Ted 2
Ted 2

Ted 2, la recensione


'Ted 2' ricalca tutte le situazioni che portarono il primo capitolo ad un successo planetario. Tra situazioni escatologiche e situazioni sempre politicamente scorrette, il piccolo orsacchiotto parlante e il fedele amico Johnny sono pronti a farvi divertire. Di nuovo.
Voto: 6/10

Ted (Seth MacFarlane) si è finalmente sposato con la donna dei suoi sogni, Tami-Lynn (Jessica Barth), mentre il suo migliore amico e testimone Johnny (Mark Wahlberg) è tornato scapolo dopo aver divorziato da sua moglie. Tuttavia, per l'orso parlante, le cose ben presto cominciano ad andare male. Il suo matrimonio, ad un anno dal proverbiale lo voglio, è sul punto di andare in pezzi. Per questo Ted, decide insieme a sua moglie, di fare un figlio. Il piano, però, va a rotoli quando si scopre che Tami-Lynn non può generare figli a causa dello stato orribile in cui imperversano le sue ovaie. L'unica soluzione, dunque, resta l'adozione, ma la richiesta punta i riflettori sulla situazione straordinaria di Ted che non viene riconosciuto come persona, ma come "oggetto". Per questo Ted e John decidono di ingaggiare un giovane avvocato (Amanda Seyfried) per difendere i diritti dell'orso.

Sono passati circa tre anni da quando il Ted di Seth MacFarlane debuttò al cinema, portando ad incassi da capogiro, che sfiorarono i duecento milioni di dollari. Con questo successo alle spalle era ampiamente auspicabile un sequel che cercasse, in ogni modo, di cavalcare l'onda del successo e non lasciare a mani vuote spettatori che avevano dichiarato fedeltà all'orsacchiotto parlante dedicato al monito sex, drugs and rock'n'roll. Arriva così nei cinema Ted 2, pellicola che tratta argomenti di un certo peso sociologico – come l'entità del diverso in una società sempre più avulsa al razzismo sotterraneo – senza però mai dimenticare la propria anima, che è quanto di più politicamente scorretto e scapestrato si possa immaginare.

Così tra donazioni spermatiche che si trasformano in un ginepraio dell'orrore, lunghe distese di marijuana che scomodano addirittura Jurassic Park e richiami fallici tutt'altro che velati, Ted 2 riconferma se stesso. La pellicola è estremamente sincera con il proprio target di riferimento e non nega assolutamente nulla della propria natura. Si tratta di uno spettacolo a tratti esageratamente escatologico, che strizza l'occhio soprattutto alla goliardia di stampo maschile – motivo per cui la pellicola è più per un pubblico maschile che femminile – ma che non manca di lanciare frecciate divertenti lungo il proprio percorso. Nell'obiettivo di Seth MacFarlane ci sono proprio tutti: i Nerd, gli sportivi, quelli che non conoscono nulla del mondo dei nerd e dello sport, e persino una qualche ala del governo americano. Il risultato è una commedia piena di parolacce, situazioni al limite della vergogna, e scatti improvvisi che fanno venire le lacrime per il troppo ridere anche alla persona più scettica. Il tutto condito dall'aria dolce e ingannevole di un orsacchiotto parlante di Boston che vuole solo avere un figlio dalla sua moglie trofeo.

Una piccola postilla che lasciamo qui in conclusione di questa recensione: godetevi a pieno il velocissimo quanto spassoso cameo di Liam Neeson. Cinque minuti che valgono, da soli, il prezzo del biglietto.

Valutazione di Erika Pomella: 6 su 10
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