Armada: il secondo libro di Ernest Cline
Armada: il secondo libro di Ernest Cline

Armada: il secondo libro di Ernest Cline


Arriva nelle librerie, grazie a DeA Planeta, 'Armada', secondo romanzo di Ernest Cline, che sembra puntare a ripercorrere lo schema narrativo inaugurato da 'Ready Player One'
Voto: 8/10

Lo scorso Marzo vi abbiamo raccontato, in toni entusiastici, Ready Player One, pellicola piena di riferimenti alla cultura pop degli anni '80 che Steven Spielberg aveva tratto dal romanzo omonimo di Ernest Cline, a cui avevamo dedicato un focus specifico. Ora, grazie a DeA Planeta è arrivato anche in Italia il secondo romanzo dell'autore americano, Armada, altro titolo che si fa forte di una stretta parentela con il mondo nerd di fine anni Ottanta/inizio anni 'Novanta e che, stando a quanto riportato da Deadline è già pronto ad essere trasformato anch'esso in un film per Universal Studios con la sceneggiatura di Dan Mazeau (La Furia dei Titani), che starebbe già lavorando all'adattamento.

Armada è un romanzo sci-fi che pone al centro del proprio nucleo narrativo – proprio come avveniva in Ready Player One – il mondo videoludico. Il protagonista, infatti, Zack Lightman, è conosciuto per essere sia un ragazzo problematico, ma anche (e soprattutto) il più grande conoscitore del gioco Armada, una piattaforma online che simula combattimenti a cui i giocatori prendono parte per difendere la salvaguardia e la sopravvivenza della Terra stessa. La vita di Zack subirà una svolta decisamente significativa quando, dopo aver letto gli appunti del padre ed essere stato testimone di alcuni strani eventi (di cui non vi diciamo molto per non farvi spoiler) scoprirà che il gioco in cui è tanto bravo non è altro che una sorta di test in itinere per prepararlo alla sua vera missione: combattere una guerra spaziale e salvare – stavolta sul serio – il pianeta in cui vive.

Che la trama di Armada sia un chiaro riferimento e un altrettanto evidente omaggio al film Wargames – Giochi di guerra è palese più o meno a tutti. Anche nel film di John Badham con Matthew Broderick lo spettatore era alle prese con un personaggio che aveva un talento innato per un videogioco e che condivide con il Zack di Armada persino il cognome.

Non che la cosa rappresenti un male, né, a dirla tutta, una sorpresa. Ernest Cline è sempre stato piuttosto onesto nel suo stile narrativo che pesca da un certo tipo di immaginatio collettivo per creare un mondo diegetico che si preoccupasse anche di mettere in bella mostra le affabulazioni che lo hanno sedotto sin dall'adolescenza, in un gioco d'amore che spesso condivide con il lettore, o almeno con quello di una determinata fascia d'età. Inclusa quella di chi scrive.

Sebbene, infatti, a prima vista Armada si presenti come una sorta di romanzo di formazione, una storia dedicata al pubblico giovane degli young adult, è indubbio che la storia di Ernest Cline strizzi anche l'occhio ad un lettore decisamente più navigato, uno che sappia cogliere i tantissimi riferimenti della cultura pop non perché li ha recuperati, ma perché li ha vissuti sulla propria pelle.

Forse, a voler cercare un vero difetto in questo libro, è proprio il suo rivolgersi ad un pubblico tanto giovane: la narrazione è, quindi, abbastanza facile da intuire, così come il finale o la scelta di tagliare via dal racconto le parti più drammatiche. Ma raccontare di questi "difetti" è come dire di volersi incaponire a cercare il proverbiale ago in un pagliaio infinito, perché Armada è un romanzo fatto per intrattenere e il suo lavoro lo fa a meraviglia.

Le pagine dell'edizione italiana filano via che è un piacere, assorbendo completamente il lettore e trascinandolo al di là del velo, lontano dunque dalla realtà a cui appartiene per lasciarsi sedurre dai dialoghi di Ernest Cline, che trasudano così tanti omaggi e riferimenti e che a volte è difficile stare dietro a tutti. In questo senso Armada è come una versione ancora più estesa e cervellotica del gioco cinematografico inventato da Infinity, in cui al giocatore è chiesto di indovinare sessanta titoli di film partendo da altrettanti oggetti disseminati in una stanza. Armada è il corrispettivo di questo gioco, dove però non c'è una sola stanza, ma un mondo intero che trasuda indizi in ogni angolo, alcuni dei quali sono persino difficili da scorgere.

La lettura, allora, non diventa solo esperienza di seduzione e condivisione, ma diventa una sorta di gioco, una nuova caccia al tesoro, simile a quella che il protagonista di Ready Player One doveva svolgere all'interno della sua storia.
L'altro difetto – anche se questa parola è forse inesatta per descrivere ciò che si vuol qui intendere – è il fatto che Armada sia un secondo libro. Una seconda prova. Il fatto, appunto, che arrivi dopo un capolavoro immenso come Ready Player One. Non solo per il normale paragone che due opere di uno stesso autore portano nella mente di chi è chiamato a valutarli, ma soprattutto perché, utilizzando uno schema narrativo molto simile a quello del suo predecessore, Armada ha perso la potenza dell'effetto sorpresa. Il romanzo, la sua struttura, finanche la sua storia, perde di qualche punto di mordente perché, di fatto, somiglia al libro che è venuto prima di lui.

Detto questo, però, Armada è una lettura che va oltre il semplice essere piacevole. E' una lettura che vi divertirà, vi incuriosirà e che, come già detto, vi condurrà all'interno di un gioco a cui vorrete sicuramente prendere parte. Lo stile di Ernest Cline è ancora lo stile fresco e fruibilissimo, che non appesantisce le spalle di chi legge, ma che si diverte a concedergli altre visioni irreali, altre possibilità di fuga immaginifica.

Armada: il secondo libro di Ernest Cline
Armada: il secondo libro di Ernest Cline

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
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