Il castello magico
Il castello magico

Il castello magico, la recensione


Il castello magico di Ben Stassen e Jeremy Degruson ha una grafica eccezionale e insegna l'importanza degli affetti, il valore dell'amicizia.
Voto: 7/10

Ne Il castello magico, Un piccolo e adorabile gattino viene abbandonato dalla sua famiglia, che non può più permettersi di mantenerlo. Solo e spaventato, conosce subito i pericoli della vita da randagio, le automobili che sfrecciano, i cani rabbiosi e la freddezza delle persone che incontra per strada. Una corsa frenetica per scappare da un feroce mastino lo porta a scoprire una casa così grande da sembrare un castello, dove conosce una topolina e un coniglio che però non sembrano molto contenti di averlo con loro, al contrario del padrone di casa, un tenero vecchietto che fa il prestigiatore, e che a quanto pare ha anche dei poteri magici che gli permettono di dare vita ai giocattoli che colleziona. Il gattino ha finalmente un posto dove stare, e anche un nome nuovo, visto che il vecchietto decide di chiamarlo Tuono. Tutto sembra andare per il verso giusto, ma il nipote del padrone di casa ha delle brutte intenzioni. 

Il castello magico è realizzato con una grafica eccezionale, le espressioni degli animali sono intense e perfette. I colori sono vivi, accesi, e per quanto il film abbia una trama semplice è intriso di elementi significativi, che spingono a riflettere su diversi concetti. Il tema dell'abbandono degli animali non è trattato con leggerezza, ma spinge molto lo spettatore a pensarci. Quando il nuovo padrone capisce quello che è successo a Tuono, gli spiega che molte persone sono costrette ad abbandonare i propri animali a causa delle crisi economica. 
La diffidenza del topo e del coniglio nei confronti del nuovo arrivato si trasforma in stima nel momento in cui Tuono li aiuta, nonostante abbiano fatto di tutto per farlo cacciare dal padrone. 

Il personaggio più interessante è indubbiamente il nipote del padrone di casa, uno stressato arrampicatore sociale, più interessato al guadagno che potrebbe trarre dalla vendita della casa che alla felicità e alla salute dello zio. L'inganno, la cattiveria e l'egoismo sono subito smascherati da Tuono e dai suoi amici, che fanno di tutto per difendere la casa e la serenità di quel posto. 

Il castello magico insegna l'importanza degli affetti, il valore dell'amicizia e che anche nei momenti peggiori dobbiamo essere forti perché tutto può risolversi per il meglio. Molto toccante la scena finale, dove si vede che tutti i bambini che il vecchietto prestigiatore andava a trovare in ospedale sono guariti.

Valutazione di redazione: 7 su 10
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