Fresh, la recensione dell'horror-comedy con Sebastian Stan e Daisy Edgar-Jones
Fresh, la recensione dell'horror-comedy con Sebastian Stan e Daisy Edgar-Jones

Fresh, recensione dell’horror-comedy con Sebastian Stan e Daisy Edgar-Jones


Due giovani attori promettenti e richiesti sono i protagonisti di un thriller-horror con una forte componente comica, che ironizza sulla difficoltà di trovare la persona giusta al giorno d'oggi.
Voto: 6/10

Tra i titoli inediti in arrivo da noi su Disney+, troviamo Fresh, dell'esordiente Mimi Cave: Noa (Daisy Edgar-Jones) è una giovane donna single, insoddisfatta degli appuntamenti con ragazzi conosciuti tramite le app di incontri; così, quando Steve (Sebastian Stan) inizia a flirtare con lei al supermercato, rimane piacevolmente colpita da questo incontro spontaneo e casuale, per di più con un ragazzo attraente e spiritoso. I due cominciano a uscire insieme, e dopo qualche incontro lui la invita fuori città per un romantico weekend; fin qui sembrerebbe la premessa di una rom-com come tante, ma a mezz'ora dall'inizio la trama fa una brusca virata (non a caso solo allora scorrono i titoli di testa) rivelando che le cose non sono proprio come sembravano.

Senza svelare troppo, possiamo dire che il film assume i contorni di un thriller-horror condito da abbondanti tocchi di comicità e ironia (la sceneggiatrice Lauryn Kahn ha alle spalle la commedia demenziale Ibiza). Qui non ci sono fantasmi o altre creature sovrannaturali, ma il vero mostro da affrontare è la malvagità dell'essere umano e ciò di cui è capace.

Una moderna fiaba dark, dunque, che fra i titoli recenti mostra qualche affinità con Scappa-Get out: entrambi hanno al centro una situazione, lì la presentazione ufficiale in famiglia, qui la prima vacanza insieme, che può rendere comprensibilmente e umanamente nervosi ma che si scoprirà nascondere molto altro; un'elegante abitazione, preferibilmente in un luogo isolato, simbolo di quel ceto altoborghese colto e dalla reputazione in apparenza impeccabile; e c'è perfino il personaggio che incita i protagonisti a tenere gli occhi aperti intuendo che qualcosa potrebbe andare storto (qui la migliore amica di Noa, interpretata da Jonica T.Biggs), con tanto di frecciatina sulla sorte che spesso tocca agli afroamericani in situazioni, e film, del genere. Se però Get out affrontava il tema del razzismo anche in chiave politico-culturale, Fresh propone semmai una riflessione socio-antropologica, prendendo di mira i moderni rapporti sentimentali in un'epoca in cui tutto viene "consumato" in fretta, la dipendenza da cellulari, internet e social media, e alcune dinamiche di potere fra uomini e donne, in particolare nel caso di relazioni tossiche e abusive, dall'elemento di prevaricazione ad alcune delle aspettative radicate nell'immaginario collettivo: la donna che deve mostrarsi femminile ed elegante nell'aspetto e nell'abbigliamento ma essere al tempo stesso virtuosa e accondiscendente, l'idea a volte respinta ma in fondo spesso gradita dell'uomo come principe azzurro per chi è in cerca dell'amore romantico; l'interazione fra i due sessi, insomma, vista come un campo di battaglia, in cui dietro l'apparenza di una cenetta a lume di candela i personaggi mentono alternativamente, usando la seduzione come inganno per raggiungere il proprio scopo.

La sceneggiatura gioca con alcuni stereotipi e modelli narrativi dei generi che affronta e quindi in alcuni momenti è più prevedibile e non cerca l'effetto sorpresa a tutti i costi, ma mostra un gusto divertito dal punto di vista visivo, anche nei dettagli: inquadrature e movimenti di macchina che lasciano presagire eventi successivi, colori saturi e sgargianti, l'estetica della casa dove si svolge la maggior parte dell'azione, mescolanza di vetro, legno e pietra che deve risultare da un lato intima e accogliente, dall'altro asettica e poco rassicurante.

Daisy Edgar-Jones dona alla protagonista il suo aspetto acqua e sapone e la personalità apparentemente pacata ma che poi rivela determinazione, coraggio e la forza dell'intelletto, Sebastian Stan nasconde sotto il suo aspetto seducente una vena di follia unita a disincantato cinismo, mentre tra i personaggi secondari forse andava approfondito maggiormente il ruolo di Charlotte Le Bon.

Fresh quindi è un film che con humour macabro va ad affrontare tematiche attuali, con stile più smaliziato che sovversivo, che strizza l'occhio al pubblico spingendo di proposito sugli aspetti più estremi e paradossali, con la voglia di non prendersi troppo sul serio.

Valutazione di Matilde Capozio: 6 su 10
FRESH
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