

Notre Dame de Paris – debutto romano al Centrale Live
Debutta al Centrale Live del Foro Italico la tappa romana del nuovo tour di 'Notre Dame de Paris', spettacolo che, a quattordici anni di distanza dal debutto nazionale, continua ad irretire un numero sempre crescente di spettatori.
di Erika Pomella / 11.06.2016 Voto: 1/10
Il cielo aveva minacciato pioggia per tutto il giorno; fan preoccupati, sulla pagina ufficiale, avevano cominciato a confrontarsi con le varie applicazioni meteo, cercando di convincersi a credere a quelli più ottimisti, quelli cioè che indicavano ampie schiarite nel cielo romano, dopo una giornata passata all'insegna dei temporali. Tra chi si lamentava della scelta di fare uno spettacolo all'aperto senza un eventuale piano B per il maltempo a chi prometteva invece una lealtà totale, a prescindere dal tempo avverso, alla fine il debutto romano dello spettacolo di Notre Dame de Paris è stato benedetto da uno spicchio di luna che sembrava quasi voler rivaleggiare con quella, adorata e descritta da Matteo Setti nell'omonima canzone del secondo atto. Il cielo a volte si è coperto di nuvole rossastre, ma il cielo ha aperto le sue braccia per accogliere la premiere capitolina di uno dei maggiori successi teatrali di questi ultimi anni. Presentare questo spettacolo (per i pochi che ancora non lo conoscono) non è un'impresa facile, perché si rischia di descrivere con parole aride qualcosa che invece è fatto di un'anima pulsante e in continuo mutamento, qualcosa che tocca corde private dell'anima e incanta gli occhi con la stessa meraviglia che un bambino potrebbe dedicare al suo primo albero di Natale.
Notre Dame de Paris, tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo, è un musical popolare scritta da Luc Plamondon e messa in musica da Riccardo Cocciante; il libretto italiano è stato creato da Pasquale Panella. Lo spettacolo debuttò in Italia, a Roma, per la prima volta nel Marzo del 2002 e da allora non ha smesso di irretire milioni di spettatori che, ad ogni nuovo spettacolo, ad ogni nuovo cast, ad ogni nuova possibilità di seguire la storia del gobbo Quasimodo e della bella Esmeralda, decide di tornare a sedersi in platea. E' un po' come canta lo stesso personaggio di Gringoire nella canzone Val D'Amore: Ci vieni un giorno e hai nostalgia/di ritornare e tornerai. Perché, a quattordici anni di distanza dal debutto nazionale, Notre Dame de Paris continua ad affascinare, come un omerico canto delle sirene, in grado di richiamare all'interno di platee e arene un numero di spettatore che non sembra destinato a calare.
Questa nuova tournée del 2016, inoltre, può contare anche sul fascino dato dal ritorno di cinque dei sette interpreti originali che, quattordici anni fa, diedero inizio alla magia. Esclusi Marco Guerzoni (Clopin) e Claudia D'Ottavi (Fiordaliso), che non sono tornati per questa sorta di tour commemorativo, a calcalre il palcoscenico sono tornati Giò Di Tonno, Lola Ponce, Matteo Setti, Vittorio Matteucci e Graziano Galatone, a cui si aggiungono Leonardo Di Minno (che aveva già interpretato Quasimodo in passato e che torna per vestire i panni di Clopin) e Tania Tuccinardi, che da il volto al personaggio di Fiordaliso.
Si potrebbe sospettare che dopo quattordici anni, un guinnes dei primati in Francia e repliche che si sono estese in tutto il mondo, Notre Dame de Paris abbia detto tutto ciò che aveva da raccontare. La realtà, però, è che questo spettacolo riesce a rinnovarsi sempre, anche solo attraverso piccoli cambiamenti nella modulazione della voce, in un gesto fatto con minor impeto o con maggior tenerezza. Quello che è sicuro è che non importa quanti anni abbia questo spettacolo: quello che rimane è una storia struggente, resa in modo incredibile, che si dipana lungo le acrobazie del corpo di ballo proveniente da tutto il mondo, con costumi che sono entrati quasi di forza nell'immaginario collettivo. A questa prima romana, in altre parole, Notre Dame De Paris dimostra, ancora un volta, che il vero amore non muore mai e che l'arte, quella fatta di talento e passione, è immortale.