Recensione Shameless 5x10
Recensione Shameless 5x10

Recensione Shameless 5×10 – South Side Rules


Episodio pieno di rabbia e di amore: quasi interamente incentrato sui problemi della ship Gallavich, 'South Side Rules' vi farà scoprire quanto profondo possa essere il vostro odio per un personaggio.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Carl's First Sentencing

Nell'episodio di Shameless della scorsa settimana la macchina da presa sembrava volersi concentrare principalmente di Carl, accusato di spaccio di droga e per questo costretto ad andare in tribunale ed essere giudicato. Fiona, che sulla sua pelle porta ancora i traumi della sua permanenza in prigione, fa di tutto per convincere Carl di mostrarsi pentito, penitente, calmo e buono. Non vuole, naturalmente, che suo fratello finisca in riformatorio. Ma Carl, come dice lui stesso, ha una reputazione da mantenere, e non bastano i vestiti puliti, le maglie col colletto inamidato o gli occhiali spessi a cambiare la sua anima. Così, dopo che il giudice ha condannato anche Chuckie alla punizione minima in riformatorio (a causa del suo grave ritardo mentale), Carl fa di tutto per mostrarsi insolente, incurante delle autorità e pronto ad andare in riformatorio. Anzi, quando il giudice emette la sua sentenza, il ragazzino si allontana con un sorrisetto soddisfatto che gli galleggia sulle labbra. In effetti il percorso di Carl, come personaggio, è sempre stato così lineare che non poteva avere altra soluzione che questa: un anno di riformatorio. Nel frattempo, a casa, le cose non vanno bene. Lip è ancora alle prese con il suo debito scolastico, ma se non altro comincia a frequentare una sua professoressa in maniera biblica; a casa Gallagher Ian si risveglia con un attacco completamente paranoico che lo spinge a stringere tra le dita una mazza, rischiando anche di colpire Debbie. Tutta la situazione surreale, dalla quale si risveglia per i sensi di colpa verso la sorella e con le parole amorevoli di Mickey, lo spingono finalmente ad accettare l'idea di essere bipolare e, dunque, di doversi curare. Quando però sente che dovrà curarsi almeno per quarant'anni prima di poter diminuire la dose la sua determinazione sembra vacillare. Nel frattempo Kevin, che vive ancora illegalmente al campus di Lip spacciando erba, passa le sue giornate facendo l'agente anti-stupro, finendo sempre a letto con le ragazze che gli sono infinitamente grate. Questo finchè i ragazzi dell'università non accerchiano Kevin – vista la moria di ragazze da sedurre – e finiscono col farlo rinsavire, convincendolo che nessuna donna potrà mai essere come sua moglie Veronica.

Cosa vedremo: South Side Rules

Mentre a casa Gallagher Ian sta facendo i conti con i suoi medicinali che lo lasciano a galleggiare in uno stato inconsistente di insensibilità, Fiona sta cercando di fare pace col cervello e, più esattamente, con il cuore. Dopo che la bomba Jimmy/Steve/Come-Cavolo-Si-Chiama è esplosa nel suo matrimonio (essenzialmente perchè Fiona è una cretina ossessionata dall'autodistruzione), le cose con Gus non sembrano andare per il verso giusto. L'uomo, infatti, sembra aver preso la decisione di separarsi da Fiona. Quest'ultima, però, nel frattempo, sta cercando di stare vicina a Sean, che per i suoi trascorsi da tossicodipendente non può lasciare Chicago e seguire suo figlio. Il momento tutt'altro che allegro e la loro vicinanza continua portano i loro sentimenti repressi a riemergere: Sean e Fiona si sono piaciuti sin dal primo sguardo ed è abbastanza evidente che il matrimonio con Gus, sebbene arrivato con un innamoramento fulmineo, ha le basi proprio nel rifiuto iniziale di Sean, nel desiderio di Fiona di dimostrargli che non è una donna che porta guai, che non è un agente del caos. Avendo miseramente fallito questa missione (Fiona potrebbe benissimo far di cognome autodistruzione continua), Fiona adesso deve riaffrontare i suoi sentimenti per il suo capo, che adesso sembra avere bisogno di lei. Così alla fine, mentre Fiona sta ancora declarando quanto ami Gus, quanto voglia salvare il suo matrimonio, i due si baciano. Vai così Fiona, tu sì che hai le idee chiare! Purtroppo il percorso sentimentale di Fiona di questa stagione sta dimostrando tutte le crepe di questo personaggio, che è stato distrutto nell'arco di poche settimane. Dall'arrivo di Jimmy in poi, Fiona è stata mostrata come una debole, una sciocca, una persona incapace di stare da sola, ma anche di decidere per chi vale la pena combattere. Una donna così maledettamente presa dai casini che lei stessa ha creato che sembra non avere più tempo neanche per la sua famiglia. Nel frattempo al college Lip, che è sempre alle prese con la strana relazione con la sua insegnante e con il marito di lei, deve anche fronteggiare un altro problema: l'erba che ha venduto con Kevin agli altri ragazzi comincia a mostrare effetti indesiderati che culminano con un incidente. Un amico di Lip, infatti, si getta dalla finestra finendo col farsi molto male. Chiedendo aiuto alla sua insegnante, Lip capisce però quanto tiene al college, a questa incredibile opportunità. 

I need the shit talking, bitch slapping, piece of southside trash I fell for

Ancora una volta i protagonisti di questa puntata sono stati Ian e Mickey, entrambi alle prese con le due facce della stessa medaglia. Ian ha cominciano a curarsi, più per il bene delle persone che ha intorno che per il proprio. Dopo aver rischiato i far del male a Debbie ed essersi reso conto di avere dei black-out razionali più o meno importanti, ha deciso di ritornare al litio. La cura, però, lo porta a sviluppare l'insensibilità. Ian non sente più niente e anche a livello sessuale le cose non sembrano funzionare. E' come se Ian non sentisse neanche Mickey. E' avvolto in un velo che lo divide dal resto del mondo: un mondo che non può più sentire, che gli appare lontano e precluso. Arriva persino a mettere una mano su una piastra pur di sentire qualcosa. Quasi stesse mettendo in scena le parole che Buffy cantava in Once more with feelings:

I touch the fire and it freezes me
I look into it and it's black
Why can't I feel?
My skin should crack and peel
I want the fire back

Ian vuole tornare a sentire: che sia dolore o meno, non importa. Quello che conta, per lui, è esserci. Sentire il mondo che preme sulle sue spalle, che lo costringe a scendere a patti con i suoi demoni. Dall'altra parte c'è Mickey che deve fronteggiare questo freddo glaciale che ha investito il suo ragazzo. Deve rinunciare al sesso e deve vedere Ian che precipita in un antro buio. Mickey cerca di affrontare questa sfida nell'unico modo che può: con il suo amore per Ian. Si occupa di lui, controlla che prenda le medicine e che non faccia strane miscele con l'alcool. Ha mille occhi per controllare che non capiti altro di male, e giustifica senza problemi anche la mancanza di erezione del ragazzo. E' sempre presente, sempre attento, sempre all'erta. Gioca all'infermiera, perchè la sua preoccupazione per Ian è tale che non può comportarsi in nessun altro modo. Ma questo atteggiamento amorevole e altruistico alla fine finisce con lo stancare Ian. Così, mentre sono al campo di baseball, sotto le gradinate che sono state testimoni di tanti incontri rubati alla notte, Ian sbotta. E' pieno di rabbia e chiede che fine abbia fatto il ragazzo violento, volgare e crudele di cui si era innamorato. E prima ancora che Mickey possa trovare una risposta, Ian lo colpisce. Ne scaturisce una rissa e i due cominciano a picchiarsi come se si odiassero, come se volessero il male dell'altro. A ben guardare, però, tutti i momenti più importanti della loro relazione sono avvenuti attraverso la violenza. La loro prima volta insieme è scaturita da una rissa nella stanza di Mickey; la prima volta che Ian ha chiesto a Mickey di ammettere la sua omosessualità, poco fuori ad un cantiere, Mickey l'ha colpito ferocemente. Persino quando Mickey ha fatto outing, quello che è seguito è stata una rissa. Anche ora, allora, mentre Ian invoca di poter sentire qualcosa, di ritrovare il ragazzo che tanto ama, la violenza sembra la strada privilegiata. E infatti i due si picchiano come se non ci fosse un domani, per poi restare stesi e sorridenti sull'erba, prima di darsi uno dei lori magnifici baci, che vengono così crudelmente centellinati. Quando tornano a casa, felici e ubriachi, Ian realizza che loro due non hanno mai avuto un vero appuntamento: uno di quelli che prevede abiti puliti, un invito a cena e tante belle cose. Quindi, perchè non ora? Perchè la famiglia Gallagher ha fatto l'errore madornale di aprire la porta di casa a quella maledetta serpe che è Sammi. L'abbiamo odiata fin dal primo istante, ma mai prima d'ora ci era venuto in mente di augurarci la sua morte. Infatti Sammi – la viscida, infida, volgare Sammi – è ancora scossa da quello che è capitato a suo figlio Chuckie. A quanto pare,però, aver mandato Carl in prigione non le è bastata come vendetta. Perciò ha venduto anche Ian, l'unico cioè della famiglia che non ha mai fatto del male a nessuno, che è sempre stato attento ai sentiment di tutti, ai militari che subito vengono a prenderselo sotto lo sguardo spaventato e rabbioso di Mickey. L'attore Noel Fischer, su twitter, ci aveva avvisato che ora dovevamo attendere la tempesta, ma speriamo che prima che la tempesta passi, il sangue di Sammi venga versato in modo subdolo e crudele.

Cosa ci è piaciuto:

• Tutta la storyline di Ian e Mickey
• Veronica e Kevin di nuovo insieme
• La presa di coscienza di Lip

Cosa non ci è piaciuto:

• Sammi. Sammi. Sammi. Sammi. Sammi. Sammi
• Gli scompensi sentimentali di Fiona.
• Che Debbie stia correndo inutilmente il rischio di rimanere incinta.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
ShamelessShameless (stagione 5)
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