

Il lago dei cigni on Ice: un sogno sul ghiaccio al Teatro Sistina
'Il lago dei cigni on ice' è uno spettacolo meraviglioso, diviso tra due dimensioni, e sorretto dal talento smisurato della The Imperial Ice Stars, che irretiscono lo spettatore oltre ogni aspettativa, anche la più rosea. Davvero imperdibile.
di Erika Pomella / 18.02.2016 Voto: 1/10
C'era una volta una bella principessa, di nome Odette, costretta – insieme a molte altre fanciulle – a vivere nei pressi del crudele mago Rothbart, passando il giorno sotto le sembianze ingannevoli di cigni; solo quando cala la sera, e la luce della luna sfiora il manto increspato del lago, le ragazze possono tornare ad avere sembianze umane. Ed è durante una di queste trasformazioni notturne che il principe Siegfried, durante una battuta di caccia con i suoi amici, si imbatte nella bella e triste principessa, che gli racconta il suo destino legato all'incantesimo che la tiene costretta al lago. Siegfried, che si è innamorato della ragazza a un primo sguardo, la invita il giorno dopo ad un ballo nel suo castello, dove pronuncerà davanti a tutti gli inviti il suo amore per Odette e la sua promessa di matrimonio. Alla festa, però, si reca Rothbart con la figlia che ha assunto le sembianze di Odette (diventando, di fatto, il cigno nero) e questo semplice equivoco ben orchestrato ha la forza di cambiare il destino di molti.
Il Lago dei Cigni è, senza dubbio, il balletto più famoso al mondo; musicato da "sua maestà" Tchaikovsky è una storia d'amore tragica, uno spettacolo per occhi e anima, che ha attraversato le barriere del tempo, affermandosi in molteplici forme di narrazione, come il film d'animazione L'incantesimo del Lago o il capolavoro di Darren Aronofsky Black Swan. Ora, dal 17 al 28 Febbraio, questa storia immortale e meravigliosa, pur con qualche rivisitazione, arriva al Teatro Sistina di Roma con una nuova veste: quella del ghiaccio. Dopo il successo riscontrato lo scorso anno, infatti, la compagnia di pattinatori The Imperial Ice Stars – che una media di circa 2000 spettacoli in 23 paesi – è tornata in Italia e, in special modo, nello storico teatro normale che, per l'occasione, presenta un palcoscenico con una pista di ghiaccio che, pur con le sue dimensioni ridotte, riesce a cambiare in continuazione, diventando lago, palazzo reale, foresta … La compagnia, composta da 26 pattinatori (tutti campioni internazionali), è, senza dubbio, l'elemento di spicco di questo spettacolo.
E' difficile, a ben guardare, scrivere una recensione di uno spettacolo che non presenta nessun cedimento, nessun difetto, niente di fuori posto o fastidioso. Il Lago dei Cigni on Ice è uno spettacolo che sembra essere uscito direttamente da un'altra dimensione, da un tempo-spazio senza definizione, che potrebbe appartenere alla sfera del sogno o della favola da sussurrare prima di andare a letto, per accompagnare la fase rem e, in qualche modo, renderla più preziosa.
Lo spettatore, appena le luci si spengono, viene trasportato in questo luogo pieno di cristalli di ghiaccio, con una costruzione scenica da perderci la testa, che viene impreziosita da una parte dagli effetti visivi (fiamme improvvisi, neve che cada ballerini che sembrano veramente spiccare il volo come angeli, fumo che si alza dal palcoscenico come se mani scheletriche si alzassero dal ghiaccio per arpionare la bellezza effimera dei cigni sui pattini). Dall'altra parte, invece, va sottolineato l'ottimo utilizzo che si è scelto di fare con le luci, che passano dal bianco ai colori più pastello, ad ogni cambio di scena, come se la luce stessa fosse una sorta di protagonista in grado di prendere per mano lo spettatore. Ma, proprio come si diceva poco più sopra, la vera attrattiva la rappresentano i ballerini sui pattini, questi esseri che sembrano vivere spaccati tra due dimensioni, quella terrena e quella più eterea ed evanescente che appartiene alla sfera del sublime. Sui loro pattini questi artisti riescono a fare cose che l'occhio umano fatica a considerare reali, tanto sono meravigliosi: piroette e "trottole" perfette, coreografie d'insieme precise al millimetro; c'è persino chi toglie per un momento i pattini e balla, sul ghiaccio, con le punte della danza classica. La scena è così piena di elementi eccellenti che – e forse è questo è il solo difetto che possiamo trovare se proprio ci mettiamo a cercare il pelo nell'uovo – l'occhio sembra non essere in grado di abbracciare tutto. Se siete (o capitate) a Roma in questi giorni non perdetevi questo spettacolo: vi ruberà il cuore.