hunt" di Elle Callahan (USA, 2021) con la seguente motivazione: "Witch Hunt riesce a raggiungere il suo pubblico usando gli elementi fantastici per dare potere alle giovani donne. "

Premio Méliès d'argent – Lungometraggi
Il concorso è organizzato in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF) ed è riservato ai lungometraggi di genere fantastico di produzione europea. La Giuria 2021 del premio Méliès d'argent è formata da Franco Dassisti, Romeo Toffanetti e Adelmo Togliani.
Vincitore Premio Méliès d'argent – Lungometraggi TS+FF2021
"Warning" di Agata Alexander (USA / POLONIA, 2021) con la seguente motivazione: "Raccontando il rapporto fra l'umano e le macchine che alterano i sensi, Warning lancia un monito all'uomo di oggi, così rapito da realtà virtuali e assistenti vocali tuttofare, forse solo per la sua incapacità di trovare un posto dentro la propria pelle e la propria vita. Alternando storie e protagonisti, Warning osa, alla ricerca di un suo posto nel genere fantascientifico, per raccontare il nostro oggi attraverso il nostro domani. "
Menzione speciale Premio Méliès d'argent – Lungometraggi TS+FF2021
Rupert Everett per il ruolo di Charlie nel film "Warning" di Agata Alexander con la seguente motivazione: "Per aver dato corpo, pur in un ruolo compresso in pochissime scene, a un personaggio robot ironico, divertente e, allo stesso tempo, tremendamente malinconico. Ed è proprio in questo contrasto che ritroviamo noi tutti un'umanità perduta, un'anima inquieta non dissimile da quella naturale degli uomini. Un ritratto denso, quello di Charlie, frutto di una costruzione recitativa minuziosa e senza sbavature: dai movimenti alla mimica al tono della voce, una prova da attore memorabile che ricorderemo a lungo. "

Premio Méliès d'argent – Cortometraggi
Il concorso è organizzato in collaborazione con la Méliès International Festivals Federation (MIFF) ed è riservato ai cortometraggi di genere fantastico di produzione europea. Il premio è assegnato al cortometraggio che riceve il maggior numero di voti dal pubblico.
Vincitore Premio Méliès d'argent – Cortometraggi TS+FF2021
"The Exit Plan" di Angus Wilkinson (AUSTRALIA / GRAN BRETAGNA, 2020)

Premio RAI4
RAI4, media partner di Trieste Science+Fiction Festival 2021, assegna il Premio RAI4 al miglior film della selezione ufficiale Neon.
Vincitore Premio RAI4 TS+FF2021
"Lamb" di Valdimar Johannsson (ISLANDA / SVEZIA / POLONIA, 2021) con la seguente motivazione: "Un'insolita elegia pastorale, recisa da improvvisi lampi di paura che nel ritmo lento del vivere distanti dal caotico mondo contemporaneo, rielabora la potente tradizione del folklore scandinavo, unendo l'angoscia della perdita e la follia della maternità per raccontare allegoricamente l'arroganza dell'umanità sulla natura quando si dimentica la forza con cui essa è capace di reagire. "

Premio Nocturno Nuove Visioni
Riconoscimento assegnato ad un'opera significativa e originale per l'evoluzione del cinema di genere da Nocturno, la principale rivista italiana dedicata al cinema di genere.
Vincitore Premio Nocturno Nuove Visioni TS+FF2021
"Mad God" di Phil Tippett (USA, 2020) con la seguente motivazione: "Dopo una gestazione durata 34 anni, inseguendo un sogno di perfezione artistica, arriva sul grande schermo l'opera di un vero genio del fantastico, un'opera infernale e lirica che travalica i generi e li reinventa con una tecnica antica quasi quanto il cinema stesso. "

Premio CineLab Spazio Corto
Il premio è organizzato in collaborazione con il DAMS (Discipline delle arti della musica e dello spettacolo), Corso di studi interateneo Università degli Studi di Udine e Università degli Studi di Trieste, ed è riservato al miglior cortometraggio italiano presentato nella sezione Spazio Italia | Spazio Corto. Il premio viene assegnato da una giuria composta da studenti.
Vincitore Premio CineLab Spazio Corto TS+FF2021
"Dorothy non deve morire" di Andrea Simonetti (ITALIA, 2021) con la seguente motivazione: "Di fronte alla morte, la famiglia del mago di Oz si riunisce per l'ultima volta, confrontandosi con una realtà che non è più eroica come quella di un tempo. Latta, Leone e Spavento, umanizzati e corrotti dal mondo di oggi, ritrovano, dinanzi all'addio dell'amica Dorothy, la loro vera natura. Il film ci trasporta nel viaggio di purificazione dei tre amici grazie a una regia e una scenografia notevoli. Ancor più d'impatto sono i costumi e il trucco che risaltano caratterizzazione e dettagli di ogni personaggio. Dorothy non deve morire riesce a portare sullo schermo un capitolo nuovo e sconosciuto di una storia presente nel nostro immaginario, lasciando pure qualcosa di nuovo in un universo che pareva già completamente esplorato. "

Stars' War – Premio della Critica Web
Il premio della critica web dell'edizione 2021 è stato decretato dai giornalisti delle testate online Bad Taste, BlowOut, CineClandestino, CineLapsus, Quinlan e La Scimmia Pensa.
Vincitore Stars' War – Premio della Critica Web TS+FF2021
"Lamb" di Valdimar Johannsson (ISLANDA / SVEZIA / POLONIA, 2021)

Premio Asteroide alla Carriera 2021
Abel Ferrara

Il Poster del Trieste Science+Fiction Festival 2021

Il poster dell'edizione 2021 è un disegno originale realizzato dall'illustratore italiano Alessandro Pautasso, in arte Kaneda, che vanta importanti riconoscimenti e collaborazioni tra cui il New York Times, Disney, NBA, Warner Bros, Sony, Universal e Greenpeace. L'immagine vuole rappresentare l'ingresso nel mondo del cinema di fantascienza con i viaggi nello spazio e le fantastiche incognite del futuro: uno sguardo colorato pieno di stupore che invita all'immaginazione e alla meraviglia. "Con quest'opera, ho desiderato interpretare la fantascienza attraverso l'immaginario sci-fi classico visto con gli occhi di un bambino" – spiega Kaneda – "Ecco dunque le astronavi, i viaggi spaziali e l'incontro con l'ignoto." 

Trieste Science e Fiction Festival 2021: il poster della 21a edizione realizzato da KANEDA
Trieste Science e Fiction Festival 2021: il poster della 21a edizione realizzato da KANEDA

Alessandro Kaneda Pautasso è un illustratore torinese con uno stile fortemente caratterizzato da energici colori al neon e da forme geometriche astratte. Nato nel 1982, dopo essersi innamorato di un libro di illustrazioni dei Beatles di Alan Aldridge, ha iniziato a disegnare quasi ogni giorno. Attratto dalle arti visive, decide di intraprendere una carriera nel campo della grafica pubblicitaria e dell'illustrazione e contemporaneamente si concentra sull'arte digitale. I lavori di Kaneda sono stati presentati su prestigiosi giornali e riviste internazionali come il New York Times, il Washington Post, il Los Angeles Times, il Seattle Times e Wired UK; ha curato illustrazioni per Adobe, NBA TV, Juventus FC, Adidas China, Sunglass Hut, Warner Bros Italy, Remy Martin, Futurebrand Paris, Lowe China, Sony Music Italy, Universal Records, Greenpeace; key-arts, copertine di cd e libri, tra cui Disney Books e la cover dell'album di Mika "Songbook vol. 1.".

The Last Journey di Romain Quirot film d'apertura

Serata di inaugurazione mercoledì 27 ottobre: dopo la cerimonia inaugurale, proiezione in anteprima italiana del film di apertura della 21a edizione, "The Last Journey" di Romain Quirot con Jean Reno, titolo francese di fantascienza che affronta importanti tematiche ambientali. A seguire, l'anteprima di "Night Raiders" di Danis Goulet con Amanda Plummer: un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore. 

Film in programma

Alien on stage" di Danielle Kummer e Lucy Harveydocumentario inglese che racconta in anteprima italiana la storia vera alla Full Monty di un gruppo di autisti londinesi che decidono di mettere in piedi una sgangherata versione teatrale del fantascientifico di Ridley Scott: uno spettacolo amatoriale e bizzarro, che arriva fino al palcoscenico di un Teatro del West End di Londra. 

"Jakob's wife" di Travis Stevens, commedia horror in anteprima nazionale che vede nel cast Barbara Crampton ("Omicidio a luci rosse", "Re-Animator" e "From Beyond – Terrore dall'ignoto") insieme a Larry Fessenden. Anne è  la moglie del Reverendo Jakob Fedder, zelante pastore di una piccola città: la loro vita confortevole subirà un brusco cambiamento quando lei deciderà di incontrare un vecchio amore… Un incontro da cui ricaverà due strani morsi sul collo, insieme a una forza sovrumana e una fame atavica. 

"Vampir" di Branko Tomović, in anteprima italiana, un horror che prende spunto da fatti di cronaca accaduti in Serbia agli inizi del diciottesimo secolo, che hanno poi alimentato miti e leggende intorno alla figura del vampiro. Un uomo di Londra viene in un piccolo villaggio remoto in Serbia per occuparsi del cimitero. Comincia ad avere visioni da incubo e sospetta che gli amichevoli abitanti del villaggio abbiano un'intenzione più sinistra con lui.

"Gaia", esordio nel lungometraggio di Jaco Bouwer. Un horror ecologico che racconta il dramma della sopravvivenza. Durante una missione di sorveglianza in una foresta primordiale, Gabi, una guardia forestale incontra due survivalisti che vivono come in un mondo post-apocalittico. Il ragazzo e il filosofico padre sembrano seguire una loro religione e avere una relazione misteriosa con la natura.

"Night Raiders" di Danis Goulet, in anteprima italiana. Un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore. Siamo nell'anno 2043: nel Nord America uscito dalla guerra, l'occupazione militare controlla città private di ogni diritto, e anche i bambini sono diventati proprietà dello Stato. Niska, un'indigena Cree, decide di unirsi a una banda clandestina di vigilanti per infiltrarsi in un'accademia per bambini di Stato e riavere sua figlia. 

"Absolute Denial" di Ryan Braund. Per il suo esordio alla regia, Braund firma un film animato composto da oltre 30.000 fotogrammi disegnati a mano, che racconta le dinamiche tra uomo e intelligenza artificiale, focalizzandosi sulla competizione tra un supercomputer e il suo creatore.

"Settlers" dell'esordiente Wyatt Rockefeller, un sci-fi western dove la nuova frontiera di un futuro non troppo lontano è il pianeta Marte, un luogo desolato e polveroso in cui i nuovi colonizzatori cercano di sopravvivere a questo mondo sconosciuto e, soprattutto, agli uomini spietati che lo abitano.

"Lamb" di Valdimar Jóhannsson (fuori concorso)  con l'attrice svedese Noomi Rapace: una fiaba nera e ricca d'atmosfera, premiata per l'originalità all'ultimo Festival di Cannes e fresco vincitore dell'ultimo Festival di Sitges, che segue le vicende di una coppia senza figli nell'Islanda rurale che per sfidare le leggi della natura finisce per pagare delle dure conseguenze. 

"El Nido" di Mattia Temponi (anteprima mondiale), un horror psicologico che racconta il lato oscuro dell'animo umano: una diciottenne dell'alta borghesia e un volontario di mezza età si ritrovano insieme in un rifugio durante la quarantena forzata, mentre fuori un virus trasforma le persone in bestie feroci e irrazionali.

"Rose: A love Story" (anteprima italiana), debutto della regista inglese Jennifer Sheridan che esordisce sul grande schermo con una storia d'amore, sangue, lealtà e abnegazione, con protagonista una giovane coppia che vive isolata nei boschi, alla prese con una malattia devastante che si manifesta in un modo violento e terrificante.

"In the Earth" di Ben Wheatley, ideato durante le prime fasi della pandemia e presentato al Sundance Festival 2021: mentre il mondo cerca una cura per un virus disastroso, il dottor Martin Lowery e una guardia forestale vanno nelle profondità della foresta alla ricerca della dottoressa Wendle. Durante la notte, diventa un viaggio terrificante attraverso l'oscurità e la foresta prende vita attorno a loro.

Focus sul cinema fantastico svizzero con 7 film e 7 corti in anteprima nazionale

SWISS FILMS, l'ente di promozione per i film svizzeri all'estero, in collaborazione con la 20a edizione di NIFFF (Neuchâtel International Film Festival), al Trieste Science+Fiction Festival 2021 presente con una selezione di cortometraggi e lungometraggi di genere fantastico in anteprima. Nella selezione Swiss Fantastic Films on Tour, 14 titoli suddivisi in 7 film e 7 cortometraggi, capaci di far risaltare la varietà di un genere che negli ultimi ha conosciuto una vera e propria rinascita, esplorando mondi sconosciuti capaci di stravolgere la nostra percezione del reale e di ispirare la nostra immaginazione. Tra i film in programma al festival triestino due classici della fantascienza svizzera degli anni '60 e '70, recentemente masterizzati: "La vergine di Shandigor" (1967) di Jean-Louis Roy, un'originale avventura fantaspionistica alla 007 che vede protagonista uno scienziato alle prese con armi atomiche e oscuri poteri forti, insieme a "Grauzone" (1979) di Fredi Murer, un intrigante mockumentary in cui una giovane coppia dovrà affrontare una misteriosa epidemia che il governo cerca di insabbiare. Un ritratto della società del controllo elvetica che prefigura i movimenti di rivolta a Zurigo del 1980.

In calendario a Trieste anche le anteprime di cinque film che, nel corso degli anni 2000, hanno segnato una vera e propria affermazione della fantascienza elvetica, recuperando il genere fantastico in tutte le sue molteplici declinazioni attraverso visioni originali e personalissime. Nel film "Hell" (2011) il regista Tim Fehlbaum mette in scena una battaglia per la sopravvivenza, in un futuro in cui una tempesta solare ha reso la Terra inabitabile e dove infuriano guerre per il possesso dell'acqua. In "Chimères"(2013) di Olivier Beguin il protagonista comincia a subire strani cambiamenti a seguito di una trasfusione di sangue. L'oscuro "Tiere – Animals" (2017) di Greg Zglinski vede protagonista una coppia in crisi che, dopo aver investito una pecora lungo una strada di montagna, si ritroverà al centro di una serie di eventi sinistri e inquietanti che culmineranno in uno stato di allucinazione. Con "Particles" (2019) il regista Blaise Harrison esordisce sul grande schermo con un riuscitissimo teen movie che unisce sci-fi e fisica quantistica, in cui un gruppo di liceali è alle prese con uno strano fenomeno legato ad un acceleratore di particelle. Completa la selezione dei lungometraggi il film di Simon Jaquemet "The Innocent" (2018), un viaggio allucinante all'interno della mente umana, durante il quale la protagonista vede il suo mondo andare in pezzi a causa dell'improvviso ritorno di un suo vecchio amante.

"1997 – Fuga da New York" (1981), "La morte in diretta"(1980) e "L'uomo che fuggì dal futuro – THX 1138" (1971)

Trieste Science+Fiction Festival 2021 ha scelto di festeggiare tre importanti anniversari, celebrando tre pietre miliari del genere sci-fi attraverso una serie di proiezioni. Il primo anniversario quello di "1997 – Fuga da New York" (1981) di John Carpenter e cult fantascientifico che quest'anno compie i suoi primi 40 anni: per l'occasione, proiezione del film in versione 4K. Una pellicola con cui tutta la cinematografia di genere ha dovuto fare i conti, mentre personaggi, dialoghi e ambientazioni restano impressi nella memoria collettiva. Su tutti, il protagonista Jena Plissken (Snake nella versione originale), interpretato da Kurt Russell. Uno degli anti-eroi più amati e imitati della storia del cinema, che si muove in una New York – divenuta un enorme carcere di massima sicurezza- cupa e spettrale, dove risiedono più di 3 milioni di criminali. In questo inferno sulla terra viene inviato il genio del crimine Jena Plissken: una missione in solitaria pericolosa tanto quanto i residenti della città, che ha l'obiettivo di salvare il Presidente americano, precipitato mentre era in volo verso un summit internazionale.  In programma anche la versione restaurata di "La morte in diretta" (1980) di Bertrand Tavernier, in omaggio al regista francese scomparso quest'anno e vincitore dell'Asteroide d'oro nel luglio del 1980 in occasione del diciottesimo Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste. Il film di Tavernier è un'amara parabola in chiave fantascientifica sulla morte come intrattenimento e sulla manipolazione dell'individuo da parte dei mass media, interpretata da Romy Schneider, Harvey Keitel, Harry Dean Stanton e Max von Sydow. Anticipando di almeno vent'anni l'era dei reality show, il film racconta la vicenda della scrittrice Katherine (Romy Schneider) alla quale è stata diagnosticata una malattia terminale. Un produttore televisivo le offre un contratto per filmare in esclusiva la sua morte: lei prima accetta, ma poi decide di fuggire. Sulle sue tracce arriva Roddy (Harvey Keitel) che si è fatto impiantare nel cervello una micro-telecamera per filmare tutto ciò che guarda. Infine, "L'uomo che fuggì dal futuro – THX 1138" (1971), film d'esordio di George Lucas con protagonista Robert Duvall, proiettato in versione restaurata in occasione dei suoi primi 30 anni dall'uscita nelle sale. Con spunti e rimandi ad autori come Ray Bradbury, George Orwell e Aldous Huxley, il regista di "Guerre Stellari" realizza un film d'esordio da lui stesso definito di "fantasociologia", rielaborando un progetto presentato per la sua tesi di laurea alla UCLA. In un futuro distopico del XXV secolo la razza umana vive in un mondo sotterraneo controllato da computer dove le emozioni sono proibite, e l'assunzione di droghe che obnubilano la mente è obbligatoria. Tutte le persone sono state private del loro nome, sostituito da un codice alfanumerico. Ma un uomo, THX 1138, decide di rifiutare segretamente le droghe prescritte e commette quello che è un crimine capitale contro lo stato: innamorarsi.

Sabina Guzzanti al Trieste Science+Fiction Festival 2021

La regista, sceneggiatrice e attrice Sabina Guzzanti ospite al Trieste Science+Fiction Festival 2021 per presentare il suo romanzo d'esordio "2119. La disfatta dei sapiens" nella giornata di domenica 31 ottobre. Un romanzo che guarda alla grande letteratura distopica classica (da 1984 a Farenheit 451) e affronta temi di modernità, quali il mutamento climatico, la concentrazione della ricchezza, la dipendenza dalla tecnologia: un debutto letterario ironico, visionario e appassionante, in grado di cogliere questioni fondamentali e far riflettere. Sabina Guzzanti sarà presente alla manifestazione triestina anche in veste di giurata del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale che ogni anno il festival dedica al miglior film fantascienza, horror e fantasy in concorso realizzato da registi emergenti. Di seguito il comunicato stampa con ulteriori informazioni. 

Premio Asteroide alla carriera al regista Abel Ferrara

Trieste Science+Fiction Festival ha scelto di assegnare per la sua 21a edizione il Premio Asteroide alla carriera al regista Abel Ferrara, presente alla manifestazione triestina per ritirare il premio durante la cerimonia ufficiale in programma lunedì 1 novembre. A seguire, proiezione in anteprima del suo ultimo film "Zeros and Ones", un thriller dai toni noir con protagonista l'attore Ethan Hawke che parla di lockdown e guerra, pericolo e spionaggio, soldati americani, intermediari cinesi, santi mediorientali, provocatori, diplomatici, agenti marci del KGB e del Mossad, informatori, assassini e ribelli. Scritto durante la prima fase della pandemia, il film segue le vicende di JJ, un soldato americano in una Roma all'indomani di un assedio apocalittico, in lockdown a causa di un'epidemia e di una guerra imprecisata. Il Vaticano è stato colpito da numerose esplosioni e il protagonista dovrà agire per lottare contro un nemico sconosciuto che minaccia l'intero mondo.

Nato nel Bronx, a New York, nel 1951, Abel Ferrara ha diretto il suo primo Super 8 da ragazzo e ha presto collaborato con gli sceneggiatori Nicholas St. John e John McIntyre. Nei tardi anni '70 ha iniziato a dirigere i suoi primi film, The Driller Killer(1979) e L'angelo della vendetta(1981). Negli anni '90 con il neo-noir King of New York(1990) arrivano i grandi successi internazionali. Il cattivo tenente, con Harvey Keitel, viene presentato al Festival di Cannes nel 1992 in Un Certain Regard. L'anno dopo Ferrara torna a Cannes con Ultracorpi – L'invasione continua (adattamento dell'omonimo romanzo di fantascienza di Jack Finney, già portato sullo schermo da Don Siegel nel 1956 e da Philip Kaufman nel 1978). Selezionato alla Berlinale nel 1995, The Addiction, con Christopher Walken, è un horror nichilista in b/n sui temi del vampirismo, mentre Fratelli, con Benicio Del Toro, Christopher Walken e Isabella Rossellini vince due premi alla Mostra di Venezia nel 1996. Nel 1998 realizza il film New Rose Hotel,con Asia Argento, liberamente tratto dall'omonimo racconto dell'autore cyberpunk William Gibson. Mary, con Juliette Binoche, Forest Whitaker e Heather Graham, vince quattro premi a Venezia nel 2005. Nel 2007 gira Go Go Tales, di nuovo con Asia Argento, sorta di seguito di King of New York. Nel 2011 Ferrara ha ottenuto il Pardo d'onore a Locarno. Gli anni 2010 hanno segnato la collaborazione di Ferrara con Willem Dafoe, che ha interpretato il fanta-apocalittico 4:44 L'ultimo giorno sulla Terra (2012), presentato a Venezia, Alive in France (2017), documentario sulla sua carriera di musicista rock, presentato a Cannes alla Quinzaine, Pasolini(2014), pure presentato a Venezia, l'autobiografico Tommaso (2019), storia di un cineasta americano che vive a Roma con la sua famiglia, e il recente Siberia, proiettato all'ultima Berlinale e ispirato al Libro Rosso di C.G.Jung. Il suo ultimo lungometraggio Zeroes and Ones ha vinto il premio per la miglior regia al Festival di Locarno.

Il programma Giorno per Giorno

Programma di Mercoledi 27 Ottobre 2021
Serata di inaugurazione del Festival con la cerimonia inaugurale seguita dalla proiezione in anteprima italiana del film di apertura "The Last Journey" di Romain Quirot con Jean Reno, produzione francese di fantascienza che affronta importanti tematiche ambientali. A seguire, l'anteprima di "Night Raiders" di Danis Goulet con Amanda Plummer: un dramma distopico al femminile che parla di resilienza, coraggio e amore.

Programma di Giovedi 28 Ottobre 2021
Nella seconda giornata del Trieste Science+Fiction Festival, giovedì 28 ottobre, le proiezioni di European Fantastic Shorts, la selezione di cortometraggi europei in concorso per il Premio Méliès d'argent. E poi la proiezione del primo film del focus dedicato al cinema di fantascienza svizzero organizzato dal festival triestino con SWISS FILMS, l'ente di promozione per i film svizzeri all'estero, in collaborazione con la 20a edizione di NIFFF (Neuchâtel International Fantastic Film Festival). Primo titolo scelto "Grauzone" (1979) di Fredi M. Murer, un mockumentary in cui una giovane coppia deve affrontare una misteriosa epidemia che il governo cerca di insabbiare. Un ritratto della società del controllo elvetica che prefigura i movimenti di rivolta a Zurigo del 1980. La programmazione del festival prosegue con "Absolute Denial" di Ryan Braund: per il suo esordio alla regia Braund firma un film animato composto da oltre 30.000 fotogrammi disegnati a mano, che racconta le dinamiche tra uomo e intelligenza artificiale, focalizzandosi sulla competizione tra un supercomputer e il suo creatore. E poi il film di Simon Jaquemet "The Innocent" (2018), un viaggio all'interno della mente umana, durante il quale la protagonista vede il suo mondo andare in pezzi a causa dell'improvviso ritorno di un suo vecchio amante. In serata, l'anteprima italiana di "Settlers" dell'esordiente Wyatt Rockefeller, un sci-fi western dove la nuova frontiera di un futuro non troppo lontano è il pianeta Marte, un luogo desolato e polveroso in cui i nuovi colonizzatori cercano di sopravvivere a questo mondo sconosciuto e, soprattutto, agli uomini spietati che lo abitano. In proiezione poi "Chimères" (2013) di Olivier Beguin, in cui il protagonista comincia a subire strani cambiamenti a seguito di una trasfusione di sangue. A chiudere la serata di giovedì 28 ottobre la proiezione fuori concorso di "Lamb" di Valdimar Jóhannsson con l'attrice svedese Noomi Rapace, già protagonista di "Alien: Covenant" di Ridley Scott: una fiaba nera e ricca d'atmosfera, premiata per l'originalità all'ultimo Festival di Cannes e fresco vincitore dell'ultimo Festival di Sitges, che segue le vicende di una coppia senza figli nell'Islanda rurale che per sfidare le leggi della natura finisce per pagare delle dure conseguenze. Da segnalare, inoltre, il primo appuntamento con Mondofuturo, un ciclo di incontri online per riflettere sul cortocircuito tra scienza e fantascienza attraverso una serie di novità editoriali: il primo dei sei talk in programma, condotto dal giornalista scientifico Fabio Pagan, si tiene sul canale YouTube del Trieste Science+Fiction Festival e vede protagonista l'astrofisico Amedeo Balbi per presentare il suo libro "Inseguendo un raggio di luce" (Rizzoli) sulla teoria della Relatività. Al via anche il Fantastic Film Forum, sezione industry del festival con il workshop online "Come costituire un dossier di presentazione" con Dario Vecchiato, capo delle acquisizioni di Gapbusters (Belgio).

Programma di Venerdi 29 Ottobre 2021
Nella terza giornata del Trieste Science+Fiction Festival, venerdi 29 ottobre, r nuove proiezioni di European Fantastic Shorts Volume 02, la selezione di cortometraggi europei in concorso per il Premio Méliès d'argent. Prosegue poi il focus dedicato alla fantascienza svizzera con il film "Particles" di Blaise Harrison, un teen movie che unisce sci-fi e fisica quantistica, in cui un gruppo di liceali è alle prese con uno strano fenomeno legato a un acceleratore di particelle. In programma anche l'anteprima mondiale del film italo-argentino "El Nido" di Mattia Temponi, un horror psicologico che racconta il lato oscuro dell'animo umano: una diciottenne dell'alta borghesia e un volontario di mezza età si ritrovano insieme in un rifugio durante la quarantena forzata, mentre fuori un virus trasforma le persone in bestie feroci e irrazionali. In cartellone poi al festival triestino un classico della fantascienza svizzera degli anni '60, recentemente masterizzato: "La vergine di Shandigor" (1967) di Jean-Louis Roy, un'avventura fantaspionistica alla 007 che vede protagonista uno scienziato alle prese con armi atomiche e oscuri poteri forti. In programma poi l'anteprima italiana di "Rose: A love Story", debutto della regista inglese Jennifer Sheridan che esordisce sul grande schermo con una storia d'amore, sangue, lealtà e abnegazione, con protagonista una giovane coppia che vive isolata nei boschi, alla prese con una malattia devastante che si manifesta in un modo violento e terrificante. In serata, l'oscuro "Animals" di Greg Zglinski, che vede protagonista una coppia in crisi che, dopo aver investito una pecora lungo una strada di montagna, si ritroverà al centro di una serie di eventi sinistri e inquietanti che culmineranno in uno stato di allucinazione. Ultima proiezione "In the Earth" di Ben Wheatley, ideato durante le prime fasi della pandemia e presentato al Sundance Festival 2021: mentre il mondo cerca una cura per un virus disastroso, il dottor Martin Lowery e una guardia forestale vanno nelle profondità della foresta alla ricerca della dottoressa Wendle. Durante la notte, diventa un viaggio terrificante attraverso l'oscurità e la foresta prende vita attorno a loro. Da segnalare, inoltre, il secondo appuntamento con Mondofuturo, un ciclo di incontri online per riflettere sul cortocircuito tra scienza e fantascienza attraverso una serie di novità editoriali: il secondo dei sei talk in programma, condotto dalla giornalista Simona Regina, trasmesso sul canale YouTube del Trieste Science+Fiction Festival, vede protagonista la neuroscienziata e ricercatrice Anna D'Errico per presentare in anteprima il suo ultimo libro "Profumo di niente. Perdere l'olfatto e riscoprire i propri sensi" (Codice Edizioni, 2021), dedicato a un senso tanto antico quanto ancora misterioso come l'olfatto, esplorando il legame tra il senso dell'olfatto e le nostre abitudini dal punto di vista di chi gli odori non li può sentire. Venerdì 29 ottobre è anche il Co-Production Day al Fantastic Film Forum, la sezione industry del festival, con una giornata di incontri e workshop online dedicata alla coproduzione internazionale: nel pomeriggio, un workshop sulla coproduzione a cura di Pauline Mazenod (Windrose) e Michel Pradier (Roquette Science Productions).

Programma di Sabato 30 Ottobre 2021
Sabato 30 ottobre, un viaggio interstellare in 4 stazioni (spaziali) attraverso gli eoni del tempo alla scoperta dell'universo dei FantAutori triestini e della produzione letteraria locale di genere. Si comincia con"La Trieste del futuro un poco tanto americana", presentazione del libro "C'era una volta… Triestewood" di Andrea Martinis (editore Bora.La). A seguire, "Storie di natura fantastica e dintorni", presentazione del libro "Antologia dell'invisibile e altre meraviglie" di Massimo Pandolfi, a cura di Silvia Milani (In.edit Edizioni). Al via "Fantascienza di confine" – Presentazione del libro "FantaTrieste" di Aa.vv a cura di Roberto Furlani (editore Kipple Officina Libraria), con moderatore lo scrittore di fantascienza, spionaggio e fantasy Fabio Novel, collaboratore del Delos Network. E poi l'ultimo appuntamento con "La fantascienza lisergica" – Presentazione del libro "Dune. Tra le sabbie del mito" di Filippo Rossi (editore NPE). Inoltre, nuovo appuntamento con Mondofuturo, un ciclo di incontri online per riflettere sul cortocircuito tra scienza e fantascienza attraverso una serie di novità editoriali: talk, condotto dal giornalista scientifico Fabio Pagan, con protagonista il biologo e giornalista Marco Ferrari per presentare il suo ultimo libro "Come costruire un alieno" (Codice Edizioni). Per il Fantastic Film Forum, l'incontro e case study "Un crocevia per l'Europa Centrale: IDM Südtirol Alto Adige Film Fund & Commission e Albolina Film". Grazie alla posizione geografica e al bilinguismo, l'Alto Adige costituisce un crocevia naturale per i mercati cinematografici di lingua tedesca. IDM Film Fund & Commission fin dalla sua fondazione ha mirato a creare un punto di congiunzione tra i mercati cinematografici di Italia, Germania, Austria e Svizzera. Oltre a una presentazione delle opportunità e dei servizi offerti dalla Film Commission, l'incontro presenta il caso di Albolina Film, casa di produzione di Bolzano che dalle coproduzioni "naturali" con Austria e Germania sta ora estendendo il suo raggio di produzione al centro Europa. Speakers: Birgit Oberkofler, Head of IDM Film Fund & Commission (Italia), e Roberto Cavallini, produttore, Albolina Film (Italia). In programma anche il primo appuntamento dedicato ai cortometraggi made in Italy di Spazio Corto. "Spiritwalker" di Yoon Jae-keun, un sci-fi d'azione che si interroga sulla questione filosofica "Che cos'è l'io?". In anteprima mondiale il mediometraggio in lingua friulana "Salvadis", diretto e prodotto dal fumettista Romeo Toffanetti: un film che racconta un mondo funestato da un'epidemia, in cui un remoto paese racchiuso fra le montagne sembra essere l'ultimo baluardo dell'umanità. In programma anche la proiezione di "La Terra dei figli" di Claudio Cupellini, tratto dalla graphic novel di Gipi: il viaggio coraggioso di un ragazzo attraverso un'Italia post-apocalittica. In programma anche l' anteprima italiana di "The Pink Cloud", esordio cinematografico della regista brasiliana Iuli Gerbase: uno sguardo acuto e riflessivo per analizzare l'impatto di una misteriosa invasione pandemica sulla vita quotidiana e sulle emozioni delle persone. Il risultato è un film che indaga le conseguenze emotive e psicologiche del lockdown. In programma anche Swiss Fantastic Shorts, con i corti di fantascienza elvetica, e la proiezione fuori concorso di "Annette" il nuovo film del regista francese Leos Carax, con protagonisti Marion Cotillard e Adam Driver, sugli schermi del TS+FF prima della distribuzione nelle sale italiane. Su musiche e sceneggiatura originali degli Sparks, un musical che è valso a Carax il premio per la Miglior Regia al festival di Cannes.In serata, "Inferno rosso. Joe D'Amato sulla via dell'eccesso" di Manlio Gomarasca e Massimiliano Zanin, documentario sulla figura di Aristide Massaccesi, in arte Joe D'Amato, artigiano della settima arte e maestro del cinema di genere. La giornata di sabato 30 ottobre si conclude con il sudafricano "Gaia" di Jaco Bouwer: un horror ecologico che racconta il dramma della sopravvivenza; durante una missione di sorveglianza in una foresta primordiale, Gabi, una guardia forestale, incontra due survivalisti che vivono come in un mondo post-apocalittico. Il ragazzo e il filosofico padre sembrano seguire una loro religione e avere una relazione misteriosa con la natura.

Programma di Domenica 31 Ottobre 2021
La regista, sceneggiatrice e attrice Sabina Guzzanti presenta il suo romanzo d'esordio "2119. La disfatta dei sapiens" (HarperCollins, 2021) ed è ospite della manifestazione triestina anche in veste di giurata del Premio Asteroide, riconoscimento internazionale per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy riservato alle opere prime, seconde o terze di registi emergenti, raggruppate nella sezione Neon del festival. In programma anche la proiezione in versione 4K del cult "Un lupo mannaro americano a Londra" diretto e sceneggiato da John Landis, che quest'anno festeggia i suoi primi 40 anni dall'uscita nelle sale: un mix tra terrore e humor nero, che ha rivoluzionato la figura del licantropo sul grande schermo. Spazio poi all'animazione con "Moonbound" di Ali Samadi Ahadi, ricco di azione e invenzioni visive, che parla di coraggio, amicizia, crescita e di come il nostro pianeta vada protetto a ogni costo, seguendo le vicende di un timido e imbranato ragazzo alle prese con un'avventura incredibile: andare sulla Luna per recuperare la sorellina rapita. Sul canale YouTube del Trieste Science+Fiction Festival appuntamento con il talk online Mondofuturo, condotto dalla giornalista Simona Regina e con protagonista la sociolinguista Vera Gheno per presentare il suo nuovo libro "Le ragioni del dubbio" (Einaudi, 2021). E poi la proiezione di cortometraggi di fantascienza made in Italy, seguiti dalla proiezione di "Flashback" di Christopher MacBride: un thriller allucinogeno nel quale passato, presente e futuro si confondono. I programma anche "Witch Hunt" di Elle Callahan, che racconta una "caccia alle streghe" del XXI secolo con protagoniste delle teenager: una profonda ed eccezionale esperienza di riflessione sulla crescita, la libertà, l'essere donna e le regole di inclusione ed esclusione imposte dalla società con cieca ferocia. In serata, l'anteprima mondiale del film "A volte nel buio" di Carmine Cristallo Scalzi: al centro della vicenda una comunità affetta da una misteriosa malattia sembra aver trovato una speranza nel piccolo Giacomo, un bambino "sano", vedendo in lui una possibile redenzione e salvezza. Ma il suo rapimento scatenerà terribili conseguenze… In programma anche il film polacco "Warning" di Agata Alexander, che affronta il tema del contrasto fra umanità e tecnologia declinandolo attraverso più storie interconnesse, prima che il mondo raggiunga un'inattesa fine. Ultime proiezioni di giornata: "Apocalypse" di Tim Fehlbaum che mette in scena una battaglia per la sopravvivenza, in un futuro in cui una tempesta solare ha reso la Terra inabitabile e dove infuriano guerre per il possesso dell'acqua, e l'anteprima italiana di "Vampir" di Branko Tomović, un horror che prende spunto da fatti di cronaca accaduti in Serbia agli inizi del diciottesimo secolo, che hanno poi alimentato miti e leggende intorno alla figura del vampiro. 

Programma di Lunedi 1 Novembre 2021
Giornata di premiazioni quella di lunedì 1 novembre al Trieste Science+Fiction Festival, con la cerimonia di premiazione della 21a edizione del Festival per assegnare i riconoscimenti della manifestazione triestina: il Premio Asteroide per il miglior film di fantascienza, horror e fantasy realizzato da registi emergenti, i Premi Méliès d'argent per il miglior lungometraggio e il miglior corto di genere fantastico di produzione europea, il premio RAI4, il Premio Nocturno Nuove Visioni, il Premio CineLab Spazio Corto e il Premio Asteroide alla Carriera 2021. Tra i protagonisti della serata,il regista di culto Abel Ferrara, insignito durante la cerimonia di premiazione del Festival del Premio Asteroide alla carriera della 21a edizione del festival di fantascienza. A seguire, la proiezione in anteprima del film "Zeros and Ones" di Abel Ferrara, un thriller dai toni noir con protagonista l'attore Ethan Hawke che parla di lockdown e guerra, pericolo e spionaggio, soldati americani, intermediari cinesi, santi mediorientali, provocatori, diplomatici, agenti marci del KGB e del Mossad, informatori, assassini e ribelli. Scritto durante la prima fase della pandemia, il film segue le vicende di JJ, un soldato americano in una Roma all'indomani di un assedio apocalittico, in lockdown a causa di un'epidemia e di una guerra imprecisata. Il Vaticano è stato colpito da numerose esplosioni e il protagonista dovrà agire per lottare contro un nemico sconosciuto che minaccia l'intero mondo. Sempre lunedì 1 novembre, Trieste Science+Fiction festeggia l'anniversario di "1997 – Fuga da New York" (1981) di John Carpenter, un cult fantascientifico che quest'anno compie i suoi primi 40 anni, proiettato in versione 4K. Sul canale YouTube del Trieste Science+Fiction Festival, appuntamento con il talk online Mondofuturo condotto dal giornalista Mauro Pagan e con protagonista la biologa e giornalista Anna Meldolesi per presentare il suo aggiornato rapporto storico e (fanta)scientifico "E l'uomo creò l'uomo" (Bollati Boringhieri). Nel pomeriggio, in programma la proiezione di corti fantascientifici e poi l'anteprima italiana del film "Strawberry Mansion" di Kentucker Audley e Albert Birney: in un futuro non troppo lontano, uno stato orwelliano controlla tutto e monetizza ogni esperienza umana, riscuotendo tasse persino sui sogni della popolazione. In programma anche la proiezione dei due cortometraggi sci-fi "Parallelism" e "Dystopia" di Marco Bolognesi. Il programma prosegue con l'anteprima italiana del documentario "A glitch in the Matrix" di Rodney Ascher, che affronta l'ipotesi che la vita sia solo un'illusione, o addirittura un avanzatissimo videogioco. Citando il film "Matrix" del 1999, lo scrittore di fantascienza Philip K. Dick e persino il filosofo Platone, il documentario si interroga sulla cosiddetta "teoria della simulazione", secondo la quale il mondo in cui viviamo sarebbe soltanto una raffinatissima illusione. In programma anche l'anteprima italiana di "Let the Wrong One In" di Conor McMahon, commedia irlandese che vede tra i protagonisti anche Anthony Head, icona di Buffy l'ammazzavampiri, nel ruolo di un tassista che nel tempo libero si cimenta nella professione del leggendario Van Helsing. Per il Fantastic Film Forum online, i case studies "Crocevia d'Europa": nell'industria cinematografica attuale, i confini nazionali sono sempre meno importanti, e la cooperazione internazionale una pratica sempre più necessaria. A causa della loro posizione geografica o della natura dei rispettivi mercati interni, alcune aree si pongono come crocevia naturali tra le cinematografie di varie nazioni. Una carrellata su alcune di queste realtà, le opportunità che offrono, e come le società locali ne hanno beneficiato.

Il Trieste Science+Fiction Festival

Fondato a Trieste nell'anno 2000, Trieste Science+Fiction Festival ha raccolto l'eredità dello storico Festival Internazionale del Film di Fantascienza di Trieste svoltosi dal 1963 al 1982, la prima manifestazione dedicata al cinema di genere in Italia e tra le primissime in Europa, divenendo il più importante evento italiano dedicato ai mondi della fantascienza e del fantastico. Cinema, televisione, new media, letteratura, fumetti, musica, arti visive e performative compongono l'esplorazione delle meraviglie del possibile

Tra gli ospiti internazionali presenti al Trieste Science+Fiction Festival dal 2000 a oggi si ricordano i nomi di Neil Gaiman, Pupi Avati, Dario Argento, Jimmy Sangster, John Landis, Lamberto Bava, Terry Gilliam, Enki Bilal, Joe Dante, Jean "Moebius" Giraud, Ray Harryhausen, Christopher Lee, Roger Corman, George Romero, Alfredo Castelli, Gabriele Salvatores, Alejandro Jodorowsky, Bruce Sterling, Rutger Hauer, Sergio Martino, Douglas Trumbull, Phil Tippett e Brian Yuzna.

Trieste Science+Fiction Festival è organizzato dal centro ricerche e sperimentazioni cinematografiche e audiovisive La Cappella Underground con la collaborazione e il sostegno di: MIC – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, PromoTurismo FVG, Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, Fondazione Benefica Kathleen Foreman Casali. Trieste Science+Fiction Festival è membro ufficiale del board della Méliès International Festivals Federation, fa parte di AFIC – Associazione Festival Italiani di Cinema e partecipa ad EURASF, rete europea di festival con focus sul film scientifico. 

Il Festival è riconosciuto dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia tra i progetti triennali di rilevanza regionale di interesse internazionale in campo cinematografico. La manifestazione si avvale del patrocinio dei principali enti scientifici del territorio: AREA Science Park, ICGEB, ICTP, INAF – Osservatorio Astronomico di Trieste, IS Immaginario Scientifico – Science Centre, OGS, SISSA.

La sede principale della manifestazione, grazie alla collaborazione del Comune di Trieste e del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, sarà il Politeama Rossetti. Il palazzo della Casa del Cinema di Trieste, sede delle maggiori associazioni di cultura cinematografica del territorio, è il quartier generale della manifestazione e con la collaborazione del Teatro Miela ospiterà le sezioni collaterali del festival, mentre altre iniziative e programmi speciali sono previsti nella sala d'essai del Cinema Ariston.

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