Premium Calcio: La tribù del calcio intervista Luciano Chiarugi e Aldo Agroppi
Questa sera, venerdì 28 gennaio 2011, alle ore 21.00, su Premium Calcio (digitale terrestre Medaiset Premium) torna l’ appuntamento con “La tribù del calcio” (visibile in chiaro per tutti i possessori del decoder del digitale terrestre) che in questa puntata intervista a Luciano Chiarugi, comunemente conosciuto come “Cavallo pazzo“, l’ ala del Milan di Nereo […]
di Redazione / 03.02.2011
Questa sera, venerdì 28 gennaio 2011, alle ore 21.00, su Premium Calcio (digitale terrestre Medaiset Premium) torna l’ appuntamento con “La tribù del calcio” (visibile in chiaro per tutti i possessori del decoder del digitale terrestre) che in questa puntata intervista a Luciano Chiarugi, comunemente conosciuto come “Cavallo pazzo“, l’ ala del Milan di Nereo Rocco, acquistata dalla Fiorentina.
Luciano Chiarugi rivela ai microfoni di Medaiset Premium:
“Quando arrivai al Milan, Rocco mi disse: “l’unica cosa che devi fare, in campo, è stare attento a Rivera: non appena lo vedi con la palla tra i piedi, tu pensa solo a smarcarti, al resto ci pensa lui'” Capii subito che Rocco aveva ragione. Sono convinto che Rivera avesse due occhi davanti e due dietro. Anche di spalle, senza vedermi, era in grado di stabilire dov’ero e di farmi arrivare la palla proprio lì, sui piedi“.
Chiarughi in un prima momento ripercorre la sua vita raccontando dello scudetto vinto a 22 anni con la Fiorentina di Bruno Pesaola nel 68-69, col gol decisivo segnato in casa della Juventus, successivamente passa ai ricordi del Milan, in particolar modo alla Coppa delle Coppe vinta nel 72-73, quattro giorni prima della “fatal Verona” (la sconfitta per 5-3 al Bentegodi che impedì al Milan di Rocco di conquistare la “stella”), dicendo:
“La finale di Salonicco contro il Leeds fu incredibile ” ricorda “. A inizio partita sbloccai il risultato con un gol su punizione che Rivera, vedendomi particolarmente deciso, mi concesse di calciare; poi ci furono 90 minuti di incredibili sofferenze. Ma alla fine fu 1-0 per il Milan e la Coppa la alzammo noi“.
Luciano Chiarugi racconta dello scudetto gettato al vento a Verona nei giorni successivi dopo l’ avvenimento:
“Il rammarico vero fu il gol che Lo Bello mi annullò nella partita decisiva in casa della Lazio. Sarebbe stato il gol del 2-2 e il punto ci avrebbe permesso di andare a Verona senza il timore di essere scavalcati. Invece Lo Bello mi fischiò un fuorigioco inesistente, tra l’altro dopo che la palla mi finì sui piedi per un tocco di un avversario, e anche se allora non c’erano le moviole di oggi, lo scandalo fu enorme. Persino Rocco, che non era mai stato espulso, protestò con rabbia tale da essere cacciato dal campo“.
Chiarugi ricorda i momenti più belli e meno belli vissuti quando indossava le maglie delle sue altre squadre, Napoli, Sampdoria e Bologna, regalando aneddoti su Bruno Pesaola e De Sisti, Nils Liedholm e Nereo Rocco, Gianni Rivera e Gigi Riva.
La “Tribù del calcio“, dopo 13 anni dal “frontale” tra Ronaldo e Mark Iuliano che ha preceduto il match-scudetto Juventus-Inter nel campionato 97-98, è andata a cercare i protagonisti, e vedremo Mark Iuliano giocare nel San Genesio (Prima Categoria lombarda) con la passione di un ragazzino e scopriremo i programmi di Ronaldo, ormai in procinto dopo tante traversie di appendere le scarpe al chiodo.
Successivi servizi all’ interno ella puntata di questa sera troviamo il racconto di Hernan Crespo, che quel giorno firmò 3 gol, un’intervista a 360 gradi ad Aldo Agroppi, si rivive la partita Juventus-Parma 2-4 che nel campionato 98-99 costò a Marcello Lippi la panchina bianconera; ci sarà un reportage sul calcio in Arabia, a un mese di distanza dal Mondiale per Club vinto dall’Inter ad Abu Dhabi; infine una clip sulle meraviglie in maglia rossonera di Zlatan Ibrahimovic.