Teen Wolf
Teen Wolf

Recensione Teen Wolf 4×11 – A promise to the death


Ad uno solo episodio dal season finale, 'Teen Wolf' continua a mettere carne sul fuoco, aggiungendo interrogativi che richiedono una risposta, in attesa del conflitto risolutivo.
Voto: 7/10

Dove eravamo rimasti: Monstrous

Nell'episodio 10 della quarta stagione di Teen Wolf, dal titolo Monstruos, avevamo fatto finalmente la conoscenza del vero Benefattore. Sì, perchè sebbene ogni tassello del toto-morte sia stato manovrato dalla mano instabile di Meredith – cosa che ci aveva enormemente deluso, quando l'hashtag #thebenefactor era apparso sotto il suo viso -, la vera mente dietro il piano era quella di Peter Hale. Un Peter del passato, in coma dopo l'incendio che aveva distrutto la sua famiglia; un Peter costretto in un letto d'ospedale, in un corpo quasi privo di vita, ma con una mente ancora sveglia, febbrile, che urlava vendetta. Una mente che la sua vicina di degenza, Meredith – mandata in ospedale a seguito dei numerosi esperimenti a cui la nonna di Lydia l'aveva sottoposta – riusciva a sentire e, soprattutto, a capire e condividere.  Perciò tutto quello che abbiamo visto in questa stagione era un piano costruito dal furore di Peter contro gli Argent che Meredith ha fatto proprio e messo in atto, senza che Peter ne sapesse niente; senza che Peter fosse anche solo in grado di ricordare di aver fatto simili pensieri. Eppure, il semplice fatto che Peter abbia potuto ideare una strategia tanto cruenta lo rende subito un obiettivo agli occhi delle autorità che, tuttavia, sono costrette ad abbassare il capo quando si rendono conto di non avere in mano prove sufficienti per incriminare l'ex Alpha di Beacon Hills. Così Peter scappa e si rifugia nei sotterranei dove si incontra spesso con Kate; ed è qui che l'uomo, sempre così assetato di potere, confessa finalmente il punto centrale del suo piano: uccidere il True Alpha, uccidere Scott McCall. Mentre tutto questo avviene, Malia, Stiles e Lydia riescono finalmente a mettere la parola fine alla caccia soprannaturale, bloccando tutti i pagamenti, proprio nel mezzo di una grande battaglia tra creature soprannaturali, cacciatori e mercenari. L'ultima parola, tuttavia, aspetta a Meredith, che mostra di sentirsi in colpa per tutto quello che è avvenuto e davanti a Lydia dice che loro, tutti loro, non sono altro che mostri.

Cosa vedremo: A promise to the death

L'episodio undici, il penultimo di questa quarta, altalenante stagione, si apre con un tocco horror che si pone a metà strada tra Dexter Supernatural. All'inizio di A promise to the death, infatti, vediamo una ragazzina sdraiata su un tavolo da lavoro, ferita e immobilizzata, con gli occhi carichi di paura e lacrime, che "aspetta" di essere divorata da un Wendigo folle che annuncia di preferire il sapore delle prede spaventate. Prima che l'atto atroce si compia, però, entra in scena il tuttologo Deaton, che in una manciata di secondi conditi con mosse di arti marziali e co., riesce a far fuori il bad guy e a salvare la donzella in difficoltà. Tutto questo (bel) prologo ha lo scopo principale di condurre il ritrovato personaggio di Deaton verso i sotterranei di Echo House, dove scopriamo esistere una sezione segreta, in cui vengono tenuti "prigionieri" pazienti fuori dall'ordinario. La casa di cura che ha ospitato Stiles e Malia nella scorsa stagione, in altre parole, ha un reparto dedicato solo alle creature soprannaturali che hanno perso il senno o sono troppo pericolose per vivere libere. Vedere le celle allineate lungo un corridoio bianco e potenzialmente infinito ha richiamato la mente alcune scene del film horror Quella casa nel bosco, ma Teen Wolf non ha il tempo materiale – almeno per il momento – di soffermarsi su ogni singola creatura, così la macchina da presa segue Deaton, che chiede di vedere il dottor Valack, una creatura con il terzo occhio che fa cadere il nostro veterinario in una sorta di coma veggente, dal quale viene risvegliato solo grazie all'intervento di Lydia. Quando riapre gli occhi, Deaton è a conoscenza di alcune informazioni fondamentali che riguardano il futuro di Scott.

Peter, Kate e le strategie di guerra

Nel frattempo, mentre quest'ultimo e Kira sono alle prese con il loro primo appuntamento – su loro due torneremo più avanti –  e Liam è perseguitato da visioni sui Berserkers che fanno preoccupare anche il miglior amico Mason, Peter dice a sua figlia di aver finalmente scoperto il nome di sua madre. Ma Peter è Peter e dunque non è affatto incline a svendere le proprie informazioni. Perciò dice a Malia che se vuole veramente conoscere quel nome dovrà fare qualcosa per lui, uccidere Kate. Scelta più che coerente con il personaggio di Peter; non solo perchè è sempre stato un uomo pronto a liberarsi delle zavorre che ritiene inutili, ma anche perchè, fondamentalmente, incolpa Kate per tutto quello che di sbagliato è accaduto nella sua esistenza. Non dimentichiamoci che è stata Kate, alla fine dei conti, ad appiccare l'incendio che, di base, ha dato il via a tutto quanto. Il rancore di zio Peter nei confronti della famiglia Argent la si evince anche nella scena in cui a fronteggiarsi sono proprio Peter e Chris, stavolta a ruoli invertiti, cacciatore e vittima. Stavolta, però, è Peter ad avere la meglio, riuscendo a colpire a morte Chris, che rimane imprigionato, attaccato al muro come un futile trofeo di guerra e ferito così gravemente che noi spettatori abbiamo pensato fosse arrivato il momento di dire addio. Ma Chris Argent, l'uomo che è sopravvissuto allo sterminio della sua famiglia e si è mostrato tanto forte da capire che la strada che aveva intrapreso era quella sbagliata, non è del tutto incline a lasciare questo mondo. Questo anche grazie a Parrish che, come un cavaliere nella sua sfavillante armatura, arriva poco dopo che Peter se ne è andato e invita Chris a resistere, a stringere i denti e ad arrabbiarsi, perchè solo attraverso la rabbia il suo cervello avrebbe potuto rilasciare adrenalina sufficiente per liberarsi dall'arma che Peter gli aveva lasciato conficcata nello stomaco. Parrish dice all'uomo di aver cominciato a sospettare di Peter subito dopo il racconto di Meredith e di aver autonomamente deciso di tenerlo sotto controllo. A quanto pare l'ultimo arrivato a Beacon Hills è anche quello che ha più sale in zucca. In tutto questo, tuttavia, mentre Peter cerca di andare avanti con il suo piano, Kate prosegue con il suo – questa quarta stagione è, in effetti, un intrecciarsi continuo di piani e personaggi e alleanze, tanto che è difficile tenere il segno. La Loba – come viene chiamata dai Calaveras – ha infatti rapito Scott e l'ha portato – insieme a Kira – in Messico, dove lo sottopone al rituale per trasformarlo in un Berserker.

What the hell is so special about Scott McCall?

Come suggerisce il titolo della serie, Teen Wolf si concentra – o almeno, si dovrebbe concentrare – sul suo protagonista, Scott McCall, questo adolescente che, da un giorno all'altro, vede la sua vita cambiare quando subisce il morso di Peter Hale. Nato come Beta pieno di coraggio e onore, pronto a dare la vita per i suoi amici, Scott ha subito – almeno su carta – una fortissima evoluzione, che l'ha portato a diventare non solo più potente dell'Alpha che lo ha morso, ma un True Alpha, vale a dire un Alpha originale. Vale a dire – come spiega attentamente Brett in A promise to the death – un Alpha che ha raggiunto la propria posizione di leader senza bisogno di uccidere nè innocenti nè un altro Alpha; un leader che è arrivato al vertice solo perchè si è guadagnato quella posizione. Tutto questo Scott ce l'ha, su carta. Insistiamo su questa locuzione perchè, fino ad ora, Scott dimostra di avere un cuore forte e grande che, però, stona con le sue effettive capacità di combattimento. In altre parole Scott è quello che, negli scontri, ne esce sempre sconfitto, a meno che non abbia aiuti intorno a sè, cosa che puntualmente accade. Appare dunque comprensibile il fatto che Kate si domandi cosa ci sia di così speciale in Scott McCall, tanto da essere il bersaglio privilegiato di mannari tanto forti come potevano esserlo Deucalion o lo stesso Peter. Un discorso simile si applica anche a Kira, che da ragazza un po' imbranata ma forte, si tra trasformando in qualcosa che ci piace sempre meno. Voglio dire: sei una Volpe e hai la capacità di accendere dodicimila lampadine – il numero è esagerato, ma chiudete un occhio – al primo vero appuntamento con Scott (nonostante siate usciti insieme per tante serate quante sono le lampadine a casa di Derek), quando viene attaccata dal Berserker di Kate, invece di fulminarlo o metterlo comunque k.o. grazie ai poteri della Kitsune decide di giocare all'Andromeda della situazione facendo roteare una catena. Perchè? Perchè se i personaggi ci vengono presentati con determinati poteri di un certo spessore, poi vengono raffigurati come dilettanti allo sbaraglio? Che cos'è che spinge gli sceneggiatori a commettere errori tanto grossolani? Detto questo, comunque, l'episodio ci conduce infine verso quello che dovrebbe essere il colpo di scena: Kate che trasforma Scott in un Berserker e si diverte all'idea che i suoi amici potrebbero farlo fuori senza sapere che dietro c'è proprio l'alpha di questo branco fuori dal comune. La scelta appare un po' demodé. Se ci pensate bene, infatti, l'idea di dover affrontare un volto amico deformato da una forza negativa era già stato affrontato – e con risultati decisamente superiori – nella seconda parte della terza stagione, quando la fusione tra Stiles e la Nogitsune aveva portato Teen Wolf su livelli altissimi. Forse sono proprio queste disattenzioni e queste ripetizioni il motivo per cui il telefilm, in questa stagione, sta registrando ascolti non proprio entusiasmanti. A questo punto non resta altro da fare che vedere cosa succederà nell'ultimo episodio di questa quarta stagione, sperando che i numerosi – forse eccessivi – nodi tematici affrontati non rimangano come navi sballottolate da una marea avversa.

Cosa ci è piaciuto:

• Stiles e Malia. Sebbene gli Stydia più convinti continuino a dir male del personaggio di Malia e dell'insensatezza di questa relazione, noi non possiamo far altro che dire esattamente il contrario.
• La coerenza del personaggio di Peter.
• Chris Argent.
• Vice Sceriffo Parrish, sei tutti noi!
• Che papà Stiles non abbia più troppi debiti, visto che Echo House gli ha abbonato il debito visto che suo figlio stava per morire lì dentro.
• Le sequenze oniriche di Deaton

Cosa non ci è piaciuto:

• Il fatto che Lydia, come spesso è accaduto in questa stagione che avrebbe dovuto essere incentrata su di lei, venga ridotta a personaggio minore.
• Liam e Mason sembrano sempre di più la brutta copia di Scott e Stiles. Oltretutto cominciamo un po' a stancarci di questo Liam sempre spaventato e sperduto.
• Kate continua ad essere di un'utilità e di un'intelligenza da fare invidia ai Teletubbies.
• Che Kira si sia dimenticata di essere una volpe piena di elettricità.

Valutazione di Erika Pomella: 7 su 10
Teen WolfTeen Wolf (stagione 4)
Impostazioni privacy