Devil’s Knot, la recensione

Devil's Knot di Atom Egoyan tratta un argomento piuttosto delicato, molto difficile da gestire e trasformare in una sceneggiatura salda, capace di intrattenere il pubblico per almeno la maggior parte della durata del film.

La vicenda narra del misterioso omicidio di tre bambini ritrovati in un bosco, legati e affogati nel fiume. Passato alla storia come il più grande errore giudiziario della storia, purtroppo la grandiosità di questa tragedia è stata del tutto sminuita dal lavoro effettuato per crearne un film: la sceneggiatura sembra partire col piede giusto, sembrando convincente quanto dinamica, purtroppo ci sono delle grosse difficoltà per quanto riguarda i ruoli dei personaggi. Vi è un eccessivo equilibrio tra la presenza dei personaggi, che siano il detective, gli indiziati o la madre di una delle vittime. Non si riesce a comprendere bene da quale punto di vista la storia venga raccontata, questo non ci permette di capire bene in che modo possa avvenire un'identificazione con ciò che vediamo e di conseguenza il film sembra poco più di un freddo documentario. Deludente il ruolo del detective, che dovrebbe essere una sorta di eroe, essendo intenzionato ad aiutare i ragazzi accusati ingiustamente. 

La vera pecca di Devil's Knot è che sembra finire proprio quando invece deve iniziare: nel momento in cui, dopo la condanna dei ragazzi, la madre della vittima e il detective si incontrano, escono fuori nuove prove che sembrerebbero incolpare chi non ci si sarebbe mai aspettato di vedere in una situazione del genere. In quel momento il film si ferma, e non si vedono altro che delle scritte che riassumono quello che accadrà negli anni successivi, come se si volesse tagliare corto. 

A salvare l'intera pellicola è il lavoro degli attori: in un film intriso di clichè, che sembra incollare a caso stereotipate scene horror come se l'argomento non fosse già forte, come per bisogno di allungare il film, Reese Witherspoon si cimenta in un'interpretazione molto toccante, dimostrando di avere un grande talento. Purtroppo, Colin Firth non ha avuto occasione di sviluppare il proprio personaggio, ma per quel che si è visto ha saputo conservare una buona interpretazione. 

Nel complesso, Devil's Knot sembra un film-documentario finalizzato alla memoria delle vittime, ma questo non giustifica quanto esposto finora.