Nope, fllm di Jordan Peele
Nope, fllm di Jordan Peele

Nope, recensione del nuovo fllm di Jordan Peele


'Nope' è il nuovo film diretto da Jordan Peele, che torna al cinema con un horror che stavolta non guarda alla società, ma alza gli occhi verso il cielo
Voto: 7/10

Ambientato in una zona remota dell'entroterra della California, Nope è il nuovo film di Jordan Peele, regista di Scappa – Get out e di Noi, che torna a usare gli stilemi del genere horror per parlare della società e di un'umanità molto spesso costretta a fare a pugni con una realtà più grande di lei. La trama ruota intorno a OJ (Daniel Kaluuya), un uomo diventato padrone del maneggio a seguito della morte del padre, avvenuta in condizioni misteriose e alquanto strane. Quando un tentativo di rientrare nell'industria cinematografica fallisce, OJ, insieme alla sorella Em (Keke Palmer) tornano nel loro maneggio, senza sapere che sulla loro testa sta succedendo qualcosa di straordinario e spaventoso al tempo stesso. Quando i cavalli cominciano a comportarsi in modo strano e determinati a far luce sui misteri che circondano l'area, OJ e Em decidono di chiedere l'aiuto della tecnologia, impersonificata dal personaggio di Angel (Brandon Perea). Ma l'incubo è appena all'inizio.

Caratterizzato da una struttura divisa in capitoli, Nope è un film che gioca molto sulle atmosfere e che, proprio come i lavori precedenti del regista, non lesina nemmeno su una buona dose di ironia che spesso va anche ad acutizzare i momenti di massima tensione. La pellicola scorre con un buon ritmo che permette allo spettatore di non subire mai dei veri e propri casi di calo d'interesse, anche perché Jordan Peele è decisamente bravo nel costruire la storia tassello dopo tassello, centellinando indizi che aumentano la curiosità di chi guarda, spingendo a provare un maggior senso di partecipazione riguardo quello che accade sullo schermo. Si ha sempre la sensazione che qualcosa di terribile stia per accadere e sebbene i cosiddetti jumpscare si contino sulle dita di una mano, la paura in Nope è più sotterranea, più basata sulla vecchia scuola del "meno faccio vedere, più risultati ottengo." Il tutto aiutato da una colonna sonora fatta di stridii e note basse che cooperano alla costruzione di un'atmosfera tetra e ferrosa, dove tutto può accadere.

Per quanto riguarda le interpretazioni, Brandon Perea e Keke Palmer sono senza dubbio i due attori su cui si focalizza maggiormente la simpatia del pubblico. Angel ed Em sono due personaggi sopra le righe, con le proprie ossessioni e i propri comportamenti al limite del tossico. Allo stesso tempo però sono sempre sinceri nella rappresentazione di se stessi e questa onestà passa attraverso una recitazione rumorosa ma partecipata, che diverte e intrattiene chi guarda. Al contrario Daniel Kaluuya, nell'interpretare un personaggio che sembra non essere in grado di vivere nel mondo al di fuori del proprio maneggio, si conferma come attore granitico, chiuso in un'espressione dura, indecifrabile e imperturbabile. Sebbene sia un'interpretazione che è molto vicina al personaggio, quella di Daniel Kaluuya rischia di essere una prova attoriale un po' piatta e troppo uguale a se stessa, che non evolve mai davvero. Abbastanza inutile invece la presenza del personaggio interpretato dallo Steven Yeun di The walking dead, sebbene sia legato a uno dei capitoli più interessanti di tutto il film, che avrebbe meritato una pellicola a parte.

Il problema di Nope è forse proprio questo: l'aver inserito numerosi elementi pieni di fascino che però non riescono mai ad integrarsi veramente, a creare una fusione narrativa che possa dare al film quell'aura da ottimo prodotto cinematografico. Rimane invece un buon prodotto d'intrattenimento, con alcune splendide scene arse dal fuoco della California che farebbe pensare a John Steinbeck. Ma se è un film dell'horror pure quello che vi aspettate comprando un biglietto del cinema sappiate che potreste rimanere delusi. L'appuntamento in sala con Nope è per il prossimo 11 agosto.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
NOPE
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