John Wick 4
John Wick 4

John Wick 4, la vendetta finale di Keanu Reeves: Recensione del film


Il 23 marzo arriverà al cinema 'John Wick 4', capitolo finale della saga interpretata da Keanu Reeves, con un ricorso ancora maggiore alla violenza e all'azione, che di certo non lascerà insoddisfatti i fan del franchise
Voto: 7/10

Senza un dito, con le ecchimosi legate a una caduta dal Continental: era così che avevamo lasciato John Wick alla fine di John Wick: Parabellum. Un sicario impossibile da fermare, con una taglia sempre più alta sulla sua testa e la consapevolezza del "se vuoi la pace, devi prepararti alla guerra". In effetti il terzo capitolo della saga diretta da Chad Stahelski può essere letto come un capitolo di transizione, una strage fatta solo per portare il vedovo mercenario sulle soglie di una guerra senza esclusione dei colpi che rappresenta il cuore di John Wick 4 che arriva al cinema il prossimo 23 marzo, portando la saga del personaggio di Keanu Reeves al suo finale.

La Tavola è sempre più determinata a eliminare John Wick dalla faccia della Terra e per questo fa scendere in campo uno dei suoi araldi più temibile, il Marchese De Gramont (Bill Skarsgård). Quest'ultimo richiama all'azione Connie (Donnie Yen), un combattente cieco e vecchio amico di John, che dovrà dargli la caccia per salvare la vita a una persona molto importante. In una caccia che va da Osaka fino a Parigi, John Wick dovrà scappare da assassini che vogliono vincere il premio derivante dalla sua morte. Consapevole di non poter continuare a scappare e che non avrà pace finché non troverà il modo di sconfiggere la Gran Tavola, John Wick decide di provare il tutto per tutto per ottenere la tanto agognata libertà.

John Wick 4 è un film che porta il suo regista a riscrivere il concetto di limite. In effetti, nella realizzazione di questa pellicola dalla durata fiume di quasi tre ore, il regista Chad Stahelski ha deciso di puntare tutto sull'acceleratore dell'azione, costruendo un mondo diegetico dove la parola d'ordine sembra essere esagerazione. Sono esagerate le scene d'azione, è esagerato il numero di persone che John Wick riesce ad uccidere con una sola pistola e qualche arma raccolta dalle vittime, ed è esagerata la capacità di alcuni personaggi di sopravvivere a colpi altrimenti normali. Tutti elementi, questi, che in un altro film farebbero storcere il naso o alzare gli occhi al cielo. Ma in Jon Wick sono invece elementi funzionali alla costruzione di un personaggio highlinder, un uomo che non sembra appartenere alla Terra ma essere stato risvegliato dalle viscere dell'inferno stesso. John Wick 4 è un film d'azione nella sua accezione più alta: un film dove è l'azione a essere il cuore. La storia è solo un mezzo da sfruttare per creare scenografie di combattimento sempre più estreme e folli e non il contrario.

Nonostante questo, però, il regista si preoccupa di creare un universo visivo che sia comunque soddisfacente e lo fa attraverso l'uso sapiente del suo direttore della fotografia e della capacità di luci e ombre di creare tridimensionalità e significati che emergono con forza e con il quale il regista si concede anche a una sorta di citazionismo appassionato, recuperando stilemi del cinema asiatico, ma anche di quello più prettamente americano, che affonda le radici nel genere western e che sembra inchinarsi agli standard dettati da Sergio Leone. Il risultato è un film lungo ed esagerato, ma che è costruito con la passione di chi sa quello che sta facendo e con un ritmo che, a parte qualche momento di rallentamento nella parte centrale, funziona fino alla fine, permettendo allo spettatore di non sentire il peso delle lancette che scorrono sull'orologio. Per gli spettatori più sensibili non mancano nemmeno scene più apertamente emotive, che faranno scorrere qualche lacrima.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
John Wick: Capitolo 4
Impostazioni privacy