Le ultime 24 ore
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Le ultime 24 ore, recensione del film con Ethan Hawke


Ethan Hawke protagonista di un thriller d'azione con un pizzico di fantascienza, per gli amanti del genere.
Voto: 5/10

Cosa fareste sapendo con certezza di avere a disposizione solo poche ore di vita? Possiamo così riassumere la sfida che si para davanti al protagonista di Le ultime 24 ore, action-thriller frutto di una co-produzione tra Stati Uniti e Sudafrica.

Travis Conrad (Ethan Hawke) è un killer di professione che fatica a riprendersi dalla perdita della moglie e del figlio, avvenuta un anno prima. Quando la potente organizzazione criminale con cui collabora gli affida il compito di eliminare un pericoloso testimone, Travis accetta sperando che sia il suo ultimo incarico. Qualcosa però va storto e, a causa di una procedura sperimentale e rischiosa, l'uomo si ritrova con un timer impiantato nel braccio che scandisce le sue ultime 24 ore di vita, prima che il suo corpo e la sua mente si spengano per sempre. Decide allora di sfruttare il poco tempo che gli resta cercando di rimediare ai propri errori e salvare vite innocenti.

Ethan Hawke è un attore che nella sua carriera ha dimostrato di prediligere il cinema indipendente, alternando pellicole piccole e intimiste a ruoli più muscolari, che si tratti di poliziesco, horror, o fantascienza, interpretando spesso tanto poliziotti quanto criminali.

Le ultime 24 ore appartiene a questa seconda categoria, e ruota attorno a espedienti, come la lotta contro il tempo e la sperimentazione sul corpo umano, già più volte sfruttati dal cinema di genere. La trama però non si focalizza in particolar modo sui rischi collegati al progresso della scienza, e anche la denuncia dello strapotere delle società come quella del film è chiara ma prevedibile.

Quello che interessa davvero al regista Brian Smrz (non a caso coordinatore degli stuntmen) sono le scene d'azione, e quindi fa ampio ricorso a inseguimenti in auto, sparatorie, tutto il repertorio del genere.

Non manca naturalmente l'aspetto legato al background affettivo del protagonista, tra flashback e visioni piuttosto scontate.

Nel cast, oltre al protagonista, fanno capolino anche Rutger Hauer (Blade Runner) e l'impassibile cattivo che qui ha il volto di Liam Cunningham (Ser Davos Seaworth di Game of Thrones).

Un antidoto alla calura estiva, un film dal rapido consumo per tutti i fan di Ethan Hawke, e per chi è in cerca di intrattenimento da non prendere troppo sul serio.

Valutazione di Matilde Capozio: 5 su 10
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