Game of thrones 8×01, la recensione
Arriva finalmente l'ottava e ultima stagione di Game of Thrones: la grande guerra è alle porte e nel primo episodio della serie conclusiva i nostri protagonisti dovranno trovare un modo per resistere.
di Erika Pomella / 15.04.2019 Voto: 8/10
È così giunta l'ora dell'ottava e ultima stagione di Game of Thrones, l'acclamata serie HBO che nella notte tra il 14 e il 15 Aprile (ora italiana) ha mosso i primi passi di un commiato a cui molti fan non sono ancora pronti. Ammesso che lo saranno mai.
C'era – e, dopotutto, c'è ancora – tantissima attesa per questo debutto. Consapevolezza questa che ha spinto HBO a non rilasciare trame né anticipazioni per quello che è senza dubbio l'evento della stagione televisiva in corso. Con un tale peso di aspettative sulle spalle questo primo episodio di Game of Thrones aveva il compito, prima ancora che il dovere, di presentarsi in maniera smagliante al proprio pubblico, in attesa da quasi due anni. Questo primo episodio sarà riuscito nell'intento? Scopriamolo insieme.
Va da sé, naturalmente, che l'articolo contiene spoiler per chi ancora non ha visto l'episodio. Perciò se non siete ancora tornati entro i confini di Westeros sappiate che questa NON È UNA RECENSIONE SPOILER FREE. Anche perché dopo tutta l'attesa subita abbiamo anche bisogno di sfogo, no?
GLI ABBRACCI
Questo primo episodio della serie si apre concentrandosi moltissimo sul livello più umano della vicenda, che passa attraverso i molti personaggi messi in campo. L'episodio si apre con l'arrivo a Grande Inverno di Jon e Daenerys. Mentre i due sfilano, ai lati vediamo Arya che sorride vedendo il fratellastro. Bisognerà tuttavia attendere molto più minutaggio per vedere i due davanti all'Albero Diga corrersi incontro e abbracciarsi. Il momento è molto commovente, soprattutto quando Arya dice a Jon di non dimenticarsi mai che anche lui fa parte della famiglia. Un'altra reunion molto attesa è stata quella tra Gendry e Arya che in molti vorrebbero vedere sul Trono di Spade. Lui figlio bastardo di Robert Baratheon, lei discendente dell'amato Ned Stark. Tra i due passa una conversazione leggera ma molto complice, che arriva subito dopo il nuovo incontro tra Arya e il Mastino, che si rincontrano dopo che la piccola Stark l'aveva lasciato morente. Si incontrano anche Sam e Jon, ma l'incontro è macchiato dalla tristezza e dell'amaro in bocca. Questo perché Sam ha appena scoperto dalla bocca di Dany di aver perso tanto suo padre quanto suo fratello, arsi vivi dalla regina dei draghi in una delle scene della settima stagione che più di tutte hanno reso chiaro quanto Daenerys sia la faccia opposta della stessa medaglia su cui è raffigurato il volto di Cersei. Resosi conto che la regina dell'est non è poi così giusta e innocente come si vorrebbe far credere, Sam dice la verità a Jon sulla sua identità. Gli dice che lui è Aegon, figlio di Lyanna Stark e Rhaegar Targaryen, e dunque legittimo erede al trono. Ora, nei libri, sappiamo che Aegon è il figlio sì di Rhaegar, ma avuto con sua moglie Elia Martell. Nei libri Aegon sarebbe il fratellastro di un possibile Jon figlio di Lyanna. Ora nella serie hanno unito i due personaggi per comodità o dobbiamo aspettarci un colpo di scena per cui vedremo arrivare il vero Aegon?
UN LANNISTER PAGA SEMPRE I SUOI DEBITI
Mentre Cersei è ad Approdo del Re ad accogliere Harry Strickland e la sua compagnia dorata, prima di finire a letto con Euron Greyjoy, i suoi due fratelli sembrano avere altri piani. Fratelli che – ed è giusto ricordarlo – la regina ha incaricato Bronn di uccidere. Tyrion arriva a Grande Inverno al seguito di Dany: nella dimora Stark il Folletto ha modo di rapportarsi all'ex moglie. Tra Sansa e Tyrion c'è forse lo scambio più riuscito dell'episodio, perché vero e necessario. I due sono stati costretti in passato a condividere una parte del loro cammino, conclusosi con la morte di Joffrey nella quarta stagione. Non si sono mai amati, naturalmente. Ma in un'altra vita avrebbero potuto stringere una buona amicizia: ed è quell'amicizia abbozzata che intravediamo nel loro scambio. Jamie Lannister, che alla fine della passata stagione aveva finalmente abbandonato Cersei, quasi spinto dalle parole di Brienne di capire chi meritasse la sua lealtà, arriva a Grande Inverno a fine episodio. Lo vediamo scendere da cavallo e indirizzare uno sguardo carico di significato davanti a sé. Noi tutti ci saremmo aspettati di vedere Brienne appesa a quello sguardo, invece la macchina da presa inquadra Bran. Il ragazzino – che ha ripetuto per l'ennesima volta in questo episodio di non essere più Bran Stark ma solo il corvo dai 3 occhi – si trova su una sedia a rotelle perché nella prima stagione Jamie lo aveva gettato nel vuoto di una delle torri di Grande Inverno. Lo scopo era ucciderlo perché aveva visto i due gemelli Lannister fare sesso. Un incesto in piena regola, quando Robert Baratheon era ancora vivo. Nello sguardo che Jamie indirizza a Bran alla fine dell'episodio c'è quel palese senso di colpa che diventa la testimonianza della grande crescita del personaggio di Jamie e, in qualche modo, diventa un ponte che ci riconduce direttamente alla prima stagione, in un cerchio che ci si arrotola intorno come un abbraccio consolatorio.
LA BARRIERA È CADUTA
Questo lo avevamo già visto accadere sul finale della settima stagione: il drago caduto di Dany, ormai arma in mano agli estranei, aveva fatto letteralmente crollare la Barriera, distruggendo l'ultima roccaforte che divideva Westeros dalla realizzazione del peggior incubo degli uomini del Nord. La Barroera che troviamo in questo primo episodio è un mondo già alla deriva, popolato da pozze di oscurità dove si può facilmente annidare il più antico dei Mali. Qui i pochi superstiti – tra cui, naturalmente, Thormund – sono costretti a fronteggiare l'ira e la crudeltà del Re della Notte. Sentimenti che si palesano attraverso la figura del giovanissimo Lord Umber, che mentre tornava a casa per organizzare la fuga della sua gente verso Grande Inverno ha trovato invece qualcosa di più orribile. Qualcosa che ha dato questo episodio quel briciolo di azione e, soprattutto, inquietudine che lasciano presagire contenuti pieni di sangue e uccisioni per i prossimi episodio.
Cosa ci è piaciuto:
• La reunion tra Arya e chiunque l'abbia riconosciuta
• Lady Mormont: nonostante la giovane età dimostra di essere un'alleata formidabile
• L'intelligenza di Sansa e il suo incontro con Tyrion
• Sam Tarly. La sua compostezza e la sua lealtà sono da applaudire
• Theon: salva sua sorella e poi annuncia di non volersi andare a nascondere alle Isole di Ferro, preferendo combattere al fianco degli Stark.
• La scena da brividi alla barriera
COSA NON CI È PIACIUTO:
• Il fanservice (ancora!) tra Jon e Daenerys: avevamo davvero bisogno della scena in cui volano a dorso di drago per arrivare a un posto abbastanza isolato per baciarsi? Avevamo bisogno della scena trash del drago geloso che lo guarda mentre si baciano?
• L'antipatia di Daenerys. Questo è forse uno degli aspetti più soggettivi, naturalmente. Ma Daenerys non fa in tempo ad arrivare a Grande Inverno che subito comincia a lamentarsi con Jon del fatto che Sansa non sembra disposta a piegarsi a lei. Proprio lei che sa cosa significhi sia vedere qualcuno che ti priva della tua cosa e che ha peregrinato in lungo e in largo alla ricerca di una famiglia dovrebbe comprendere tanto le motivazioni di Sansa quanto il fatto che sia un errore mettere un fratello contro la propria sorella. Ma, come abbiamo scritto più in alto, Dany è ormai una strana (sebbene più blanda) versione di Cersei. Ora che si è avvicinata al trono sembra aver dimenticato tutto del suo percorso umano.
• Bran. Sì, okay, lo abbiamo capito: sei il corvo dai tre occhi. Ora basta ripeterlo, okay?