Teen Wolf
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Recensione Teen Wolf 3×22 – De Void


Con De-Void Teen Wolf aggiunge altri tasselli fondamentali alla trama, preparando lo spettatore a due episodi finali da togliere il fiato. Ottimo come sempre Dylan O'Brien, che riesce ad oscurare quasi tutti gli altri.
Voto: 9/10

Dove eravamo
Nell'episodio 21, intitolato The Fox and The Wolf, avevamo scoperto la vera natura della Nogitsune, la volpe malefica che ha preso possesso di Stiles in questa seconda parte di stagione. Attraverso un salto nel passato avevamo appreso come lo spirito maligno fosse nato in seguito alla volontà di Noshiko, la madre di Kira, di vendicarsi di coloro che avevano sancito la morte del suo amato Rhys, morto divorato dalle fiamme. Una struggente storia d'amore che si era conclusa come il peggiore incubo. Così, mentre il crepuscolo avanza e gli Oni sono pronti ad attaccare Stiles versione Dark, gli altri sono tutti alla ricerca di un modo per salvare il ragazzo. The Fox and The Wolf si era concluso con lo sceriffo Stilinski che arrivava davanti al proprio figlio, non sapendo bene cosa aspettarsi. L'episodio 22, De-Void, riprende le fila del discorso, e abbandonando ogni flashback, si concentra sulla storia principale, preparando lo spettatore a due episodi finali che si preannunciano al cardiopalma.

Cosa vedremo
In De-Void la partita finale per l'anima di Stiles ha inizio. Infatti, mentre la Nogitsune continua a mietere vittime giocando con la grande espressività di Dylan O'Brien (c'è da chiedersi perchè tutta la popolazione di Beacon Hills continua a cadere nei tranelli della Volpe), tutti gli altri muovono i loro passi alla ricerca di una soluzione finale. Ma fuori dalle finestre il tramonto incombe e la Nogitsune è costretta ad usare i propri nemici come scudi e guardie del corpo contro gli Oni. E tutti, naturalmente, rimangono lì come statue e un po' come eroi, tutti pronti a fare da scudo all'empio spirito pur di salvare Stiles, di salvaguardare il suo corpo finchè non si sarà trovata una soluzione. Ma la Nogitsune, che della sua malvagità sembra non averne mai abbastanza, riesce in qualche modo a sopraffare Noshiko e a rubarle l'ultima lama e, aprendosi una ferita purolenta nello stomaco, ne fa uscire una massa piuttosto nauseante di mosche. Insetti fastidiosi che rappresentano la possessione e l'orrore, che quasi diventano simboli del maligno e che in poco tempo mietono varie vittime. Ben presto Isaac (che finalmente torna vigile!), Derek, Ethan e Aiden si troveranno posseduti e vogliosi di fare stragi più o meno ampie. Nel frattempo la Nogitsune continua a celarsi dietro il volto di Stiles e lo fa così bene per che per un momento Melissa ci casca. Pensando di aver riavuto il migliore amico di suo figlio, la donna lo libera dal nastro adesivo che gli chiede la bocca; una mossa azzardata e quantomeno stupida, perchè la Nogitsune ne approfitta per far sapere a Melissa che Stiles sa del motivo per cui l'Agente McCall – che nel frattempo sta salvando lo sceriffo dalla disciplinare – se ne era andato e che conosce anche il motivo per cui quel giorno lontano Melissa ha chiamato lo sceriffo. La Nogitsune, poi, conclude la sua sibillina minaccia con un'altra ancora più pericolosa per Melissa: "Sai perchè Stiles non l'ha mai detto a Scott?" dice la volpe, con un sorrisetto compiaciuto a distorcere i lineamenti del ragazzo. "Perchè sapeva che non ti avrebbe mai perdonata". Una frase, questa, che nella sua totale mancanza di indizi lascia lo spettatore con una curiosità tale da mettere in ombra quasi tutto il resto. Tuttavia i tentativi per salvare Stiles proseguono; e mentre i lupi del branco di Scott sono ancora alle prese con le loro possessioni – e sono tenuti sotto controllo dalle neo-alleate Allison e Kira – Peter (anche lui finalmente di ritorno)è l'unico a trovare una soluzione all'intera matassa.

Un viaggio nella mente
Peter, con le sue maglie esageratamente a V e il sorriso furbo di chi ne sa sempre una più del diavolo, spiega a tutti che l'unico modo per tentare di salvare Stiles è quello di scivolare tra le piege del suo subconscio e cercare di strapparlo dalla presa della Nogitsune. Il piano, allora, prevede che Lydia, con l'aiuto di Scott, si impossessi della mente di Stiles e vada alla ricerca della Nogitsune per mandarla via. Il piano ha due ruoli fondamentali. Il primo – e quello più entusiasmante per chi scrive – è quello di mettere in luce, ancora una volta, la forte alchimia che esiste tra Peter e Lydia. I due collaborano per il bene di Stiles e, soprattutto, perchè Peter spera di ottenere ulteriori informazioni sul suo riscoperto ruolo di padre. Ma ben presto la loro collaboraziona lascia intravedere qualcosa di più. Non a caso, infatti, quando Lydia arriva nel cervello di Stiles viene catapultata alla notte del ballo, quando venne aggredita da Peter: aggressione che, come avevamo poi scoperto, aveva risvegliato i suoi poteri di Banshee. Poco dopo, Peter, alla continua ricerca di Jackson, si imbatte in realtà nella Nogitsune. Quell'incontro nella realtà si palesa sotto forma di un sanguinamento al naso. Vedendo Lydia in quelle condizioni allora Peter non riesce a celare una forte preoccupazione e si inginocchia davanti alla ragazza, sussurrandole quanto lei sia forte e un attimo dopo urla talmente forte che, nell'altra dimensione, Lydia riesce a sentirlo. Una comunicazione tra piani differenti che lascia sperare in qualcosa di buono tra i due e che lascia altri indizi poco più avanti, quando Peter cercherà di proteggere Lydia dalla Nogitsune con il proprio corpo. Il secondo ruolo di questo piano è, naturalmente, quello di salvare Stiles. E questo avviene quando Lydia e Scott – che nel frattempo era rimasto intrappolato in un suo ricordo con Allison – arrivano in una grande stanza bianca dove Stiles sta giocando a scacchi con la Nogitsune. L'incontro tra i tre ragazzi appare più complicato del previsto perchè per quanto Lydia e Scott corrano, sembrano incapaci di raggiungerlo. E' a quel punto che Lydia capisce cosa bisogna fare: suggerisce allora a Scott di usare il richiamo che i lupi usano per il proprio branco perchè Stiles, pur essendo un umano, ne fa parte. L'ululato (che in realtà sembrava più un ringhio) fa effetto e Stiles si risveglia dal suo torpore, gettando via la scacchiera. Dall'altra parte, allora, tutti cominciano a svegliarsi. Peter ne approfitta per prendere in disparte Lydia. "Un patto è un patto, persino con me" le sussurra un attimo prima che Lydia si avvicini al suo orecchio e sussurri il nome di Malia. Nome, questo, che sembra provocare una reazione in Stiles che, ben presto, si trova piegato sul movimento a rigettare bende su bende. Da queste, alla fine, emerge la Nogitsune. Un attimo dopo, allora, Peter e Scott si gettano su di essa, tenendola ferma. Quando finalmente riescono a strappare via le bende scoprono che sotto di esse non c'è altri che Stiles; quando si rendono conto di quello che è successo è ormai troppo tardi. La Nogitsune ha tirato loro l'ennesimo schermo, ed è sparito, portando con se Lydia.

Cosa ci è piaciuto:
• La sempre più solida chimica tra Peter e Lydia. Non a caso, quando la ragazza entra nella testa di Stiles, rivive la scena del ballo, quando Peter la lasciò a dissanguarsi. Allo stesso tempo, però, non è certo un caso che sia proprio la voce di Peter a richiamare Lydia all'ordine, trascinandola fuori dall'antro infernale in cui stava per rimanere intrappolata. Sono davvero troppo belli insieme.
• Tutta la scena interna alla testa di Stiles: viene perfettamente calibrata ogni dose di inquietudine e di speranza.
• La promessa di un colpo di scena che riguarda Scott e suo padre e che include Melissa e lo sceriffo Stilinski

Cosa non ci è piaciuto
• Il personaggio di Allison, nonostante la sua fugace collaborazione con Kira, continua ad essere pressoché inutile.
• Possibile che tutti i personaggi siano ancora al punto di partenza e non capiscano che di una volpe non bisogna fidarsi mai?

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
Teen WolfTeen Wolf (stagione 3)
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