Frozen 2 - Il segreto di Arendelle
Frozen 2 - Il segreto di Arendelle

Frozen 2 – Il segreto di Arendelle, la recensione


Frozen II - Il segreto di Arendelle è una pellicola che non deluderà gli appassionati della storia di Anna ed Elsa, riuscendo anche a mettere a tacere i facili pregiudizi legati all'idea di sequel
Voto: 8/10

Sono passati sei anni da quando Frozen – Il regno del Ghiaccio ha fatto il suo debutto sul grande schermo, collezionando incassi da capogiri e stuoli di bambini (e non solo) innamorati della storia di Anna e Elsa, sorelle del regno di Arendelle, arroccato su un fiordo e messo in pericolo dal potere nascosto di Elsa. Let it go, il main theme di Elsa, è una delle canzoni più ascoltate da sempre. Con tutti questi dati alla mano era facile immaginare che la Disney sarebbe tornata prima o poi dalle due sorelle, per raccontare una nuova storia. Tuttavia il finale di Frozen – Il regno del ghiaccio, con il suo lieto fine e tutti i pezzi che ritrovavano il proprio posto, sembrava rendere difficile immaginare un sequel, un andare avanti.
Ed è a questo punto che i registi Jennifer Lee e Chris Buck hanno avuto il lampo di genio: hanno cercato nel passato, nell'eredità lasciata da antenati, ma non solo.

Frozen II – Il segreto di Arendelle, infatti, parte da un semplice interrogativo: da dove arrivano i poteri di Elsa? Nella pellicola di sei anni fa, dopotutto, il pubblico era stato  messo davanti alla certezza e all'esistenza dei poteri di Elsa. Quella magia era una cosa che la definiva e che, in parte, la allontanava da tutte le persone che le si muovevano intorno e che non avevano alcun potere. Grazie alla sospensione dell'incredulità il pubblico ha accettato questo dato di fatto senza perdersi in domande e interrogativi. Ed è a questo punto che arriva Frozen II – Il segreto di Arendelle.

Ad Arendelle il lieto fine continua a vivere: Anna e Kristoff sono più innamorati che mai, Olaf continua a vivere nel suo gelo perenne mentre comincia a maturare una sorta di coscienza. Elsa regna su Arendelle che si accende dei colori autunnali, così diversi da quelli che avevamo imparato a conoscere nel primo film. Ma un canto lontano richiama l'attenzione di Elsa e richiama alla memoria una vecchia ninna nanna che sua madre canticchiava a lei e ad Anna, dopo che il padre le aveva spaventate con il racconto della foresta incantata ai margini del regno, che fu teatro di tradimenti e violenze. Una notte Arendelle viene travolta da una serie di disgrazie che sembrano essere legate ai quattro spiriti legati agli elementi: terra, acqua, aria e fuoco. A questo punto Elsa capisce di non poter far finta di niente e partirà in missione per svelare il mistero che grava su Arendelle. Con lei, naturalmente, partiranno anche i suoi amici e sua sorella, che promette di proteggerla. Per le due sorelle, così, inizia un viaggio alla ricerca delle origini della loro famiglia.

Frozen II – Il segreto di Arendelle, che arriverà in sala il prossimo 27 Novembre, è una pellicola che, prima di qualsiasi altra cosa, doveva in qualche modo liberarsi dei pregiudizi di coloro che lo ritenevano un'operazione inutile, legata meramente al marketing e alla voglia di cavalcare ancora un grande successo, senza bisogno di ricorrere a nuove idee. Pregiudizi, questi, che vengono spazzati via dai primi fotogrammi, quando troviamo Anna ed Elsa ancora bambine, prima che le tragedie si abbattessero su di loro, sotto lo sguardo attento di un padre che come favola della buonanotte decide di raccontare quella che sembra una storia dell'orrore. 

Al centro del film troviamo di nuovo l'amore tra due sorelle e il senso di famiglia. Allo stesso modo ritroviamo anche l'archetipo del viaggio: se nel primo capitolo era Anna ad affrontare un mondo che non conosceva, lontana dalle porte chiuse del suo castello, in questo secondo film è in realtà Elsa a dover affrontare un viaggio ancora più difficile. Perché se abbiamo visto Elsa passare quasi metà della sua vita a fuggire da se stessa e dai suoi poteri, qui la vediamo impegnata a viaggiare nello spazio e nel tempo, nella memoria dell'acqua e nei racconti della sua famiglia per dare un senso non solo alla sua esistenza, ma anche al passato che l'ha condotta esattamente dove si trova.

Sebbene Frozen 2 – Il segreto di Arendelle non mancherà affatto di affascinare un pubblico giovane, pronto a trovare la magia che aveva già amato nel primo film, questo secondo capitolo di Frozen è molto più profondo di quanto fosse facile aspettarsi e mette davanti le protagoniste, così come il pubblico, davanti scelte difficili e dolorose. Il tutto accompagnato dalle canzoni e musiche composte da Kristen Anderson-Lopez che, ancora una volta, rappresentano davvero il punto forte di tutta l'operazione, un abbraccio di note da cui nessuno vorrebbe liberarsi. Consigliatissimo.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
Frozen 2 – Il Segreto di Arendelle
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