Penny Dreadful 2x04 - Evil Spirits in Heavenly Place
Penny Dreadful 2x04 - Evil Spirits in Heavenly Place

Recensione Penny Dreadful 2×04 – Evil Spirits in Heavenly Place


Nuovo interessantissimo episodio di 'Penny Dreadful', che continua a intessere una rete di relazioni e sospetti da cardiopalma, con una resa del mondo della stregoneria come non se ne vedevano da anni.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: The Nightcomers

Nell'episodio della scorsa settimana, The Nightcomers, abbiamo avuto l'occasione di spiare una parentesi del passato di Vanessa Ives, che l'ha poi portata ad essere nel bersaglio delle streghe che la perseguitano da quando questa seconda stagione ha preso il via. Stanca dei continui colpi che è costretta a schivare, Vanessa decide di raccontare a Ethan – l'unico del quale sembra fidarsi ciecamente – la verità sul suo rapporto con Madame Kali/Evelyne Poole. La donna racconta di come, ossessionata dalle visioni inerenti Mina, fosse andata alla ricerca di una strega in grado di aiutarla ad accrescere e a capire i suoi poteri. Si imbatte così in Joan, strega che pratica il mestiere di cut-wife (aiuta, cioè, le donne ad abortire) e che è stata allontanata dalla sua congrega per non aver voluto stringere l'alleanza con il Diavolo in persona. Le sue ex sorelle sono ormai le Nightcomers guidate da Madame Kali che una notte si presenta a casa di Joan per reclamare Vanessa, una strega che il suo signore desidera ardetemene. Joan, natutalmente, non vende la sua nuova protetta, ma anzi la protegge come meglio può. La cosa non piace a Madame Kali che, attraverso un incantesimo, uccide tutte le mandrie del villaggio, facendo cadere la colpa proprio su Joan che, sotto la luce di una notte spettrale, viene arsa viva, mentre Vanessa viene marchiata con il simbolo della croce. Attraverso questo racconto lo spettatore può conoscere un altro tassello della storia di Vanessa, comprendendo perchè sia in grado di parlare la lingua del diavolo e perchè Evelyne sia così determinata ad averla.

Cosa vedremo: Evil Spirits in Heavenly Place

Londra è sempre più immersa nei meandri di una criminalità bestiale: lo sa bene l'Ispettore Rusk che vede la sua città annegare nella criminalità. Da una parte la strage compiuta da Ethan alla fine della scorsa stagione – e che ha lasciato un unico superstite dal volto ormai deformato che non intende collaborare con le autorità londinesi – e dall'altra l'omicidio della coppia sul treno, con il rapimento del bambino il cui cuore servì a Madame Kalì per un incantesimo che sembrava essere molto legato alla magia del voodoo. L'ispettore Rusk, però, non sa quanto profondi siano i misteri che si svolgono intorno a lui. Non sa che Victor Frankenstein ha richiamato dal mondo dei morti Brona, facendola diventare Lily e sognando per lei non più una vita insieme alla Creatura, ma al suo fianco, in società. Per questo lo scienziato si fa accompagnare da Vanessa in un negozio di abiti femminili per comprare degli abiti adatti a sua cugina e, mentre Vanessa mostra forse uno dei suoi primi, veri sorrisi, Victor da prova di alcuni sentimenti che di certo farebbero arrabbiare John Clare. Quest'ultimo, intanto, continua il suo lavoro nel museo delle cere e la sua amicizia con la figlia del padrone sembra promettere più di quato sia lecito sperare. Vivi e morti sembrano dunque aver intrapreso un valzer parallelo che delizia lo spettatore. Ethan, intanto, viene preso di mira da una delle seguaci di Madame Kalì, Hecate, che si finge americana: il ragazzo però capisce ben presto l'imbroglio e scopre il gioco della sconosciuta. Il suo errore, però, sta nel credere che Hecate sia un'emissaria del padre e non delle streghe. Davanti al fallimento della strega, però, Madame Kali decide che è ora di intervenire: nella notte, allora, le streghe irrompono in casa di Vanessa, strappandole una ciocca che serve per qualche misterioso esperimento. Vanessa riuscirà a cacciare le nemiche tornando ad utilizzare il verbo del diavolo, mossa assai pericolosa dopo aver scoperto che lei stessa potrebbe essere al centro di una vecchia profezia satanica. Infine Dorian Grey continua a passare il suo tempo con Angelique, dando scandalo al circolo del ping pong.

Fatti non foste a viver come bruti …

Uno degli elementi che concorre a rendere Penny Dreadful una serie così ben fatta è l'attenzione che viene data alla sceneggiatura. I personaggi, infatti, si trovano spesso a conversare di temi più grandi dell'umanità stessa, ma lo fanno con l'intelligenza e l'umilità di un vero essere umano e non di uno sposalizio di pixel e luce. Da questo punto di vista uno degli esempi più folgoranti è rappresentato dalla Creatura, che anche questa settimana inciampa in una diatriba antica e forse dimenticata. Lo vediamo, infatti, parlare con Lavinia che dà voce al suo disagio nel creare dal niente volti che poi deve condannare alla sofferenza. Una riflessione, questa, che tocca da vicino John Clare, anche lui richiamato al mondo per soffrire dell'indifferenza e della crudeltà di coloro che un tempo furono suoi simili. Oltretutto il dialogo fa anche riflettere su una questione adamitica: si suol dire che quando si nasce si comincia già a morire e che la vita stessa non è altro che una lenta, quanto inesorabile discesa verso l'annientamento. La vita, in poche parole, non sarebbe altro che una continua sofferenza. John Clare sembra specchiarsi in quelle parole, quasi come lo stesso indicando. Eppure qualcosa, dentro di lui, sembra essere cambiato. E il dolore che lo accompagnava passo passo sembra essersi fatto meno forte, meno autoritario. Dall'altra parte dello steccato, poi, abbiamo Victor Frankenstein che, proprio come Lavinia, ha il dono – e insieme la maledizione – di poter portare le anime indietro, di ricondurle sulla terra, in un blasfemo atto di nascita. E, allo stesso modo, li condanna alla sofferenza. Prima John, che ha abbandonato a se stesso, poi Proteus che, di fatto, ha condannato a morte. Ora l'uomo di scienza e di ragione, che ha scoperto di avere un cuore proprio attraverso uno dei suoi esperimenti,sta cercando un modo per non fare lo stesso errore con Brona/Lily. E così la educa, la avvolge di parole e discorsi che sono un vero e proprio ristoro per le orecchie dello spettatore.

Cosa ci è piaciuto:

• Tutto. Possiamo dirlo? Okay, quasi tutto.

Cosa non ci è piaciuto:

• Il fatto che Dorian Grey sia un po' troppo relegato ai margini. Che senso ha mostrarcelo così?

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
Penny DreadfulPenny Dreadful (stagione 2)
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