Recensione: Una notte da leoni 3

Una notte da leoni 3, terzo e ultimo capitolo della saga comica più famosa e di successo degli ultimi anni che ha lanciato attori come Bradley Cooper, nominato come miglior attore agli ultimi premi oscar e Zach Galifianakis, vero mattatore della saga, arriva finalmente nelle sale di tutto il mondo atteso da milioni di fans. Al timone di tutto troviamo sempre Todd Phillips e nel cast, oltre ai soliti componenti fissi, c'è l'aggiunta di due guest star d'eccezione come John Goodman e Melissa McCarthy.

Due anni dopo l'ultima avventura a Bangkok, dove è stato celebrato il matrimonio di Stu (Ed Helms), tutti hanno ripreso le loro tranquille vite con le rispettive famiglie. Tutti tranne Alan (Zach Galifianakis). Sentendosi solo e abbandonato ha smesso di prendere le sue medicine e il suo comportamento e la sua situazione psicologica peggiora di giorno in giorno. Così, dopo l'improvvisa morte del padre, Alan viene convinto dai suoi amici a ricoverarsi in una clinica psichiatrica e saranno proprio loro ad accompagnarlo. Il branco è di nuovo unito, in viaggio verso una destinazione che non dovrebbe portare loro alcun problema. Ma si sa, quando c'è di mezzo Alan niente può filare liscio e così gli errori passati tornano a tormentarli, con un nuovo cattivo che li perseguita (John Goodman) e vecchie conoscenze che si rifanno vive (Ken Jeong).

I leoni son tornati ma questa volta non c'è alcun matrimonio e nessun addio al celibato con tanto di droga che degenera portando i protagonisti a non ricordare più nulla. Questa volta sono più che lucidi ma il pericolo si fa più grande mettendo a repentaglio le loro stesse vite. Il terzo capitolo, forse perché è quello conclusivo, è più maturo e affronta tematiche meno superficiali, tutte riferite al personaggio di Alan. È lui il vero protagonista di questa pellicola, come del resto anche delle altre, ma in questo episodio in particolare subirà un cambiamento che lo farà crescere e maturare. C'è proprio tutto nel film: tantissimi riferimenti ai due capitoli precedenti, un ritorno lì dove tutto ebbe inizio ovvero Las Vegas, il Caesar Hotel in particolare, camei a sorpresa e un finale con momenti che ripercorrono le precedenti avventure.

È difficile dire se il terzo Una notte da leoni sia migliore o meno degli altri due, è sicuramente diverso, forse più confusionario e con qualche difetto in più ma altrettanto divertente. Le location e la colonna sonora sono, come sempre, molto efficaci e i fan del trio non rimarranno delusi. Quasi dispiace alla fine pensare che questo sia l'ultimo film ma è anche giusto che sia così perché i segni di logoramento, già iniziati nel secondo capitolo, qui si fanno più evidenti.

Mi raccomando non uscite subito dalla sala perché dopo i titoli di coda c'è il vero finale del film!