Lights Out - Terrore nel buio
Lights Out - Terrore nel buio

Recensione Lights Out – Terrore nel buio


Lights Out non riesce ad essere un buon film per la storia improbabile che rende paranormali anche situazioni prive di ogni elemento sovrannaturale.
Voto: 5/10

Il web ormai può essere considerato come un trampolino di lancio verso il cinema. Alle volte, da piccoli cortometraggi vengono fuori gran bei film come "La Madre" o "Saw" di James Wan. Ed è proprio James Wan che si trova dietro il film dell'esordiente svedese Sandberg "Lights Out".

Il film ci racconta la storia di Rebecca (Teresa Palmer, vista nel mediocre "Warm Bodies"), una ragazza con i soliti problemi familiari e dall'infanzia tormentata da alcune visioni e presenze che non le facevano distinguere il sogno dalla realtà. I problemi sorgono quando anche il suo fratellastro più piccolo, Martin, inizia a vedere le stesse cose. Proprio in questo momento, Rebecca deciderà di capire cosa c'è dietro questa presenza incombente sulla sua famiglia che si palesa solamente al buio.

Come detto prima, l'idea nasce da un cortometraggio diretto dallo stesso Sandberg che divenne virale sul web attraverso i social network più famosi. Un corto privo di ogni narrazione il cui scopo era solamente spaventare, cosa che gli riesce benissimo. Costruirci una storia sopra può presentare dei forti limiti narrativi, come accadde per esempio ad "Oculus", buon cortometraggio ma film mediocre nonostante buoni spunti. Anche in "Lights Out" troviamo spunti ottimi, sicuramente suggestivi per un horror di atmosfere, ma che latita parecchio quando vengono sviluppati.

L'idea di sfruttare una delle più ancestrali paure come quella del buio e dell'horror vacui è molto stimolante ma a lungo andare il film si perde a causa di una sceneggiatura banale che sfrutta in malo modo i canoni dell'horror.

Inoltre, anche l'idea della depressione come causa scatenante (già vista in Babadook, tra l'altro) viene gestita con un pressappochismo che lascia l'amaro in bocca. La volontà di avvicinarsi agli horror di Wan, caratterizzati da storie banali ma dirette magistralmente a livello tecnico, si vede ma in questo caso il film non riesce a decollare rimanendo in uno stallo perenne, salvo alcune scene davvero ben gestite che ad onor del vero, fanno saltare lo spettatore sulla poltrona.

"Lights Out", in breve, non riesce nell'intento di diventare un buon film (come accadde a Wan con il suo "Saw") soprattutto per la storia improbabile che rende paranormali anche situazioni prive di ogni elemento sovrannaturale. Vedremo come Sandberg se la caverà con il sequel di "Annabelle".

Valutazione di redazione: 5 su 10
Lights Out – Terrore nel buio
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