Game of Thrones 5x01 - The Wars to Come
Game of Thrones 5x01 - The Wars to Come

Recensione Game of Thrones 5×01 – The Wars to Come


'Game of thrones' torna con una premiere che riprende le fila del discorso dal punto esatto in cui lo avevamo lasciato: manca un po' di pathos e ci sono un po' troppe scene narrativamente inutili, ma l'episodio è un buon trampolino di lancio per la stagione, dove sono già presenti sangue, sesso e morte.
Voto: 7/10

Dove eravamo rimasti: la quarta stagione

E' passato quasi un anno da quando abbiamo lasciato Westeros e Essos, alle prese con intrighi, complotti, fughe e guerre sempre più vicine all'orizzonte. Arya Stark, dopo aver attraversato il continente al fianco del Mastino, riesce a scappare dalle grinfie dell'ex cane dei Lannister, colpito (presumibilmente) a morte da Brienne. La ragazzina allora si imbarca come ragazzo su una nave diretta a Bravoos. Le cose non vanno meglio a sua sorella Sansa. Dopo aver subito i vari soprusi di Joffrey ed essersi vista sposata con Tyrion, Sansa viene accusata, insieme al Folletto, quando, al banchetto di matrimonio tra Joffrey e Margaery Tyrell, il re-bambino viene avvelenato. Cersei impazzisce e accusa suo fratello e la sua sposa. Sansa, però, riesce a mettersi in salvo grazie all'aiuto inaspettato di Ditocorto, che la porta a Nido d'Acquila, dove c'è sua zia Lysa. La donna, però, da sempre innamorata di Petyr, non vede di buon occhio la presenza della bella nipote, per cui l'uomo sembra provare una certa predilezione. Quando accusa Sansa di aver baciato l'amore della sua vita e suo marito, Lysa prova a buttare la nipote nel vuoto: l'arrivo improvviso di Petyr, però, cambia le carte in gioco. A volare fuori dal Nido è la stessa Lysa, che muore lasciando il figlioletto Robert sempre più gracile e fastidioso e Petyr signore di Delta delle Acque. Ad Approdo del Re, intanto, l'arrivo del principe Oberyn Martell, soprannominato la Vipera Rossa, sembra risvegliare la curiosità dei molti che sono nella capitale. Quando Tyrion viene condotto a processo, bistrattato da tutti e accusato persino dalla sua ignobile amante Shae, questi chiede un duello per singolar tenzone. Il campione di Cersei sarà la Montagna che Cavalca, Gregor; ad offrirsi per il folletto, invece, è proprio Oberyn, che vuol vendicarsi della morte della sorella Elia, avvenuta proprio per mano della Montagna. Il duello, però, non va secondo gli auspici: con un incredibile colpo di coda finale, la Montagna riesce ad avere la meglio su Oberyn, a cui viene letteralmente fatto scoppiare il cranio. Tyrion si trova così di nuovo compromesso e con una condanna a morte che pende sulla sua testa. Sarà suo fratello a Jamie a farlo scappare con l'aiuto di Varys, non prima che il folletto abbia colto la sua opportunità di vendicarsi di Shae (che strangola) e di suo padre, che uccide mentre è sulla latrina. Intanto a Nord, sulla barriera, Jon Snow e i guardiani della notte devono affrontare l'avanzata dei bruti: lo scontro va a favore degli uomini del Nord, ma Jon Snow è costretto a stringere tra le braccia il corpo senza  vita di Ygritte. Nel frattempo sulla barriera arriva re Stannis, accompagnato dalla sua fedele serva Melisandre che sembra vedere nel fuoco cose che riguardano proprio il bastardo di casa Stark. Intanto, al di là del mare stretto, Daenerys prosegue la sua campagna di liberazione: di città in città libera gli schiavi dal giogo crudele dei padroni, grazie anche all'aiuto di Daario, mercenario per la quale la madre dei draghi sembra provare una certa attrazione. Infine il viaggio di Bran sembra essere arrivato al culmine: il ragazzino incontra infatti il corvo con tre occhi.

Cosa vedremo: The wars to come

La quinta stagione di Game of Thrones inizia esattamente da dove ci eravamo interrotti. Ad Approdo del Re la regina Cersei è in lutto per la morte del padre e sta cercando di rivendicare la sua posizione di potere, nonostante sia al momento una donna sola. Il suo matrimonio con Loras Tyrell non la spinge certo all'entusiasmo e l'avanzata di Margaery nei confronti di Tommen non la fa stare certo tranquilla. Tyrion è riuscito ad arrivare nella città libera di Pentos, sempre in compagnia del ragno tessitore Varys. A Nord Jon Snow deve cercare di ricoprire vari ruoli contemporaneamente: aiuta le nuove reclute, fa da boia – dando di fatto a Mance Ryder una morte veloce – e in più ha sempre gli occhi di Melisandre addosso, come se la donna sapesse che il bastardo di casa Stark fosse destinato a grandissime imprese. Sansa, che sembra essersi trasformata nella versione dark di se stessa, continua a seguire Petyr, e ad accettare i suoi ambigui insegnamenti: mentire sempre, fidarsi mai. Brienne sta continuando il suo viaggio alla ricerca delle ragazze Stark, per mantenere la promessa fatta a Lady Stark e, soprattutto, a Jamie Lannister. A Meeren, invece,Daenerys deve fare i conti con il proprio popolo: alcuni Immacolati vengono uccisi dai cosiddetti figli delle Arpie, che non vedono di buon occhio la reggenza e auspicano inoltre la riapertura delle fosse da combattimento. Affatto incline ad ottemperare a queste richieste, Daenerys si fa poi facilmente convincere dalla nudità di Daario ad ammorbidire la sua presa di posizione.

L'ombra della profezia

Quanto ci era mancato Game of Thrones? Nonostante la quarta stagione non sia stata la migliore – anche a causa della scelta di dividere il terzo libro in due serie che hanno portato in superficie tutti i punti morti del racconto – questo lungo anno sembrava non passare mai. E invece, alla fine, la quinta stagione ci è stata servita su un piatto d'argento. Con le aspettative alle stelle abbiamo cominciato la visione con il bellissimo quanto inquietante prologo in cui vediamo due bambine che non abbiamo mai visto camminare per un bosco fitto, con la luce del sole inghiottita dalle foglie. Poco dopo le due entrano nella tenda fatiscente di quella che ha tutta l'aria di essere una specie di medium: capiamo così che una delle bambine è Cersei che è andata da Maggy la Rana a farsi predire il futuro, dopo un rituale che, come al solito, richiede il prezzo del sangue. Dalla voce della donna viene dipinto un domani che, in parte, si è già realizzato: Cersei bambina scoprirà che diventerà regina e che avrà tre figli che non saranno, però, il frutto del seme del marito. Inoltre la strega dice alla bambina che tutti e tre i suoi eredi andranno alla tomba con la corona (e, in effetti, Joffrey si è già bello che avviato). Quello che più conta, tuttavia, è la parte in cui Maggy dice alla regina che arriverà il momento in cui una regina più bella e più giovane di lei arriverà a rubarle il posto e il potere. Ovviamente tutto lascia presagire che la regina in questione possa essere proprio Margaery, che ormai è a un passo dall'accedere al cuore ingenuo del piccolo Tommen. Ovviamente l'interpretazione può aprirsi a molti altri volti: sia a Daenerys, sia alla stessa Sansa, sia a qualcuno proveniente da Dorne, la patria di Oberyn. Quello che ci ha lasciati vagamente perplessi, tuttavia, è il fatto che la profezia nella serie tv è stata in qualche modo "censurata". Manca una parte che invece è piuttosto importante nei libri – se non li avete letti e non volete spoiler non leggete quanto segue -: nei libri, infatti, Maggy annuncia anche a Cersei che verrà uccisa. Per descrivere il suo assassino utilizza una parola che, nella lingua corrente, viene tradotta come fratello minore. Per questo Cersei ha sempre allontanato in ogni modo Tyrion. Di tutto ciò, per il momento, nella serie non resta traccia.

Cosa ci è piaciuto:

• Il prologo iniziale con la profezia
• La scena tra Cersei e Jamie. Più per merito di Jamie che per altro…
• La discesa di Daenerys nella prigione dei suoi draghi

Cosa non ci è piaciuto:

• Siamo un po' delusi dal fatto che non ci abbiano fatto vedere subito Dorne.
• Gli scambi verbali tra Tyrion e Varys, per quanto scritti egregiamente, non avevano molto senso di esistere.
• La ridondanza del discorso tra Brienne e il suo scudiero.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
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