Cocainorso
Cocainorso

Cocainorso, recensione della commedia horror di Elizabeth Banks


Ispirato a una storia vera, Cocainorso è una folle e demenziale comedy-horror che non si prende troppo sul serio, con un cast di volti noti del grande e piccolo schermo, per fornire un'ora e mezza di puro intrattenimento allo spettatore.
Voto: 6/10

È bastato anche solo l'annuncio del titolo ad accendere la curiosità, quel Cocainorso che già così, semplice ed essenziale, lascia intendere tutto quello che c'è da sapere, o quasi, e che da allora non ha mancato di far parlare di sé, fino a concedersi anche una comparsata alla cerimonia degli Oscar.

Alla base del film c'è una vicenda drammaticamente reale, che risale agli anni '80: un pilota si lanciò da un aereo con un carico di cocaina che, dopo la sua morte, rimase abbandonata nei boschi prima di venire trovata da un orso che la ingerì procurandosi un'accidentale overdose.

Questo fatto di cronaca ha dato lo spunto allo sceneggiatore Jimmy Warden per scrivere quello che è diventato il terzo film da regista (dopo Pitch Perfect 2 e il reboot di Charlie's angels) dell'attrice Elizabeth Banks, che non compare qui come interprete.

È nata così la trama di Cocainorso che dunque, nelle dichiarazioni degli autori, vuole essere una sorta di vendetta per l'animale, nella realtà vittima delle azioni dell'uomo ma che ora, nella finzione, può scatenare tutto il suo insaziabile appetito nei confronti degli incauti visitatori della sua foresta.

Nel film seguiamo quindi un gruppo di personaggi le cui strade si intrecciano in vario modo, nei boschi intorno a una cittadina della Georgia: due dodicenni a caccia di paesaggi da dipingere, inseguiti dalla madre (Keri Russell) di una di loro, una zelante ma poco efficiente ranger (Margo Martindale), ma anche gli uomini del boss della droga Syd (Ray Liotta, in uno dei suoi ultimi ruoli prima della scomparsa lo scorso maggio, alla cui memoria il film è dedicato), incaricati di recuperare il prezioso carico di cocaina andato perduto, e altri ancora.

Si tratta così di una commedia horror realizzata con l'entusiasmo e la spavalderia del B-movie che mescola scene splatter e molta ironia, situazioni politicamente scorrette e gag che nascono spesso dai personaggi più imbranati; è un film che ribadisce il suo non volersi prendere troppo sul serio, anche per quanto riguarda l'apparizione dello stesso orso, realizzato in CGI, che non cerca la perfezione tecnica ma desta anche simpatia più che incutere terrore.

Anche il cast sembra strizzare l'occhio alla cultura pop con i camei di alcuni volti noti del piccolo schermo, come Jesse Tyler Ferguson (Modern Family) e Kristofer Hivju (Game of Thrones), accompagnati da una colonna sonora che contiene molti successi anni '80.

Volendo cercare un significato più serio e profondo nella trama, si potrebbe definire una parabola sullo scontro tra uomo e natura, e quindi tra le leggi (e anche la cieca avidità) della società e un regno che invece non accetta limitazioni, o anche, semplicemente, una favola su come l'istinto materno di proteggere la prole sia sempre valido, per ogni specie.

Ma Cocainorso è, alla base, puro e semplice intrattenimento, con una trama svelta ed esile, dalla comicità sopra le righe, che si presta a una visione preferibilmente collettiva, come un'alternativa al classico blockbuster o action movie. 

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
Cocainorso
Impostazioni privacy