La vita in un attimo
La vita in un attimo

La vita in un attimo, la recensione


'La vita in un attimo', nuovo film del creatore di 'This is Us' con Oscar Isaac e Olivia Wilde, arriverà nelle sale il 14 Febbraio, giusto in tempo per riflettere sulle mille sfaccettature dell'amore.
Voto: 8/10

Arriverà nelle sale in tempo per il giorno di San Valentino dopo essere passato al Festival di Londra lo scorso Ottobre La vita in un attimo, film di Dan Fogelman, famoso ai più per aver collaborato al piccolo gioiello di Galavant e, soprattutto, per essere la penna che si cela dietro la serie televisiva This is Us, con Mandy Moore e Milo Ventimiglia. Ed è proprio a This is Us che Life Itself – questo il titolo originale della pellicola – si ispira. Sia per quel che riguarda la struttura narrativa, sia per l'impatto emotivo che punta ad avere sul pubblico.

La trama parte da una storia d'amore, quella tra Will (Oscar Isaac) e Abby (Olivia Wilde), legati da un amore che sembra idilliaco, ma che ha anche il volto oscuro dell'ossessione, di un legame che sembra sfiorare quasi quello dello stalking. Will e Abby si conoscono al college e sono destinati a diventare una cosa sola e a far fronte comune contro le loro debolezze e le loro vite complicate. Ma i due non possono prevedere quello che il destino ha in serbo per loro, né possono immaginare il modo in cui la loro storia d'amore impatterà sulla vita di tantissime persone, tra cui un proprietario terriero (Antonio Banderas), il suo braccio destro Javier (Sergio Peris-Mencheta), una terapeuta (Annette Bening) e una giovane musicista dal cuore spezzato (Olivia Cooke).

La vita in un attimo è una pellicola fatta per essere vista e, soprattutto, sentita con la pancia: è uno di quel film che non richiedono allo spettatore un particolare sforzo intellettivo, quanto una profonda partecipazione emotiva. Il regista mette al centro della sua narrazione una galleria più o meno estesa di personaggi che sono posti di fronte a sfide sempre diverse, ma sempre sfiancanti. Personaggi che sono pieni di schegge, di zone oscure, e che attraversano la vita con il tentativo imperante di continuare ad andare avanti, di non lasciarsi sopraffare dai molti bassi della vita. Perché se è vero che la vita può metterti in ginocchio è anche verso che può sempre concederti la possibilità di rimetterti in piedi. Allora più che un film drammatico che riflette sul potere che ha la vita di scalfire i suoi protagonisti, La vita in un attimo cerca di celebrare il risvolto meno drammatico, la consapevolezza che dalla tragedia può anche scaturire qualcosa di buono, qualcosa per cui vale la pena combattere. E questo qualcosa è senza dubbio l'amore, che è il vero fil rouge di questa operazione cinematografica. L'amore di Dante, quello che è in grado di muovere persino le stesse, nel film di Fogelman è una forza che uccide, ma che può anche elevare. Un sentimento che, attraverso tutte le sue mille sfaccettature, può dare senso a ciò che forse un senso preciso non riesce ad ottenerlo. E non è un caso se la canzone che accompagna la vita dei personaggi, così come il percorso dello spettatore, è make you feel my love di Bob Dylan, un inno innalzato all'amore nel momento in cui il cantante stesso era in lotta con se stesso, alla ricerca della sua voce, della sua identità. Alla ricerca di una via di fuga da chi lo voleva già spacciato.

La forza di La vita in un attimo è tutta qui: nel suo riuscire a commuovere ( e tanto) senza bisogno di costringere lo spettatore ad affrontare banali quanto fastidiosi ricatti emotivi. In questo, naturalmente, fa il suo anche l'egregio lavoro offerto da tutto il cast, che riesce a toccare le corde emotive dello spettatore, muovendosi in un'ambientazione che va dalle strade trafficate della grande mela a quelle assolate dei terreni andalusi. Un film che non potete perdere, ma fate scorta di fazzoletti prima di entrare in sala.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
La Vita in un attimo
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