New York Academy
New York Academy

New York Academy, la recensione


New York Academy è un coinvolgente film sulla danza e sulla musica che, pur nella sua semplicità, si rivela originale e ben riuscito.
Voto: 7/10

Ruby (Keenan Kampa) è una promettente ballerina, che si trasferisce a New York per entrare al Conservatorio di Manhattan grazie ad una borsa di studio. Johnnie (Nicholas Galitzine) è un giovane ragazzo inglese, che si è da poco trasferito negli Stati Uniti e che per vivere suona il violino nella stazione della metropolitana. Quando, a causa di un imprevisto, i due s'incontreranno, sebbene appartengano a due mondi diversi, la musica e la danza li uniranno presto in un grande amore.

Diretto da Michael Damian e scritto e prodotto in collaborazione con Janeen Damian, New York Academy è la dimostrazione che anche le cose semplici, se fatte bene, possono portare ad una buona riuscita. Sebbene la storia, che ricalca quella di altri film noti sul mondo delle scuole di spettacolo (come ad esempio il filone di Step Up), rischiasse di risultare come qualcosa di già visto, in realtà è invece originale ed affascinante. La scelta di unire in questo caso il mondo della musica, e nello specifico del violino, con quello di diversi stili di danza, si rivela infatti vincente. La novità del film sta proprio nel fatto che non ci sono solo le coreografie al centro dell'attenzione, ma si vuole mettere in risalto anche l'importanza della musica e di un genere particolare come quello classico, che in questo caso viene rivisitato in chiave moderna grazie all'utilizzo del violino elettrico.

La sceneggiatura, che non è particolarmente elaborata, risulta comunque buona, non eccellente, in quanto ogni tanto è presente qualche piccola sbavatura, ma comunque in generale si rivela costruita bene. Ovviamente gran parte del merito della buona riuscita del film sta, oltre che nella storia, anche nelle splendide coreografie di Dave Scott e nella scelta delle musiche di Nathan Lainer; insieme i due riescono ad ideare delle performance suggestive ed emozionanti, unendo stili diversi di danza (classica, contemporanea, hip pop e, a sorpresa, anche irlandese) con canzoni classiche e non. Molto buone anche le interpretazioni del cast: i protagonisti Keenan Kampa (che è alla sua prima prova come attrice) e Nicholas Galitzine dimostrano di avere, oltre ad un grande talento, la prima come ballerina e il secondo come musicista, anche una buona chimica.

In conclusione si può dire che New York Academy sia un' opera ben riuscita, che nella sua semplicità si rivela originale, accattivante e coinvolgente.

Valutazione di redazione: 7 su 10
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