Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey
Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey, la recensione del film Netflix


Ne Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey si narra di un legame indissolubile che accomuna tutti i lettori appassionati: il rapporto tra l'uomo e la lettura. Tramite gli occhi e le parole della signorina Juliet conosceremo un gruppo di persone che la lettura ha accompagnato durante le lunghe notti dell'occupazione tedesca dell'isola di Guernsey facendoli evadere in universi e mondi lontani che la penna scrive e che la voce evoca.
Voto: 7/10

Londra, 1946. La capitale inglese cerca di riprendersi dopo la fine del secondo conflitto mondiale ricostruendo, mattone dopo mattone, la propria compostezza e unità che, durante la guerra, si erano frantumate assieme alle tante case abbattute dalle bombe tedesche piovute dal cielo. La signorina Juliet Ashton è una giovane scrittrice diventata famosa grazie ad un libro appena pubblicato di cui però lei non si sente rappresentata appieno. La ragazza decide così di abbandonare il suo tour promozionale per cercare una storia che valga la pena di essere raccontata. Lo spunto arriva quando un uomo di nome Dawsey Adams le invia una lettera da Guernsey, una piccola isola posta sul canale della Manica. Tra i due inizia un'assidua corrispondenza che porterà Juliet via dall'accomodante ed aristocratica Londra per farle vivere un'avventura piena di colpi di scena nel paesaggio campestre di Guernsey. 

Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey è un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo scritto da Mary Ann Shaffer e Annie Barrows del 2008, edito da Astoria. Il film è stato distribuito nel Regno Unito e in Francia da StudioCanal tra l'aprile e il giugno del 2018 e internazionalmente da Netflix a partire dal 10 agosto. 

La pellicola è un interessante prodotto che unisce la passione amorosa ad un più profondo legame con la lettura e il territorio. La scrittrice interpretata dalla bravissima Lily James sceglie di abbandonare il lusso e lo sfarzo di Londra e di un probabile futuro felice con il suo fidanzato per una terra povera e per gli abitanti che trova una volta arrivata. Questo film ci insegna che, nonostante la crudezza e la spietatezza di un periodo terribile come la seconda guerra mondiale, si può rimanere uniti e conservare quel minimo di felicità semplicemente immergendosi in uno dei tanti luoghi narrati da autori tanto lontani geograficamente quanto temporalmente. E questa sorta di "evasione" era ben nota anche alle forze militari del terzo Reich che, come noto, impedivano la riunione di collettivi di persone e ostacolavano l'informazione arrivando perfino a bruciare i libri. La bellezza di questo film sta proprio nell'identificazione della lettura come vero e proprio mezzo di evasione, come parentesi di un viaggio che porta l'essere lontano dai conflitti esterni e dai piccoli problemi personali che ognuno ha quotidianamente. Questo è quello che il film racconta tramite un secondo livello narrativo che si va ad intrecciare col il primo, quello principale. Si tratta della storia di Juliet stessa, orfana di guerra, innamorata tanto dei libri quanto del suo fidanzato e legata amichevolmente al suo migliore amico ed editore e che però decide di abbandonare tutto per cercare la sua vera natura a Guernsey. 

La scelta del cast, a partire dalla stessa Lily James, è alquanto azzeccata e porta al film quel quidin più che riesce a non distrarre lo spettatore anche nei momenti in cui la sceneggiatura pecca di piattezza ritmica e di ripetitività.

È così che Il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernsey diventa un simbolo che pone la collettività davanti all'individualità, l'accettazione dell'altro contro le barriere culturali e che preferisce l'altruismo all'egoismo. 

Valutazione di redazione: 7 su 10
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