Poster Venezia 2023 realizzato da Lorenzo Mattotti - orizzontale (estratto)
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Venezia 80, Leoni d’Oro alla carriera a Liliana Cavani e a Tony Leung Chiu-wai


Alla regista Liliana Cavani e all'attore Tony Leung Chiu-wai vanno i Leoni d'Oro alla carriera della Mostra del Cinema di Venezia 80.

La Biennale di Venezia ha annunciato l’assegnazione alla regista Liliana Cavani e all’attore Tony Leung Chiu-wai dei Leoni d’Oro alla carriera dell’edizione numero 80 della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, in programma dal 30 agosto al 9 settembre 2023, su proposta del Direttore della kermesse, Alberto Barbera.

Alla regista Liliana Cavani il Leone d’Oro alla carriera

La regista Liliana Cavani ha partecipato alla Mostra del Cinema di Venezia più volte in passato, prima nel 1965 con Philippe Pétain: Processo a Vichy, Leone di San Marco per il documentario, e poi ancora con Francesco d’Assisi (1966), Galileo (1968), I cannibali (1969), Il gioco di Ripley (2002) e Clarisse (2012), tra gli altri. Nell’accettare la proposta del Leone d’Oro alla carriera di Venezia 80, la regista si è detta molto felice e grata alla Biennale di Venezia “per questa sorpresa bellissima“.

E’ stata chiamata l’attrice britannica Charlotte Rampling a tenere la laudatio di Liliana Cavani alla cerimonia di consegna del premio in occasione della serata inaugurale dell’80. Mostra, mercoledì 30 agosto presso la Sala Grande del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia). La Rampling è stata protagonista in Il portiere di notte (1974) diretto dalla Cavani, al fianco di Dirk Bogarde, film due volte candidato ai Nastri d’argento. Rampling, candidata all’Oscar nel 2016 per 45 anni di Andrew Haigh, ha ricevuto nel 2017 la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla Mostra di Venezia per la pellicola Hannah con la regia di Andrea Pallaoro.

A proposito del riconoscimento alla regista Liliana Cavani, il Direttore Alberto Barbera ha affermato:

“Protagonista tra i più emblematici del nuovo cinema italiano degli anni Sessanta, con un lavoro che in seguito attraversa oltre sessant’anni di storia dello spettacolo, Liliana Cavani è un’artista polivalente capace di frequentare la televisione, il teatro e la musica lirica con il medesimo spirito non convenzionale, e la stessa inquietudine intellettuale che hanno reso celebri i suoi film. Il suo è sempre stato un pensiero anticonformista, libero da preconcetti ideologici e svincolato da condizionamenti di sorta, mosso dall’urgenza della ricerca continua di una verità celata nelle parti più nascoste  e misteriose dell’animo umano, fino ai confini della spiritualità.  I personaggi dei suoi film sono calati in un contesto storico che testimonia una tensione esistenziale verso il cambiamento, giovani che cercano risposte a quesiti importanti, soggetti complessi e problematici nei quali si riflette l’irrisolto conflitto fra individuo e società. Il suo è uno sguardo politico nel senso più alto del termine, anti-dogmatico, non allineato, coraggioso nell’affrontare anche i più impegnativi tabù, estraneo alle mode, refrattario ai compromessi e agli opportunismi produttivi, aperto invece a una fertile ambiguità nei confronti dei personaggi e delle situazioni messe in scena. Una feconda lezione che è insieme di estetica e di etica, da parte di una protagonista del nostro cinema, che ne definisce la perenne modernità”.

Venezia 80, all’attore Tony Leung Chiu-wai il Leone d’Oro alla carriera

Nato il 27 giugno 1962, Tony Leung Chiu-wai è un attore di Hong Kong.  E’ nel cast di tre film Leoni d’Oro a Venezia – Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lust, Caution (2007) di Ang Lee. Nell’accettare la proposta di consegna del Leone d’Oro alla carriera di Venezia 80, programmata nel pomeriggio di sabato 2 settembre, l’attore si è dichiarato “colpito” e al contempo “onorato”, condividendo idealmente il premio con i cineasti con cui ha lavorato: “Questo riconoscimento è anche un omaggio a tutti loro”, ha detto Leung Chiu-wai.

A proposito del riconoscimento all’attore Tony Leung Chiu-wai, il Direttore Alberto Barbera ha affermato:

“Tony Leung è uno degli interpreti più carismatici del cinema contemporaneo, la cui eccezionale carriera è stata in grado di evolversi in parallelo allo sviluppo del cinema in chiave transnazionale e globale. Affermatosi come star della scena pop di Hong Kong negli anni Ottanta, è oggi internazionalmente riconosciuto come uno degli attori più significativi e versatili della sua generazione, in grado di dare vita a personaggi indimenticabili nei generi più vari e a ogni latitudine. Emblematico del suo stretto rapporto con il cinema d’autore è il ruolo di protagonista nel film In the Mood for Love (2000) di Wong Kar-wai, che garantisce a Tony Leung la Palma d’Oro come miglior attore al festival di Cannes, e l’interpretazione in tre film premiati con il Leone d’Oro alla Mostra di Venezia: Città dolente (1989) di Hou Hsiao-hsien, Cyclo (1995) di Tran Anh Hung e Lussuria – Seduzione e tradimento (2007) di Ang Lee. Tuttavia, il suo profilo di star globale è legato altresì alla capacità di attraversare gli immaginari cinematografici in costante mutamento tipici del nostro tempo, segnando con la sua presenza film di grande successo commerciale in generi, lingue e scenari produttivi molto differenti, dal genere di arti marziali in Hero (2002) di Zhang Yimou, all’action-thriller Infernal Affairs (2002-03) di Andrew Lau e Alan Mak, all’epica di guerra La battaglia dei tre regni (2008-09) di John Woo, sino al recente contributo all’universo Marvel in Shang-chi e la leggenda dei dieci anelli (2021). Nel corso dei decenni, oltre a mantenere viva la curiosità per ruoli e cinematografie sempre diversi, grazie alle sfaccettature dei suoi molteplici personaggi ha dato un contributo importante alla ridefinizione dell’immagine tradizionale della star maschile, consacrando la sua unicità sulla scena cinematografica contemporanea”.

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