Copia Originale
Copia Originale

Copia Originale, recensione film con Melissa McCarthy


'Copia Originale' è un film tratto da una storia vera che si fa forte di due interpretazioni che sarebbero degne del premio Oscar.
Voto: 8/10

Arriverà in sala il prossimo 21 Febbraio Copia Originale, il film di Marielle Heller che, dopo essersi fatta le ossa nella regia della serie televisiva Transparent, debutta al cinema con una commedia amarissima tratta da una storia vera. Copia Originale è, infatti, la storia della scrittrice Lee Israel che, in ristrettezza economiche, comincia a falsificare lettere di autori famosi, del calibro di Dorothy Parker, vendendole ad antiquari e collezionisti che pagano in contanti. Ad interpretare la scrittrice sciatta e con una dubbia igiene personale c'è Melissa McCarthy, l'ormai storica Sookie di Una mamma per amica. Svestiti  panni della commedia acui è abituata, l'attrice si cala con impegno e credibilità in questo ruolo anticonformista, a tratti fastidioso. Quello di una donna che non si cura, né nell'aspetto né nella padronanza linguistica, che si presenta al mondo con una lingua velenosa, facendosi fregio di non avere filtri.

Quando perde il proprio lavoro, anche a causa di una dipendenza dall'alcool, Lee cerca di rimettersi in carreggiata proponendo un libro su una famosa attrice, ma si rende conto di aver bisogno di un lavoro che le permetta – e in fretta, anche – di guadagnare dei soldi per tirare avanti e curare la propria gatta malata. La sua vita è fatta di quotidianità sciata e annoiata, allontanata da tutti. Almeno finché non incontra una vecchia conoscenza: Jack (Richard E. Grant), imbroglione, dalla parlantina convincente e con un fascino che è ancora in grado di sedurre gran parte degli uomini di Manhattan.

La trama di Can you ever forgive me? – questo il titolo originale dell'opera – ruota intorno al modo in cui una donna, nell'imbrogliare collezionisti e librai, trova il modo di utilizzare la propria voce. Questo perché sotto la trama da commedia degli imbrogli, Copia Originale ruota intorno anche a uno dei grandi demoni che popolano la vita di uno scrittore: non solo quello di non avere niente da dire, ma soprattutto di non avere una voce adatta a palesare pensieri e storie che rimangono intrappolati nella codardia di chi non vuole mettersi in gioco. Ed è proprio questo il problema che ruota intorno al personaggio di Lee: mentre si presenta al mondo come una donna che non si cura delle idee degli altri e delle opinioni che sconosciuti possono sviluppare nei suoi confronti, la verità è che si tratta di una donna circondata dai muri che ella stessa ha innalzato contro il mondo. Una donna sola, che accetta la sua solitudine perché non può fare altro. Una donna spaventata dai suoi stessi sogni e che imbroglia non più (o, comunque, non solo) per ottenere contanti per estinguere i propri debiti, ma soprattutto per vivere nel riscontro del pubblico, per prendersi in maniera indiretta i complimenti che gli acquirenti elargiscono sulle autrici delle lettere: che sia Dorothy Parker o Marlene Dietrich, Lee Israel è il comun denominatore. E' sua la voce che gli altri vendono e comprano. E questa natura paradossale fa sì che il personaggio, che sulla carta potrebbe risultare fastidioso, finisca con l'avere l'empatia del pubblico.

Nell'offrire il volto a Lee Israel Melissa McCarthy confeziona quella che è, senza ombra di dubbio, la sua interpretazione migliore. Il suo volto cadente, i suoi movimenti goffi, la voe resa roca per giustificare il grande utilizzo di alcool: sono tutti elementi, questi, che cooperano alla costruzione di un personaggio che sembra vivere di vita propria e che respira al di là dei limiti imposti dallo schermo, giustificando pienamente la nomination agl Oscar per l'attrice. Al suo fianc Richard E. Grant non è da meno, anzi. Quando entra in scena riempie lo schermo, lo sovrasta, rischiando di rubare la scena e assoggettarla al suo volere. Al pari di Lee, anche Jack è un personaggio pieno di crepe, di fratture che cerca di nascondere: e se Lee usa i suoi modi brutali e del buon liquore, Jack utilizza la sua personalità sopra le righe, i suoi occhi blu e abiti che sottolineano la sua natura.

Copia Originale è un film che alle ottime interpretazioni dei suoi protagonisti contrappone anche un'abile scrittura e una regia abbastanza classica da non far sentire il proprio peso ad uno spettatore che, seduto in poltrona, continua a sorprendersi del fatto che la storia che sta osservando sul grande schermo è di quelle assurde e grottesche che sono talmente inverosimili da non poter che essere vere.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
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