Come ti divento bella
Come ti divento bella

Come ti divento bella, la recensione


Divertente film estivo, 'Come ti divento bella' colorerà le vostre labbra di risate, mentre vi dirà che al mondo non c'è nessuno che possa amarvi come potreste fare voi stesse.
Voto: 7/10

A chi non è capitato di sentirsi insicuri del proprio aspetto? Chi non ha mai, guardandosi allo specchio, desiderato di poter essere più alto, più atletico, più affascinante? Ogni essere umano ha affrontato, almeno una volta nella vita, le insidie di queste domande, il solletico luciferino di questi sotterranei desideri di bellezza che spingevano in basso l'autostima, dando invece una sonora spinta alle insicurezze insite in ognuno di noi. Ed è proprio a questo genere di domande che cerca di rispondere la commedia Come ti divento bella, di Marc Silverstein e Abby Kohn. I due, che con questo I feel pretty approdano alla loro prima collaborazione registica, hanno alle spalle una lunga carriera come co-sceneggiatori per commedie come Mai Stata Baciata e La verità è che non gli piaci abbastanza.  Silverstein e Kohn, tuttavia, sembrano voler prendere un'altra direzione, ribaltare lo stereotipo della commedia sentimentale e trattare dell'unico amore che dovrebbe essere davvero imperituro: quello per se stessi.

Renee (la comica Amy Schumer, qui in veste anche di produttrice) è una ragazza con un viso troppo tondo, pelle troppo bianca e qualche chilo di troppo per sentirsi a suo agio nell'agenzia di cosmesi dove lavora come webmaster. Circondata da colleghe che sembrano essere uscite da un catalogo di moda, Renee è piena di fragilità e insicurezze, al punto da rinunciare ad una posizione di receptionist al quartier generale dell'azienda, dal momento che non si sente in possesso di un requisito fondamentale: la bella presenza. Ispirata da un vecchio film, la ragazza proverà a esprimere il desiderio di diventare bella. Il suo desiderio non viene esaurito, ma "in compenso", Renee riceve una botta alla testa che, al suo risveglio, la spinge a sentirsi una donna irresistibile. Ciò darà il via a tutta una nuova vita per la fragile e insicura Renee.

Il presupposto alla basa della leggera e divertente commedia di Mark Silverstein e Abby Kohn risiede su un geniale cambio di prospettiva: non più essere belle, ma sentirsi belle. Una differenza che sembra minima, solo etimologica, ma che racchiude in sé non solo l'idea vincente del film, ma anche il messaggio che, tra situazione comiche, un paio di cliché e qualche ingenuità narrativa, Come ti divento bella vuole trasmettere. Un cambio di prospettiva che mira non tanto ad aspirare a ciò che non puoi diventare, ma ad apprezzare quello che sai già o, meglio, quello che potresti essere se non passassi il tempo a buttarti giù da sola. Nella trasmissione di questa idea di amore e accettazione che, come detto, non rinuncia alle impennate comiche, un impatto notevole lo ha Amy Schumer. Abituati alla sua verve comica, alla sua forza prorompente, rimaniamo per un momento smarriti quando, all'inizio, la troviamo pacata, fragile, insicura. Una donna di come ce ne sono tante al mondo, una di quelle che può far nascere in tutte un senso di empatia immediato: perché tutte siamo state almeno una volta come Renee. Ma quano la "magia" dell'accettazione prende il via, l'attrice e comica, pur non lasciando mai andare del tutto il freno, si lancia in un'interpretazione colorata e coinvolgente, che sfiora solo qualche volte la retorica che ci si aspetta da film di questo genere. Divertente film estivo, Come ti divento bella colorerà le vostre labbra di risate, mentre vi dirà che al mondo non c'è nessuno che possa amarvi come potreste fare voi stesse.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
Come ti divento bella!
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