Radio3 festeggia i 60 anni, dal 01 ottobre 1950
Il 1° ottobre Radio3 festeggia i suoi primi sessant’anni, il sipario si apri nell’ anno 1950 alle 21: infinite le idee, tantissime le voci in un lungo percorso che ha caratterizzato la prima radio culturale, la prima emittente in modulazione di frequenza, la prima che non cercasse un pubblico generalista, la prima a proporre programmi […]
di Redazione / 22.09.2010
Il 1° ottobre Radio3 festeggia i suoi primi sessant’anni, il sipario si apri nell’ anno 1950 alle 21: infinite le idee, tantissime le voci in un lungo percorso che ha caratterizzato la prima radio culturale, la prima emittente in modulazione di frequenza, la prima che non cercasse un pubblico generalista, la prima a proporre programmi “differenti“. Molte cose sono cambiate, dal giorno in cui il sipario si tolse, naturalmente, ma quella vocazione resta intatta perché la “missione” di Radio3 è di trasmettere la bellezza del mondo attraverso la musica, l’arte, il teatro, i libri, la poesia, la letteratura, la scienza.E, proprio con i suoi ascoltatori, Radio3 vuole festeggiare i sessant’anni attraverso una serie di iniziative che prenderanno il via con la mostra fotografica “La voce delle immagini” in programma all’Auditorium Parco della Musica di Roma dal 29 settembre. Sette fotografi italiani tra i più significativi del nostro tempo riflettono, attraverso le immagini, sul tema dell’ascolto e mettono le loro opere a dialogare con la radio, con le sue parole e i suoi suoni. Sono sette autori di provata sensibilità artistica, tra i maggiori protagonisti dell’espressione fotografica italiana contemporanea: Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Vittore Fossati, Luigi Ghirri, Mimmo Jodice, Walter Niedermayr, Francesco Radino.
Ma il 1° ottobre, giorno della data di nascita del Terzo Programma:
Dalle 15.00 fino a notte inoltrata dove si alterneranno tutti i protagonisti della radio di allora e di oggi in una staffetta di voci e testimonianze, di ricordi e progetti. Musicisti, attori, scrittori e poeti animeranno le varie trasmissioni e sarà questo il loro regalo a Radio3.
Alle 21.00, Radio3 si sintonizzerà su quella serata di sessant’anni fa dedicata al mito di Orfeo, riproponendolo con i suoni e le parole di oggi.
Nei giorni successivi, un fitto calendario di concerti e trasmissioni speciali tra cui quattro radiodrammi di ambiente radiofonico realizzati da altrettanti giovani scrittori italiani scandirà le fasi dei festeggiamenti. Tra gli appuntamenti da non perdere, quello di domenica 3 ottobre con il concerto inaugurale della stagione 2010-2011 dei Concerti del Quirinale e quello di giovedì 7 ottobre dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, entrambi dedicati all’anniversario.
Il 12 ottobre, il “Dottor Djembé” di David Riondino e Stefano Bollani proporrà in diretta da via Asiago una serata davvero speciale di musica e di ironia. La giornata conclusiva del sessantenario è fissata per il 28 ottobre con una Giornata dedicata al futuro delle radio culturali in Europa, alcune delle quali gemellate con Radio3, come Bbc4, France culture, la tedesca Wdr, la Radio pubblica polacca, la Radio della Svizzera italiana. Interverranno scrittori e intellettuali particolarmente interessati al ruolo vitale della radio in generale e, soprattutto alla “Sempre Nuova Radio3“.
Il direttore di Radio3, Marino Sinibaldi, ha affidato l’anteprima dell’anniversario alla mostra “La voce delle immagini“: suoni e immagini si incontrano nello scenario dell’Auditorium Parco della Musica di Roma, e dice:
“Quando nacque il Terzo Programma, il 1° ottobre 1950, l’Italia era diversa e più povera, anzi era diverso e più povero tutto: l’economia, i consumi culturali, le comunicazioni. Eppure si aprì uno spazio nel quale risuonava una vibrazione nuova. Una radio destinata a trasmettere la bellezza del mondo: la musica, la letteratura, i libri, il teatro, la scienza, senza ignorarne i conflitti e le contraddizioni. Una radio di suoni e di idee, di musiche mai banali, di parole mai vuote. Per una cultura che non apparisse mai evasione o decorazione. In questi sessanta anni sono cambiati il mondo e l’Italia, ma anche Radio3. Eppure, quella vocazione iniziale rimane intatta. “Sempre Nuova Radio3” vuol dire questo: una rete che rifiuta ogni compiacimento autosufficiente, affronta con coraggio i cambiamenti, rinnova linguaggi e suoni, perché sa di essere qualcosa di unico, sente il valore di eredità ignorate altrove. Con quella ricchezza sfida la contemporaneità. Non come un’isola felice, beata e separata, secondo quello che magari con entusiasmo ci dicono in molti. Una penisola, semmai: ben attaccata al resto del mondo ma un po’ o molto diversa“.
Marino Sinibaldi – Direttore di Radio3