Oceania
Oceania

Oceania, la recensione


'Oceania' è un film che fa bene al cuore, realizzato con una perizia che travalica persino il concetto di capolavoro, con una colonna sonora che dà dipendenza e un'eroina pronta a diventare un modello per le nuove generazioni.
Voto: 1/10

Arriverà in sala il 22 Dicembre Oceania, nuovo film Disney che porta la firma degli storici registi Ron Clements e John Musker, gli storici cineasti che hanno regalato al mondo delle meraviglie dell'universo sommerso de La Sirenetta. La pellicola, che in originale si intitola Moana (e che ha dunque subito una censura ridicola nel titolo italiano), è di quelle che ti entrano dentro, che ti fanno tornare bambina pur lasciando il peso dei tuoi anni e della tua esperienza, di modo da farti godere a pieno la meraviglia visiva messa in scena e l'intelligenza riversata in una sceneggiatura che, sotto gli abiti della favola, riesce a mescolare temi affatto banali o scontati.

La storia è quella di Vaiana, ragazza che sin da bambina ha subito il fascino ipnotico dell'oceano che circonda la sua isola; un moto perpetuo e lucente che sembra rispondere al suo richiamo, ma dal quale Vaiana viene tenuta lontana dal padre, il capo villaggio, che ha paura delle insidie che si celano nelle profondità degli abissi e oltre il riff. Una paura che tuttavia è destinata a rimanere inascoltata, quando Vaiana viene scelta proprio dall'oceano per ritrovare il semidio Maui e guidarlo attraverso il mare per far sì che venga restituito il cuore alla dea Te Fiti, che aveva creato il mondo e che adesso, privata del proprio centro nevralgico, non lo può proteggere dall'oscurità strisciante.

Con richiami attenti a tutto l'universo disney e omaggi a film come La storia Fantastica che hanno rapito il cuore a chi, negli anni de La Sirenetta, era ancora un bambino, Oceania è un film d'avventura dove al centro non c'è più la classica eroina che deve essere salvata, ma una giovane donna pronta a salvare il mondo. Come dirà la stessa Vaiana all'interno del film, lei non è una principessa; la sua ricerca dell'identità personale (tema portante dello studios dagli albori della produzione) non passa più attraverso la ricerca del vero amore. Vaiana non va alla ricerca della dolce metà che può completarla; lei è già completa, ma deve imparare ad ascoltare ciò che il cuore le sussurra tra un battito e l'altro. Sognatrice, testarda e combattiva, Vaiana rappresenta un modello estremamente positivo per le giovani ragazze di domani: una eroina che ha sete di conoscenza, che non vuole limiti se non quelli del cielo all'orizzonte, in grado di salvare il suo mondo con la sola forza delle sue mani e della sua determinazione. Il versante romance che ha fatto la fortuna delle produzioni firmate da Walt Disney viene messa in disparte, quasi abbandonata; al suo posto c'è una rappresentazione commovente di un'amicizia che travalica ogni ostacolo, persino quelli imposti dalle varie insicurezze personali. Vaiana e Maui non si innamorano, non cercano il bacio del vero amore, eppure sono lì l'una per l'altro, e si insegnano vicendevolmente ad accettarsi per quello che sono, per quello che il loro sangue indica, senza mai dimenticarsi delle aspirazioni dell'animo. Il loro rapporto sembra essere ben più solido e duraturo di qualsiasi storia d'amore. Oltre a questa rivisitazione moderna della principessa e del ruolo della donna in una storia di avventura, Oceania si sofferma con eleganza anche sul tema della salvaguardia naturale, scegliendo scenari paradisiaci che vengono minati dall'ingordigia umana. Ma, soprattutto, Oceania è un film che fa bene al cuore, realizzato con una perizia che travalica persino il concetto di capolavoro, adagiandosi su una colonna sonora pronta a detronizzare la Elsa di Frozen.

Valutazione di Erika Pomella: 1 su 10
Oceania
Impostazioni privacy