The Eyes of Tammy Faye
The Eyes of Tammy Faye

[RomaFF16] The Eyes of Tammy Faye, recensione del film con Jessica Chastain


La sedicesima edizione della Festa del Cinema di Roma prende il via con 'The Eyes of Tammy Faye', film autobiografico che vede Jessica Chastain nei panni della protagonista di una storia vera
Voto: 7/10

Diretto da Michael Showalter su sceneggiatura di Abe Sylvia, The Eyes of Tammy Faye è stato scelto come film d'apertura della 16a edizione della Festa del Cinema di Roma. Il film – interpretato da Jessica Chastain che ne è anche la produttrice – racconta la parabola discendente di Jim e Tammy Faye Beckett, due telepredicatori che hanno portato la parola di Dio in tutto il mondo, con ascolti di record, prima di cadere "fuori dalla grazia di Dio".

Il film inizia quando Tammy Faye è una bambina, erede di un matrimonio fallito e figlia di una donna divorziata. Proprio per questo suo status di prole di un divorzio, Tammy Faye viene tenuta lontana dalla Chiesa e dagli occhi di Dio, all'interno di una comunità molto attenta alle apparenze. Ma Tammy Faye ha bisogno di essere amata e accettata e così, contro i consigli materni, riesce a intrufolarsi in Chiesa e, incredibilmente, si fa protagonista di un miracolo. Da quel momento in poi la vita della bambina si affida al volere di Dio, al punto da iscriversi a una facoltà per diventare predicatore. Ed è proprio in un'aula che Tammy (Jessica Chastain) incontra Jim (Andrew Garfield), un ragazzo pieno di verve e fascino che la conquista velocemente. I due si sposano, lasciano il college e iniziano una carriera via via più di successo, che in breve tempo li rende i predicatori più famosi della TV. Ma, si sa, non è tutto oro quello che luccica, e se davanti alla macchina da presa Tammy e Jim sembrano nuotare verso il lieto fine promesso ai Giusti, nel dietro le quinte le cose sono molto più dolorose e problematiche di quanto ci si potrebbe aspettare.

The eyes of Tammy Faye è un film che si presenta al pubblico come il classico biopic di cui il cinema è pieno. Un film biografico che segue una struttura ormai collaudata, che di fatto elimina la sorpresa dalla fruizione. Una struttura divisa in quelli che potremmo definire tre atti: l'ascesa e la felicità dell'inizio, la caduta dall'Olimpo e, infine, la redenzione, l'inizio di una nuova possibilità di andare avanti. Da questo punto di vista il film d'apertura della Festa del Cinema di Roma non presenta nessuna sorpresa degna di nota: le cose vanno più o meno come previsto. C'è da dire, però, che se siete completamente all'oscuro di questi due personaggi tanto popolari negli Stati Uniti d'America, la loro parabola potrebbe comunque sorprendervi, raccontandovi qualcosa che alle nostre latitudini non è così conosciuto.

The Eyes of Tammy Faye non è uno di quei film destinati a lasciare il segno, uno di quelle pellicole destinate a entrare nella sfera di quelli indimenticabili. È un film che si lascia guardare e che, per un paio d'ore, intrattiene in modo più o meno convincente. Il problema è forse una sceneggiatura troppo stereotipata, che non va mai davvero fino in fondo alla questione. Vero punto di forza è invece l'interpretazione di Jessica Chastain che se da una parte rischiava di rimanere confinata nell'interpretazione machiettistica, dall'altra riesce a dare alla sua Tammy Faye una tridimensionalità che la rende cara al pubblico. Nel cast anche Vincent D'Onofrio.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
Gli Occhi di Tammy FayeFesta del Cinema di Roma 2021
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