Hunger Games: La ragazza di fuoco
Hunger Games: La ragazza di fuoco

Hunger Games: La ragazza di fuoco, la recensione


Il secondo capitolo della saga Hunger Games, La ragazza di fuoco, arriva sul grande schermo diretto da Francis Lawrence, rimasto attento al romanzo originale, e con attori in grado di trasmettere al pubblico ogni aspetto più intimo dei personaggi. Film molto ben fatto.
Voto: 1/10

E così siamo arrivati ai 75esimi Hunger Games… la terza Edizione della Memoria dei giochi della fame… ma questa volta c'è qualcosa di diverso dalle precedenti settantaquattro edizioni, contando quella che ha acceso La Ragazza Di Fuoco; questa volta uno dei tributi vincitori ha avuto il coraggio di andare contro il Sistema, ed ora la posta in gioco non è mai stata così alta, al punto che siamo giunto alla Rivoluzione.

Gli eventi di Hunger Games hanno portato Katniss fino a ciò che pensava fossero i suoi limiti fisici ed emotivi, e tutto ciò che desiderava subito dopo era tornare a casa dalla sua famiglia e dal suo miglior amico, Gale. Malgrado avesse superato tutte le sfide, per Katniss non è stato così. Lei ora è una persona diversa – una ragazza ossessionata dai ricordi, la sua vita ora è costantemente controllata da Capitol City, ed i suoi cari sono sempre sotto minaccia di morte. Oltretutto, Katniss ora è un personaggio pubblico, anche se lei non vuole. Non solo è celebrata come "La Ragazza di Fuoco" di Capitol City, ma sta diventando un'icona per alcuni, ed un nemico pericoloso per altri. Nel secondo capitolo è passato a malapena un anno da quando Katniss Everdeen combatteva per sopravvivere alla malvagia competizione di gladiatori della sua nazione tiranneggiata. E' giunto il momento di pensare alla nuova edizione degli Hunger Games, un'edizione speciale, quella della Memoria, la prima in cui a scendere nell'Arena della Morte sono i più famosi vincitori del passato, tra cui Katniss, che non avrebbe mai immaginato di dover tornare nell'arena, già tragicamente segnata dalle sue esperienze precedenti. Katniss non è sola anche in questa seconda avventura. Con lei c'è Peeta, colui per il quale è disposta a tutto per mantenerlo in vita, anche morire. Peeta farebbe lo stesso per lei, perché. al contrario di Katniss. lui non ha ormai più una famiglia da cui tornare una volta uscito (se ci riesce) dall'Arena, sano e salvo per la seconda volta.

The Hunger Games: Catching Fire, questo il titolo originale del film già campione d'incassi negli States, porta il fenomeno letterario innescato dal romanzo best seller di Suzanne Collins verso un nuovo capitolo, il secondo, che ne approfondisce la storia e la proietta verso nuovi obiettivi e, sopratutto, nuove Speranze di vita per i protagonisti. Se nel primo film abbiamo imparato a conoscere la realtà distopica e piena di intrighi di Panem, dove ogni anno 12 Distretti oppressi devono inviare un ragazzo ed una ragazza a competere in una gara di pura sopravvivenza, nella scintillante Capitol City, in questo Hunger Games: La Ragazza di Fuoco la missione per i Tributi non è più solo quella di vincere l'Edizione della Memoria, ma far parte di quella che sarà una rivoluzione, la rivoluzione contro il Sistema, quella contro Panem, quella contro il Presidente Snow.

Katniss si ritrova in una seconda inaspettata edizione degli Hunger Games, ma al suo fianco ritrova il suo compagno, il tributo Peeta, con cui intraprende il Tour dei Vincitori attraverso i distretti di Panem, per poi essere coinvolti nella mietitura per i 75esimi Hunger Games pensati appositamente per la loro eliminazione. Sappiamo che l'amore tra Katnis e Peeta è finto, o almeno questo è quello che sembra fino all'inizio dei Giochi, perché in fondo in fondo l'uno prova qualcosa per l'altra e viceversa. E se nel primo film Katnis ha cercato di legarsi a Peeta solo per uscire sana e salva dai giochi, in Catching Fire inizia a scoprire il lato più tenero, più sensibile di Peeta, come lo stesso regista Francis Lawrence (no, non è il padre di Jennifer Lawrence) ci vuole indirettamente dimostrare con inquadrature che colgono gli sguardi che Katniss fa verso Peeta quando quest'ultimo compie azioni che lei non pensava lui riuscisse a fare – ad esempio, il tentativo di rendere meno dolorosa la morte del Tributo tra le sue braccia mentre si trovano nella spiaggia al tramonto, oppure quando Peeta regala a Katniss la collana d'oro contenente le foto della sorella, Prim, della madre e di Gale, il suo amore segreto. Katniss inizia quindi ad avere reali sentimenti d'amore, o per il momento di una forte amicizia, nei confronti di Peeta. Non dimentichiamoci però che c'è Gale, un altro a cui Katniss tiene molto. La Ragazza di Fuoco ha però ben altro per la testa al momento, non certo trovare il vero amore.

"Abbiamo cercato di rispettare l'essenza de 'La Ragazza di Fuoco' allo stesso modo in cui abbiamo rispettato 'Hunger Games' " ha affermato la Produttrice Nina Jacobson, e questo si può confermare. Questo secondo film ha un'anima, ed è in grado di trasmettere allo spettatore le emozioni e i pensieri dei singoli personaggi – com'è il caso di Mags a cui basta uno sguardo per dire tutto, ai travagli interiori della Ragazza di Fuoco ed una sua nuova scala di valori della vita, a Prim che è cresciuta e affronta con sicurezza cose che Katniss non si aspettava dalla sorella. Il secondo film è una storia abbastanza diversa dal primo Hunger Games, con Katniss che si ritrova a convivere di giorno e di notte con la paura, ma si conferma pronta a tutto pur di proteggere chi le sta accanto; Katniss si ritrova a fare i conti con la ragazza che era in passato, ma soprattutto con la giovane donna che diventerà, iniziando a comprendere l'importanza che lei ha all'interno della Rivoluzione contro Panem, che ha contribuito ad alimentare.

A tornare nel ruolo della protagonista è Jennifer Lawrence, la cui carriera è cambiata totalmente dopo Hunger Games – ha vinto pure l'Oscar come Miglior Attrice per la sua interpretazione della vedova Tiffany Maxwell nel celebre Il Lato Positivo -Silver Linings Playbook, di David O. Russell. Come La Ragazza di Fuoco si è trasformata nella storia, anche la Lawrence è cambiata ed è crescita, interpretando perfettamente Katniss. Lo stesso possiamo dire di Josh Hutcherson che si ritrova in Peeta, pronto ancora a lottare per riprendersi dalla terribile esperienza passata per rimanere in vita. Peeta è un grande personaggio perchè è un ruolo che ha molti alti e bassi: a volte è un ragazzo sensibile che ha bisogno di aiuto e spesso gli altri si sacrificano per lui, ma altre  è forte ed estremamente coraggioso. "E' bello per un attore poter interpretare queste due facce del personaggio" ha detto in una dichiarazione Hutcherson parlando del suo personaggio. Poi c'è Gale, il ragazzo che ama perdutamente Katniss ma è ostacolato dalla finta relazione tra lei e Peeta. Liam Hemsworth è volto e corpo di Gale, l'anima gemella di Katniss, la cui vita è anche profondamente cambiata da quando Katniss se n'è andata tornando poi da vincitrice. Hemsworth ha dichiarato di aver avuto la possibilità di consultarsi con l'autrice dei libri Suzanne Collins in persona, durante l'evoluzione del suo personaggio, che è una presenza fondamentale in entrambi i film, e Hemsworth è stato in grado di portare fedelmente sullo schermo aspetti dei carattere di Gale che chi ha letto il libro ha potuto cogliere.

Un plauso va anche a Woody Harrelson, Haymitch Abernathy nel film, la parte comica di Hunger Games possiamo dire, che anche nei momenti più negativi riesce sempre a strappare un sorriso (mi viene in mente la scena in cui Katniss porta Gale da sua madre per curarlo dopo che è stato torturato in piazza, e Haymitch prende l'alcool per curare le ferite e se lo beve). Altri personaggi che in questo secondo film hanno un ruolo ancora più importante rispetto al primo film sono Effie Trinket, interpretata da Elizabeth Banks, che esce dagli schemi e mostra il suo lato più tenero ammettendo di essere affezionata a Katniss e Peeta; e Cinna, interpretato da Lenny Kravitz, che sfida come meglio gli riesce il Presidente Snow, trasformando in diretta televisiva il vestito da sposa della Ragazza di Fuoco nella Ghiandaia Imitatrice, simbolo della rivolta contro Panem.

Che dire in definitiva di questo Hunger Games: La Ragazza di Fuoco. Il film è molto ben fatto, molto più fedele al romanzo rispetto a quanto è stato col primo film, e con un'attenzione estrema ai particolari da parte del regista (e qui ritorno agli sguardi di Katniss, ma non solo), gli attori sono cresciuti professionalmente e sono stati fantastici. La storia è solo a metà, e ora non rimane che attendere gli ultimi due film (il terzo ed ultimo libro si dividerà in due film). Certo, alcune cose del libro mancano, ma questo è normale, e le cose fondamentali della storia sono state rispettate nel film.

Valutazione di Redazione: 1 su 10
Hunger Games: La ragazza di fuoco
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