Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto

Venezia 70: Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto


Al Lido di Venezia viene presentato 'Zoran, il mio nipote scemo' di Matteo Oleotto, che racconta il rapporto tra uno zio amante del vino con uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia.

Viene presentato oggi 3 settembre per la Settimana Internazionale della Critica della 70a Mostra del Cinema di Venezia il lungometraggio Zoran, il mio nipote scemo, diretto da Matteo Oleotto e con protagonisti Giuseppe Battiston, Teco Celio, Roberto Citran.

Nel film, Paolo, quarant'anni, inaffidabile e dedito al piacere del buon vino, vive in un piccolo paesino vicino a Gorizia. Un giorno, inaspettatamente, si palesa suo nipote Zoran, uno strano sedicenne cresciuto sui monti della Slovenia. Paolo dovrà prendersi cura del ragazzino e ne scoprirà una dote bizzarra: è un vero fenomeno a lanciare le freccette.

Il regista sul film racconta:

"Dopo 13 anni trascorsi a Roma ho deciso di ritornare a casa mia, in Friuli Venezia Giulia, per girare il mio primo film. Gli anni trascorsi a Roma mi sono serviti per studiare e per formarmi come regista, ma anche per scrollarmi di dosso le dinamiche del piccolo centro in cui sono nato e cresciuto, nelle quali ero letteralmente immerso. Proprio questo distacco e il mio conseguente ritorno, mi hanno regalato la lucidità nell'osservarle, una lucidità che non avrei avuto altrimenti. Assieme ad una gran voglia di raccontarle, quelle dinamiche. Un tempo pensavo che in un paese non accadesse nulla d'interessante e che solo la città potesse essere un luogo vitale di scambio e d'interazione. Oggi sono pronto a ricredermi. Ho capito che la città può raffreddare e inibire il contatto: le persone hanno modo di nascondersi, di confondersi, di perdersi. In una grande città è sufficiente frequentare quartieri differenti per non incontrarsi per mesi, per anni. "

Sull'ispirazione del personaggio del film, Oleotto dice:

"Anni fa ho conosciuto un adolescente schivo, con un grande talento per il gioco delle freccette. Soltanto con le freccette in mano e gli occhi sul bersaglio, accettava di trovarsi al centro dell'attenzione. Nei minuti di gioco diventava forte, quasi spregiudicato nel relazionarsi col prossimo. Nei suoi occhi brillavano lampi d'intelligenza. Terminata la competizione rincasava nell'ombra della consueta timidezza. Il ricordo di quel ragazzo, è diventato il mio Zoran".

Nasce a Gorizia nel 1977, Matteo Oleotto nel 2001 si diploma come attore presso la Civica Accademia d'Arte Drammatica "Nico Pepe" di Udine e nel 2005 si è diplomato come regista presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. I suoi cortometraggi sono "A doppio filo", "Casinò Paradajz", "Can Can", "Stanza 21", "Passeranno anche stanotte", "La Luna ci guarda", e tutti hanno viaggiato per il mondo riscuotendo premi e menzioni speciali. H È stato coproduttore, aiuto regista e attore per il pluripremiato cortometraggio dal titolo "Nonna si deve asciugare" di Alfredo Covelli e ha partecipato come attore coprotagonista al film "Lezioni di cioccolato" di Claudio Cupellini. Ad oggi, Oleotto sta sviluppando il suo secondo film e nel tempo libero, si occupa di vino, gestendo la vigna di famiglia, lasciatagli in eredità. 

Zoran, il mio nipote scemo sarà distribuito prossimamente nei cinema italiani da Tucker Film.

Venezia 2013
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