Dragon Trainer 2
Dragon Trainer 2

Dragon Trainer 2, la recensione


'Dragon Trainer 2' è un sequel che vola oltre le più rosee aspettative. L'amicizia tra Hiccup e Sdentato torna più forte che mai e, mentre un nuovo pericolo si affaccia all'orizzonte per Berk, i due scopriranno come entrare nell'età adulta, in uno spettacolo visivo mozzafiato.
Voto: 9/10

Sono passati cinque anni da quando Berk, città vichinga arroccata su uno spuntone di roccia in mezzo al mare, ha aperto le sue porte ai draghi, nemichi giurati dei vichinghi finchè Hiccup non aveva salvato la furia buia Sdentato, diventando il suo migliore amico. A cinque anni di distanza, molte cose sono cambiate: a Berk si corre la corsa dei draghi e Stoik, il capo del villaggio, non è mai stato così fiero di suo figlio, che ai suoi occhi è pronto a prendere le redini di Berk. Certe cose, tuttavia, sono rimaste invariate. Astrid e Hiccup sono sempre innamorati e ad un passo dalle nozze; ma soprattutto a rimanere invariata è l'amicizia e la simbiosi che lega Hiccup con il suo drago, Sdentato. Sulle ali nere dell'animale, Hiccup taglia la linea dell'orizzonte alla ricerca di nuove terre da scoprire ed esplorare. Ed è proprio durante uno di questi pellegrinaggi che si imbatte in una città fortificata nel ghiaccio, dove incontra Ereth (la new entry Kit Harrington) , un cacciatore che imprigiona draghi per portarli dal malvagio Drago Blodvist. Stoik, che ha provato sulla propria pelle la crudeltà di Drago, vuole chiudere tutti gli accessi a Berk in attesa della guerra; ma Hiccup, al contrario, spera di riuscire a convincere Drago della bontà dei draghi, così come aveva fatto con suo padre. Inizia così un'avventura incredibile, che porterà il giovane "principe" dei vichinghi a conoscere nuove persone e a capire chi è e cosa vuole fare della sua vita.

Dopo Dragon Trainergioiello dell'animazione di casa Dreaworks, che aveva colpito tutti grazie ad un'originalità inaspettata, le aspettative per questo sequel erano piuttosto alte e, al tempo stesso, cariche di una vena di timore, perchè è risaputo che, di solito, i secondi capitoli sono fiacchi, ripetitivi, privi di anima. Grazie al cielo non è il caso di Dragon Trainer 2 che, se da una parte perde l'effetto sorpresa che aveva fatto volare in alto il primo capitolo, da un'altra riesce senza fatica a colpire il cuore dello spettatore. Il merito di questo, in primo luogo, va riconosciuto all'impianto estetico dell'intera operazione. Nonostante il 3D tenda ad oscurare un po' troppo paesaggi altrimenti mozzafiato, l'animazione e gli effetti visivi sono di altissimo livello, tanto che l'occhio quasi si ubriaca nel cercare di carpire quanti più dettagli e sfumature possibili. Soprattutto per quanto riguarda l'animazione dei draghi in generale e di Sdentato in particolare, l'animazione è precisa, piena, concreta. Si ha l'impressione di poter toccare i personaggi, di avvertire sotto le dita la sensazione della pelle di Sdentato. A questo si aggiunge anche una sorta di omaggio – non sappiamo quanto voluto o meno – all'animazione classica dello studio ghibli e di Hayao Miyazaki, specie nell'entrata in scena di un misterioso combattente dal volto celato da una maschera. In Dragon Trainer 2 è come se tradizione ed innovazione si prendessero per mano, collaborando alla realizzazione di un mondo diegetico non solo verosimile, ma anche tangibile e, per questo, maggiormente condivisibile.

Al di là del reparto tecnico che, come abbiamo detto, rappresenta il fiore all'occhiello di questa pellicola, Dragon Trainer 2 è comunque pieno di cuore. Vero punto centrale del racconto, infatti, è come sempre l'amicizia che lega Hiccup al suo drago. L'idea che l'uno sia pronto, in ogni momento, a dare la vita per l'altro, ricorre fotogramma dopo fotogramma, rimandando al pubblico l'idea di un'amicizia senza frontiere, che niente e nessuno può scalfire. Ma detto questo, in Dragon Trainer 2 c'è anche molto altro. C'è la lealtà, l'affetto, il sacrificio. Quello che viene servito allo spettatore, nella splendida cornice tecnica di cui abbiamo parlato, è un piatto ricco di sentimenti, colorato con tutto lo spettro delle emozioni umane, che diverte e insieme commuove. Sì, perchè Dragon Trainer 2 vi farà anche piangere e venire la pelle d'oca. Vi offrirà dei momenti in cui tornerete ad avere dieci anni e a rimanere incantati davanti ad uno schermo che trasmette luce in movimento. Ottima anche la colonna sonora, che riesce a sposare le immagini alla perfezione, creando un connubio di sicuro impatto. L'unico neo – se proprio vogliamo andare a cercare il pelo nell'uovo – può essere rappresentato dal villain Drago, a cui viene dato solo lo spazio necessario per diventare una sorta di stereotipo del "cattivo". Ma questa è davvero un'inezia e, durante la visione, siamo sicuri che a stento ve ne accorgerete: Dragon Trainer 2 ha così tanto da offrire alla vostra fantasia e al vostro cuore che non potrete fare a meno di uscire dal cinema con un sorriso stampato sulla faccia.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
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