Teen Wolf
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Recensione Teen Wolf 4×09 – Perishable


Con 'Perishable' veniamo a conoscenza (o almeno così si pensa) della vera identità del misterioso Benefattore. Una rivelazione che, in realtà, odora di delusione, in un episodio che non ha brillato certo per invenzioni narrative, ma che ha il merito di lanciare un nuovo grande protagonista.
Voto: 8/10

Dove eravamo rimasti: Time of Death

Spinti al limite della sopportazione per via dei molteplici attacchi che sono stati costretti a subire nelle ultime settimane, i protagonisti di Teen Wolf, nell'episodio nove di questa stagione, decidono di attuare un piano che – a detta di Kira e di Stiles – è sia stupido, sia pericoloso. Time of Death, infatti, è una corsa contro il tempo. Scott accetta di farsi "uccidere" da Kira e rimanere tra le spire di Ade per quaranta minuti. Il motivo? Semplice. Gli altri – in particolar modo Chris Argent – dovranno far sapere al Benefattore che il True Alpha è stato ucciso, sottolineando però che non è possibile mandare una prova visiva, per colpa della polizia che sta arrivando sul luogo. L'idea geniale del gruppo era che, al suono di questa notizia, il Benefattore si sarebbe recato di corsa all'ospedale per verificare con i suoi occhi. Peccato che il villain di questa stagione non è poi così stupido, e alla fine tutti rimangono con un pugno di mosche in mano. Tuttavia Scott ha un'illuminazione: chi è che può sapere se qualcuno è morto o meno senza bisogno di alcuna prova visiva? Una banshee, naturalmente. Con Meredith morta e Lydia alle prese con nuove rivelazione sulla sua defunta (?) nonna i sospetti degli spettatori ricadono proprio su quest'ultima. Nel frattempo Malia ha avuto modo di parlare con suo padre Peter, il quale ha confidato alla ragazza che i 117 milioni che gli hanno rubato erano necessari per effettuare ricerche sulla madre naturale di Malia. Infine, durante il suo periodo di morte apparente, Scott viene perseguitato da incubi in cui viene perseguitato dall'immagine di Liam che viene brutalmente ucciso dall'assassino senza bocca che avevamo visto in Muted. In più, in questi sogni, Scott vede la sua bocca riempersi di zanne: simbolo, questo, che è in atto un evoluzione?

Cosa vedremo: Perishable

Perishable si apre con il vice-sceriffo Parrish imprigionato nella macchina da un collega che lo vuole ardere vivo, in modo da poter così incassare il premio promosso dal Benefattore. Questo prologo iniziale – una delle scene più belle di questa stagione! – serve soprattutto a due cose: la prima è quella di rendere maggiormente consapevole Parrish della sua natura fuori dall'ordinario. La seconda è di far sapere allo spettatore che la lista delle persone soprannaturali e del loro valore, adesso è pubblica. Quindi, chiunque abbia desiderio/bisogno di soldi, potrà facilmente individuare le vittime sacrificali e tentare di farle fuori. A proprio rischio e pericolo, naturalmente.  Nel frattempo Lydia e Stiles stanno cercando di risolvere il mistero legato alla lettera in codice che nonna Lorraine aveva lasciato a sua nipote. Dopo aver scoperto la parola di accesso – Ariel, dal nomignolo di Lydia stessa – i due ragazzi si trovano davanti una lista di pazienti della Echo House, tutti morti suicidi. Grazie all'aiuto di Parrish, Stiles e Lydia trovano l'elemento comune: l'infermiere che ha tanto in odio Stiles è il nome ricorrente in ogni cartella clinica dei suicidi. Recandosi a Echo House, per cercare di chiarire ogni cosa, i due cadono prigionieri dell'uomo, che fa ascoltare a Lydia una vecchia registrazione della nonna, in cui appare chiaro che la donna aveva già previsto il futuro. Nella registrazione, infatti, si sente la donna dire: "Non farle del male. Non fare del male ad Ariel". Stiles, il cui nome è stato scritto sulla lista, sta poi per essere ucciso quando l'intervento repentino di Parrish mette fine alla vita dell'uomo che si credeva Dio, che uccideva i suoi pazienti – facendo passare gli omicidi per suicidi – perchè pensava di liberarli dalle loro pene. Con il cadavere a terra, Lydia capisce che non era lui il Benefattore. Un attimo dopo sullo schermo appare Meredith, viva e vegeta, che dice che l'uomo non era sulla sua lista. In basso, a destra, nel frattempo, appare la scritta con l'hashtag #thebenefactor.

Il Benefattore

Inutile girarci intorno: sappiamo tutti che il vero, gigantesco interrogativo che ruotava intorno a questa quarta stagione di Teen Wolf era quello legato all'identità del Benefattore, questo strano individuo nascosto nell'ombra che aveva indetto una vera e propria caccia all'uomo con tutte le creature soprannaturali di Beacon Hills. Jeff Davis ci aveva dato qualche indicazione, nel corso delle varie interviste e del recente Comic-Con di San Diego. Ci aveva detto che il Benefattore era un personaggio che avevamo già incontrato, che aveva qualcosa a che fare con l'incendio di casa Hale e che era collegato alla prima stagione. Per tutti questi motivi, quando abbiamo visto l'entrata in scena di Meredith abbiamo sentito una grandissima punta di delusione arderci il petto. Meredith, sin dalla sua prima apparizione, è stato un personaggio che ha suscitato la nostra simpatia ed empatia. Con Perishable, poi, la sua storia ci era stata presentata sotto una nuova luce, di modo che i nostri sentimenti si caricassero anche di compassione. Lydia, infatti, nel raccontare la storia della nonna, racconta anche il passato di Meredith. Scopriamo così che Lorraine, perseguitata dai suoi "poteri", aveva dato il via ad alcuni "esperimenti" nei quali era incappata anche Meredith, che ne era uscita solo perchè, alla fine, impazzì. E' emblematico il commento che fa Lydia: "Una Martin l'ha spinta alla pazzia. L'altra alla morte". Capiamo dunque che Meredith, oltre ad essere più vecchia di quello che pensavamo, ha avuto anche un passato da "cavia", se ci passate il termine. Impossibile, dunque, non provare un po' di sana compassione per lei. E avevamo creduto sinceramente che fosse morta – meglio, che si fosse uccisa – per volere di un misterioso Benefattore. Scoprire che (il condizione è sempre d'obbligo) potrebbe essere proprio lei l'entità misteriosa ci ha deluso enormemente, senza contare che la sua stessa esistenza ha mandato a quel paese tutto quello che Jeff Davis ci aveva detto. Meredith non era presente nella prima stagione e fino alla 3B nessuno osava immaginare la sua esistenza, senza contare che non riusciamo a trovare il collegamento con gli Hale e con l'incendio. Per questo continuamo a sperare che ci sia un'altra spiegazione, un altro Benefattore, sebbene sempre il machiavellico Davis aveva detto che il Benefattore sarebbe stato presentato proprio in questa puntata. Dal momento che gli ascolti di Teen Wolf non stanno andando benissimo, il sospetto che Davis abbia stuzzicato la curiosità del pubblico, in modo subdolo, per spingerli a vedere lo show è quanto meno concreto.

L'araba fenice

Sebbene di solito usiamo i "paragrafi extra" per sentirci liberi di esprimere tutto il nostro amore, la nostra preferenza e il nostro supporto per Peter Hale (nel dubbio, ricordiamo l'hastag #dontkillPeterHale), questa volta vogliamo spendere due righe su Parrish che, dal momento del suo arrivo, ha dato il via ad una vera e propria scalata nella classifica personale dei personaggi preferiti. Dopo l'incipit di Perishable, in cui lo vediamo prima vittima, poi entità vendicatrice vestita di fumo, Parrish ha fatto il proverbiale salto di qualità. Ancora non sappiamo cosa sia esattamente, ma il dubbio che possa essere una Fenice si fa sempre meno incerto. D'altra parte perchè scegliere di farlo "uccidere" proprio attraverso il fuoco? Le fenici, si sa, risorgono dalle proprie ceneri. Nonostante questo, però, sembra che nessuno a Beacon Hills riesca a pensare a questa opzione, tanto che tutti si guardano sorpresi e perplessi, alla ricerca di una spiegazione. Spiegazione che, ad oggi, ancora non è arrivata e che aspetta di dare un'occhiata al Bestiario (termine piuttosto divertente) di Chris Argent.

Cosa ci è piaciuto:

• Parrish. Quando all'inizio ritorna in centrale, nudo e abbrustolito per benino, ha compiuto il passo finale per diventare uno dei personaggi migliori di questa stagione.
• Derek umano, simil-cacciatore, è assolutamente irresistibile. Molto più di quanto sia mai stato come licantropo/mentore.
• La scena all'ospedale tra Stiles e suo padre. "Ci prendiamo cura l'uno dell'altro".

Cosa non ci è piaciuto:

• Probabilmente scateneremo la rabbia di qualcuno, ma Scott, in qualità di True Alpha lascia molto, ma molto a desiderare.
• Tutta la storia della nonna di Lydia. La storia di per sè è interessante, ma c'è stata una lentezza di fondo, mentre veniva raccontata, che l'ha resa più pesante.
• Benefactor = Meredith. Se fosse davvero così, sarebbe un po' una delusione.
• Sempre troppo poco Peter Hale.

Valutazione di Erika Pomella: 8 su 10
Teen WolfTeen Wolf (stagione 4)
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