Carol
Carol

Carol di Todd Haynes, la recensione


Carol è un'opera raffinata, elegante, di una qualità ineccepibile ma ha la pecca di lasciare il coinvolgimento emotivo dello spettatore fuori dalla storia. Una confezione perfetta ma fredda e vuota all'interno.
Voto: 6/10

Carol è il nuovo film del regista statunitense Todd Haynes il quale torna sul grande schermo con un nuovo lavoro dopo ben otto anni di assenza dall'ultima pellicola, Io non sono qui del 2007. Il film, basato sull'omonimo romanzo di Patricia Highsmith, è stato presentato per la prima volta a maggio in concorso all'ultima edizione del Festival di Cannes, dove l'attrice Rooney Mara si è aggiudica il premio come migliore attrice femminile. In Italia la pellicola è presente alla decima edizione della Festa del Cinema di Roma 2015. Oltre alla già citata Rooney Mara, l'altra protagonista della storia, colei da cui prende il nome il film, è l'immensa Cate Blanchett.

New York, anni Cinquanta. Therese (Rooney Mara) è una giovane ragazza che lavora in un grande magazzino ed è fidanzata con un ragazzo con il quale sta iniziando a costruire un qualcosa di serio e duraturo. Tutta la sua vita, così come la conoscenza di se stessa, viene letteralmente sconvolta dall'incontro con una donna ricca e più grande, Carol (Cate Blanchett). Appena Therese vede la donna capisce da subito che quell'incontro sarà qualcosa di importante e resta affascinata, quasi abbindolata dalla sua presenza. Carol è sposata e ha una figlia ma il suo matrimonio è in crisi proprio perchè la donna è omosessuale. Dopo aver avuto una relazione per molto tempo con Abby (Sarah Paulson), Carol sta per divorziare dal marito che è a conoscenza dei suoi orientamenti sessuali. 

Quello che si può subito dire su Carol è che è confezionato alla perfezione. Costumi, acconciature, scenografia, fotografia, musica, regia e naturalmente la grande bravura delle due attrici protagoniste, tutti elementi calibrati perfettamente, a livello visivo è senza dubbio un film elegante, raffinato e ben fatto, come se ne vedono pochi. Todd Haynes è un maestro nel realizzare melodrammi, degno erede di Douglas Sirk, sua massima fonte di ispirazione, sempre apertamente ammessa. Ogni inquadratura è un piacere per gli occhi e il tutto viene affrontato con molta naturalezza, nonostante la difficile tematica affrontata. Si perchè Carol è una grande storia d'amore ma è anche un racconto sulla condizione difficile, quasi impossibile, del vivere una storia omosessuale negli Anni Cinquanta, soprattutto se di mezzo c'è un matrimonio e una figlia. 

Il problema fondamentale della pellicola è dato dalle emozioni che scaturisce. Nonostante sia tutto riuscito manca l'unica cosa che è poi quella fondamentale quando di guarda un film, la più importante, ovvero provare emozioni, empatizzare con i protagonisti, immergersi totalmente nella storia. Nonostante la bravura delle due attrici, non si riesce quasi mai a rimanere coinvolti, l'alta qualità stilistica porta però ad una freddezza emotiva ed è un peccato vista la qualità dell'opera.

Valutazione di Giorgia Tropiano: 6 su 10
CarolFesta del Cinema di Roma 2015
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