Burying the ex
Burying the ex

Venezia 71: Burying the ex, la recensione


Joe Dante, regista di culto per tanti cinefili, torna sul grande schermo con una commedia horror divertente e leggera, piena di citazioni e di riferimenti ad altri film del genere.
Voto: 7/10

Burying the ex, presentato fuori concorso alla settantunesima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia, è la nuova pellicola del regista di culto Joe Dante, presente al lido solo tramite collegamento telematico dalla sua stanza di albergo durante la conferenza stampa del film dove erano invece presenti i tre interpreti principali dell'opera: Anton Yelchin, Ashley Greene (la vampira della saga di Twilight) e Alexandra Daddario (conosciuta principalmente grazie alla saga di Percy Jackson). Il regista statunitense torna nuovamente con un lungometraggio cinematografico dopo essersi dedicato, negli ultimi anni, principalmente alla televisione e presenta una horror comedy in pieno stile dantesco.

Max (Anton Yelchin) è fidanzato con Evelyn (Ashley Greene). La loro relazione sembra andare a gonfie vele tanto che i due decidono di andare a vivere insieme. La convivenza però comincia a riservare brutte sorprese quando la coppia inzia a conoscersi meglio. Evelyn è vegana, fissata con la natura, l'ambiente e la vita salutare ma la sua inclinazione si rivela essere una vera e propria malattia e Max sente di non poter più vivere in quel modo, così decide di lasciarla. Poco prima di affrontare la fidanzata, quest'ultima muore e il ragazzo si sente in colpa per l'accaduto. Evelyn si risveglia però come zombie e inizia a perseguitare Max perchè crede che siano destinati a stare insieme per sempre.

Burying the ex può sembrare, a primo impatto, un film banale e superficiale ma in realtà si rivela essere un lavoro divertente e ultracitazionista, un vero e proprio spasso per i nerd e i cinefili di tutto il mondo. Gli zombie, che vanno molto di moda negli ultimi anni, in questo caso sono trattati in chiave comica e Dante realizza un film che è chiaramente un'aperta dichiarazione d'amore a tutto il cinema horror di serie B, soprattutto italiano (le locandine, quasi tutte di pellicole italiane, a casa di Max, che è appassionato di tutto ciò che è horror, lo dimostrano) tanto da citare spesso altre pellicole e ne vien fuori un'opera che entrerà a far parte della categoria cult per tutti gli appassionati negli anni a venire.

Le scene splatter non mancano ma Burying the ex è sicuramente più legata alla commedia che al genere horror, nonostante la presenza di zombie e sangue che schizza. La storia di base è alquanto semplice ma la sceneggiatura spesso regala dialoghi e battute brillanti e molto divertenti, nel complesso però la pellicola sembra non prendere mai veramente il via e resta ancorata ad una trama spesso poco appassionante. E' comunque un film godibile e che non si prende mai sul serio.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 7 su 10
Burying the ExVenezia 2014
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