Questo mondo non mi renderà cattivo 1x01 [credit: courtesy of Netflix]
Questo mondo non mi renderà cattivo 1x01 [credit: courtesy of Netflix]
C: courtesy of Netflix

Questo mondo non mi renderà cattivo, la recensione della nuova serie di Zerocalcare


Grazie a Netflix abbiamo visto i primi quattro episodi della nuova serie di Zerocalcare, 'Questo mondo non mi renderà cattivo'. Ecco la nostra recensione
Voto: 8/10

Quando Strappare lungo i bordi è approdato su Netflix, il sentimento che andava per la maggiore era quello della curiosità. Zerocalcare – all’anagrafe Michele Rech – era già considerato un artista di successo e le sue graphic novel rappresentavano una sorta di certezza nel mercato editoriale. Con Strappare lungo i bordi, però, l’artista romano si apriva alla possibilità di arrivare ad un pubblico decisamente maggiore, anche a quello che difficilmente aveva letto le sue opere. E soprattutto si trattava della prima opera d’animazione ideata da Zerocalcare, perciò anche i fan avevano delle aspettative tutt’altro che rilassate, dal momento che si trattava della possibilità di vedere in movimento quelle immagini e quella “filosofia di vita” che hanno reso grande il lavoro del fumettista.

Strappare lungo i bordi – a dispetto di qualche critica sulla cadenza romana nel doppiaggio e su altre minuzie ignorabili – è stato un successo di critica e pubblico. Zerocalcare è diventato ancora più virale: le frasi della serie sono diventate onnipresenti sui social e per settimane non si è parlato d’altro. Con un successo di tale portata era pressoché ovvio aspettarsi che Strappare lungo i bordi non sarebbe stata l’unica (o l’ultima) serie d’animazione di Zerocalcare.

Questo mondo non mi renderà cattivo – che arriva su Netflix il 9 giugno 2023 – si apre al pubblico con un altro tipo di sentimento. Se nel caso della prima serie il sentimento predominante, come abbiamo detto, era la curiosità, con Questo mondo non mi renderà cattivo ci troviamo davanti a qualcosa di molto più spaventoso: le aspettative. Ora che il pubblico sa di cosa è capace Zerocalcare, la visione della seconda serie non potrà fare a meno di essere vestita anche di questo hype. Un hype che non riguarda il valore di Zerocalcare o della serie in sé, ma dalla capacità del pubblico di lasciare andare Strappare lungo i bordi e godersi questa nuova serie senza fermarsi a fare inutili confronti o a misurare il successo di Questo mondo non mi renderà cattivo sulla base di un prodotto uscito quasi due anni fa.

Questo mondo non mi renderà cattivo: un’opera corale

Se Strappare lungo i bordi aveva un’allure molto più individuale, che si concentrava sul percorso di crescita e di consapevolezza del protagonista, Questo mondo non mi renderà cattivo ha un respiro più corale. Al centro della storia c’è ancora Zerocalcare, con le sue mani e le sue cosiddette “pippe mentali”, ma le sue riflessioni ora si proiettano più all’esterno che all’interno. L’equilibrio del suo quartiere viene stravolto quando nei pressi di una scuola viene aperto un centro per ospitare alcuni immigrati. Nell’Italia dell’analfabetismo funzionale e del populismo più becero, la notizia porta un certo scalpore che alcuni politici e rappresentanti della stampa utilizzano per accendere gli animi.

Zero si interroga sull’umanità e sulla giustizia, sul bisogno di far sentire la propria voce e sul diritto di parlare in qualità di “persona che ce l’ha fatta”. Allo stesso tempo, però, il protagonista deve vedersela con il ritorno di un vecchio amico, Cesare, che non vede da vent’anni e con il quale non sa più come rapportarsi. Sostenuto e circondato dagli amici di sempre Sara e Secco e pungolato dalla sua coscienza Armadillo (che ha sempre la voce di Valerio Mastandrea), Zero dovrà lottare di nuovo contro se stesso e contro un mondo che sembra volerlo mettere con le spalle al muro.

Questo mondo non mi renderà cattivo 1x01 [credit: courtesy of Netflix]
Questo mondo non mi renderà cattivo 1x01 [credit: courtesy of Netflix]

Satira, nostalgia e un po’ di paura

La grandezza delle narrazioni firmate da Zerocalcare sta nella capacità dell’autore di trattare temi delicatissimi con una capacità di sintesi e una sorta di ironia che finiscono con il renderli universali. La satira di Zerocalcare non è di quelle pensate per distruggere ogni cosa che incontra: al contrario, è un far ridere che invita alla riflessione, che apre spunti di pensiero che possono essere quelli di un’intera generazione. Zerocalcare non si limita a “prendere in giro” le situazioni che attacca: le decostruisce, le fa a pezzi per vedere come sono fatte e per offrirle al pubblico nella loro parte più vera e semplice.

Questo mondo non mi renderà cattivo 1x03 [credit: courtesy of Netflix]
Questo mondo non mi renderà cattivo 1x03 [credit: courtesy of Netflix]

Si tratta, dunque, di una conversazione onesta, coi dubbi di un ultra trentenne che non si limita a interrogarsi su se stesso, ma anche sul ruolo che la propria vita può avere in quella degli altri. Questo mondo non mi renderà cattivo è anche un’opera che si interroga sull’importanza dei sogni e delle aspirazioni: sul prezzo che siamo disposti a pagare per riuscire a rimanere a galla mentre sembra che la quotidianità ci remi contro per non permetterci di raggiungere la felicità o, almeno, quella che noi crediamo essere la felicità. Nella serie – o, almeno, nei quattro episodi messi a disposizione della stampa da parte di Netflix – ci si interroga sul privilegio di poter avere valori a discapito della propria affermazione.

Ma non si tratta di una serie che affronta tutto coi toni drammatici della predestinazione. Zerocalcare non sembra suggerire né soluzioni né facili allarmismi: la sua riflessione è costante, una serie di domande vestite dall’ironia tipica del suo stile e che, forse, trova nella figura dell’Armadillo la sua massima personificazione. Proprio come avveniva anche nella prima serie, la voce di Valerio Mastandrea è un valore aggiunto allo show e la figura dell’Armadillo rappresenta quella voce da Grillo Parlante che tutti vorremmo: una voce che non è edulcorante e distaccata, ma satirica e presente, quella voce che ci indica i limiti dei nostri ragionamenti, facendoci anche ridere di noi stessi.

Questo mondo non mi renderà cattivo S1 [credit: courtesy of Netflix]
Questo mondo non mi renderà cattivo S1 [credit: courtesy of Netflix]

A margine, tra le tante novità della serie che non vi spoileriamo per non rischiare di rovinarvi la sorpresa, un plauso a Zerocalcare anche per la capacità di mettersi in discussione come artista e come persona di successo. È interessante il modo in cui si offre al pubblico, con la sua percezione di se stesso e quella degli altri che gli si muovono intorno. Per concludere, davvero apprezzabile (e divertente) la scelta di rivolgersi al pubblico parlando dell’esperienza di Strappare lungo i bordi, scherzando anche sulle critiche riguardo l’incomprensibilità della sua dizione e del suo accento. Questo mondo non mi renderà cattivo è da non perdere.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
Questo mondo non mi renderà cattivoQuesto mondo non mi renderà cattivo (stagione 1)
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