Come ammazzare il capo 2
Come ammazzare il capo 2

Recensione Come ammazzare il capo 2


'Come ammazzare il capo 2' è una pellicola che si basa su un buon cast che però non riesce mai del tutto ad intrattenere il pubblico, lasciandolo a vagabondare in un universo scorrevole e in alcune parti divertente, che però odora fin troppo di déjà vu.
Voto: 6/10

Era il 2011 quando il regista Seth Gordon portava sullo schermo Come ammazzare il capo … e vivere felici (infelice traduzione del titolo originale, molto più sobrio, Horrible Bosses), storia di tre impiegati che cercano un modo per liberarsi dei loro superiori insopportabili (la triade orribile era composta da Jennifer AnistonKevin Spacey e Colin Farrell) in modo defitivi. La commedia fu un enorme successo, tanto da incassare oltre 200 milione di dollari, a fronte di un budget che ne sfiorava "appena" quaranta; ed è proprio dietro questo successo che si nasconde – in modo tutt'altro che oscura – l'idea di un sequel, Come ammazzare il capo 2 che giunge nonostante le scelte della prima pellicola sembravano chiudere defitivamente l'arco narrativo.

Nick (Jason Bateman), Dale (Charlie Day) e Kurt (Jason Sudeikis), dopo le esperienze traumatiche del precedente impiego sono ancora "a spasso". Tutto sembra cambiare quando i tre danno vita ad una doccia rivoluzionaria, che oltre all'acqua è in grado di versare direttamente anche il sapone. La loro invenzione, con tutti i numeri per diventare un vero e proprio boom economico, ha però bisogno di un finanziamento iniziale. E' per questo che i tre accettano l'assegno da 500 mila dollari firmato da un imprenditore (Christoph Waltz), che però dimostra di non essere così gentile e attendibile come sembrava all'inizio. Ecco perchè, allora, i tre decidono di inscenare il rapimento del figlio (Chris Pine). Ovviamente il piano dei protagonisti, che sembrava tanto geniale su carta, comincia ben presto a fare acqua da tutte le parti, tanto che Nick, Dale e Kurt si troveranno costretti a riaffrontare gli Horrible Bosses Julia (Jennifer Aniston) e Dave (Kevin Spacey). 

Come ammazzare il capo 2 è un sequel che mostra sin da subito le sue mire economiche. Sin dall'inizio, infatti, si avverte ferocemente che lo sforzo creativo svolto per dar vita a questo "secondo episodio" nascono quasi esclusivamente dalla voglia di cavalcare l'inaspettato successo al botteghino della prima pellicola. Come dicevamo poco sopra, infatti, Come ammazzare il capo… e vivere felici era un film fatto e finito, pensato e realizzato per estinguersi entro i limiti della durata della pellicola. Horrible Bosses 2 recupera dunque i suoi tre protagonisti, ma gli costruisce intorno un altro universo che, pur giocando con le stesse regole del primo, si basa su elementi nuovi. Ed è proprio in questa discrepanza che si notano i difetti maggiori di questa pellicola, che rimane fin troppo ancorata all'idea alla basa del primo film, senza tuttavia riuscire a concretizzarla in una forma del tutto accettabile. Di certo non mancano situazioni divertenti e, di per sé, il film scivola via senza troppi problemi. Funziona bene il cast, che si diverte insieme, in modo alquanto palese. In tutto questo, però, è come se lo spettatore rimanesse vagamente distante, quasi non fosse stato invitato al "party" e fosse dunque costretto a guardare dalla finestra qualcosa che sembra divertente, senza tuttavia avere la certezza che lo sia effettivamente. Una piccola nota a margine riguarda la new entry Christoph Waltz: il due volte premio oscar, attualmente al cinema con il Big Eyes di Tim Burton, nel suo smisurato talento sembra non riuscire in alcun modo ad uscire dall'ombra di se stesso, riproponendo sempre la stessa maschera. Il pubblico potrebbe cominciare a stancarsi.

Valutazione di Erika Pomella: 6 su 10
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