The 100 2x03 - Reapercussions
The 100 2x03 - Reapercussions

Recensione The 100 2×03 – Reapercussions


'Reapercussions' non rinuncia ad elementi cruenti, non si tira indietro davanti alle zone oscure dell'animo umano. Mentre Finn gioca a fare il duro, Clarke e Octavia, in luoghi e momenti diversi, stringono strane e pericolose alleanze.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Inclement Weather

Il Monte Weather non sembra essere un posto tanto idilliaco quanto si presenti. Almeno questo è quello che Clarke capisce alla fine di Inclement Weather, secondo episodio di questa nuova stagione di The 100. Dopo aver trascorso il proprio tempo a disegnare e ridisegnare la mappa dei luoghi e dei corridoi, per tenerseli bene a mente ed essere preparata ad ogni evenienza, Clarke scopre che nel reparto medico sta succedendo qualcosa che non riesce a capire o spiegare. Per questo si trancia di netto i punti, ferendosi gravemente e venendo dunque trasportata in infermeria, il suo obiettivo. Qui, infilandosi in un condotto d'aria, scopre che alcuni terrestri vengono tenuti in gabbia e usati come "magazzino" di sangue per esseri umani che ricevono delle trasfusioni, in una sorta di esperimento sul DNA. Tra le prede tenute in gabbia c'è anche Anya, la ragazza-guerriero dei grounders che avevamo visto nella scorsa stagione. Mentre Clarke fa questa scoperta le cose non vanno poi così bene neanche per gli altri. Raven, che ha una pallottola conficcata nell'osso sacro che le causa dolori allucinanti, si sottopone ad un'operazione senza anestesia. Quando Abby finisce di curarla, però, Raven si accorge che la gamba destra, dal ginocchio in giù, è completamente priva di sensibilità. Murphy e Bellamy – che sono adorabili insieme, sia come nemici che come improbabili alleati – sono tenuti prigionieri da Kane, che vuole avere tutte le informazioni possibili sui terrestri, in modo da poterli affrontare. I due verranno più tardi liberati da Abby che li incarica, insieme a Finn e agli altri due ragazzini che erano con Bellamy, di perlustrare i boschi circostanti e ritrovare gli altri ragazzi, tra cui Clarke. Octavia, intanto, si risveglia dal suo mancamento – era stata avvelenata, ricordate? – e incontra Nyko, un guaritore terrestre che la aiuta in quanto amico di Lincoln. Tuttavia, quando Octavia scopre che Lincoln è tenuto prigioniero dalla sua stessa gente, che lo sta punendo per quello che loro considerano un tradimento, Octavia prende in ostaggio Nyko, unico guaritore del villaggio, e lo usa come merce di scambio. Quando la donna a capo del villaggio le riporta Lincoln per avere indietro Nyko, però, le cose degenerano: sul luogo arrivano i Mietitori che rapiscono Lincoln e Nyko. Infine Jaha, dopo aver immaginato un bambino che era l'emanazione di suo figlio, si inserisce dentro un razzo e con esso raggiunge una zona desertica della terra.

Cosa vedremo: Reapercussions

L'episodio 3, dal titolo Reapercussions (i Mietitori, in lingua originale, sono i Reapers) si apre esattamente dove si era concluso quello della settimana prima. Torniamo al Mount Weather, dove Clarke fa scappare Anya dalla gabbia. L'ex guerriera non vorrebbe andarsene e lasciare i suoi compagni in quel luogo di tortura e morte, ma Clarke si mantiene razionale e dice che ci sarà tempo in un secondo momento per tornare indietro con i rinforzi. Ben presto le due si trovano nei sotterranei rocciosi della struttura, dove scoprono bande di Mietitori che prendono i cadaveri gettati dal Monte Weather. Le due, per un colpo di fortuna, riescono a scappare anche dai Mietitori e Anya opta affinchè le strade si dividano. Prima ancora che Clarke possa rispondere, l'altra è già scomparsa. Purtroppo per Clarke, però, la sua presenza nei sotterranei, così come la sua assenza ai piani di sopra è stata notata e sta per essere catturata di nuovo quando scatta l'allarme; Anya, però, che è tornata indietro ad aiutarla, la salva. Le due, poco dopo, si trovano però sull'orlo di un baratro che si getta in una cascata. Dall'altre parte hanno alcuni soldati del Mount Weather pronti a riportarle indietro. Le due ragazze, però, decidono diversamente: una dopo l'altra si lanciano nel vuoto. Sarà ancora Anya a salvare Clarke dall'annegamento; ma quello che sembrava l'inizio di una buona amicizia non è altro che l'ennesimo atto di guerra. Anya, infatti, che è intenzionata a tornare nel suo villaggio, colpisce Clarke alla testa e annuncia che lei sarà il suo premio. Nel frattempo, all'accampamento degli abitanti dell'Arca, si viene a sapere che Abby ha disobbedito agli ordini di Kane, liberando dei prigionieri e dando loro delle armi. Il braccio destro del cancelliere – la bionda fastidiosissima di cui non vogliamo neanche ricordare il nome – spinge affinchè il medico venga punito. Abby viene così portata all'esterno, dove tutti possono vedere quali sono le conseguenze per quelli che non rispettano gli ordini. Viene legata e obbligata a subire 40 frustate elettriche (date con qualcosa di simile ad un teaser). Vedendo questa scena di sangue, tuttavia, Kane si ravvede. Più tardi va a chiedere scusa a Abby, che risponde che sapeva di dover pagare delle conseguenze per quello che aveva fatto. Ma Kane sembra sordo a qualsiasi parola: annuncia che si metterà a capo di una spedizione che – stavolta davvero – andrà a cercare Clarke e gli altri ragazzi. Prima di andasene dà ad Abby la spilla da Cancelliere.

Nemiche/Amiche

Come ogni settimana anche nel caso di Reapercussions The 100 si propone al proprio pubblico con una struttura ad episodi, volta a seguire da vicino le vicende dei vari personaggi sparpagliati per il pianeta. In questo episodio alcune delel sequenze più emozionanti sono state quelle legate ad Octavia e al suo disperato tentativo di trovare Lincoln. Questo la porta a mostrare i proverbiali attributi e a dimostrare che può essere un'alleata preziosa per i grounders. La donna che li guida in un primo momento dà ordine di uccidere la ragazza, specie visto che ora non ha più ostaggi con cui contrattare la sua salvezza. Octavia, però, che in un primo momento riesce a salvarsi, riappare nel momento adatto, offrendosi come esca per i Mietitori, affinchè si possa scoprire il luogo in cui vengono tenuti i prigionieri. Man mano che la spedizione avanza la donna a capo dei terrestri scopre un nuovo rispetto per quella ragazzina considerata un nemico, pronta a dare la vita per Lincoln. Purtroppo, però, quando arrivano ai prigionieri, Octavia scopre che Lincoln non c'è. Nyko scuote tristemente il capo e Octavia, a quel punto, lascia andare la sua forza e il suo coraggio e comincia a piangere disperata. Più tardi, quando lei e la donna a capo dei grounders si separano si scambiano uno sguardo pieno di rispetto. Octavia pensa dunque che il suo amato sia morto. Non sa – non può neanche immaginarlo! – che è stato portato al Mount Weather, dove viene destinato a qualcosa di misterioso che viene presentato come Progetto Cerbero.

Finn il moralizzatore

L'ultimo paragrafo di questa recensione la dedichiamo al "paragrafo" che ci interessa di più, perchè è quello che riguarda i nostri due personaggi preferiti, Bellamy e Murphy. Come forse sarà ormai emerso dalle passate recensioni dei passati episodi, Finn, al contrario, è un personaggio verso cui non abbiamo stima o rispetto, che sarebbe altamente sacrificabile senza neanche lo scivolare di una lacrima. Abbiamo parlato della sua inconsistenza etica, della sua incoerenza infame … Una settimana fa lo abbiamo visto giocare al fidanzatino preoccupato per Raven, stringendole la mano e facendole credere che lei era al centro del suo mondo. Per dire, se in quella posizione ci fosse stato Murphy la cosa sarebbe stata altamente più credibile. Non solo perchè Raven e Murphy è una ship su cui abbiamo puntato tutto, ma perchè Finn ha dato prova, da quando è arrivato sulla terra, di fregarsene abbastanza di Raven. Appena toccato il suolo ha cominciato a fare il cascamorto con Clarke, senza lasciar passare neanche un giorno. E' andato a letto con Clarke, quando ancora avrebbe dovuto piangere la sua separazione da Raven. E anche ora, mentre Raven è in un letto, combattendo tra dolore e paura, l'unica cosa a cui ha pensato è stata quella di partire all'avventura per cercare Clarke. Questo la dice lunga su quanto sia leale, fedele e sincero questo personaggio. Durante l'avanscoperta i ragazzi si imbattono in un terrestre che porta al collo l'orologio del padre di Clarke dal quale la ragazza non si separa mai. E già in questo caso Finn dimostra tutto il fastidio di cui è permeato. Non fa che sottolineare cose ovvie: che Clarke tiene a quell'orologio, che non se ne sarebbe mai separata ecc… Cose ovvie, che però lui sente di dover rimarcare perchè sente il bisogno di marcare il proprio territorio. Probabilmente inconsciamente già si sente (e fa bene!) minacciato da Bellamy, che è riuscito a ritagliarsi uno spazio nel cuore di Clarke senza bisogno di fingersi altro, anzi. La sincerità di Bellamy, in ogni circostanza, è stata una delle virtù che ci hanno fatto innamorare perdutamente di questo personaggio. Alla fine, comunque, i ragazzi riescono a rapire il terrestre e cominciano a torturarlo alla ricerca di informazioni. Quando alla fine ottengono quello che vogliono cominciano a domandarsi su quale debba essere il futuro dell'ostaggio. Bellamy e Murphy si mettono a discutere: il secondo, infatti, vorrebbe ucciderlo, mentre il primo non ne vuol sapere. Murphy allora obietta dicendo che Bellamy ha già ucciso, al che il ragazzo risponde: "quella era guerra, questa un'esecuzione". Stanno ancora parlottando della questione quando Finn – fastidio! fastidio! fastidio! – prende la pistola e con l'espressione dell'uomo duro fa fuoco e uccide il prigioniero. Ora, al di là della correttezza o meno di far fuori l'ostaggio, quello che proprio ci ha avvelenato l'animo (come speriamo si evinca da queste righe) è il fatto che sia stato Finn a farlo. Finn, che nella passata stagione non perdeva occasione per parlar male di Bellamy, delle scelte difficili che aveva dovuto fare per ottenere la sopravvivenza per tutti; Finn, che scodinzolava privo di personalità dietro a Clarke, scimmiottando qualsiasi cosa pensasse lei volesse udire; Finn, che attaccava Bellamy perchè sceglieva la tortura, o i mezzi duri per ottenere informazioni, anche contro lo stesso Lincoln. Quel Finn lì, sempre pronto a fare il moralizzatore, il fastidioso essere umano privo di etica che si diverte a puntare il dito, che non vede la trave nel proprio occhio distratto com'è dalle pagliuzze in quelli degli altri, di colpo prende la pistola e spara. E gioca a fare il duro. Il nostro odio, in quel momento, è esploso in maniera talmente erosiva che, a distanza di giorni, è ancora difficile da descrivere.

Cosa ci è piaciuto:

• La temporanea lealtà tra Anya e Clarke
• La scena finale tra Kane e Abby
• Bellamy. Sempre. Per sempre.
• Lo sguardo di rispetto tra Octavia e la donna a capo dei terrestri.
• Sapere che abbiamo ancora moltissime cose da scoprire.
• Il fatto che questo telefilm, pur avendo un target piuttosto giovane, non fa a meno della crudeltà ma anche di elementi crudi, svestiti da qualsiasi buonismo. The 100 non si tira mai indietro.

Cosa non ci è piaciuto:

• Finn. E' brutto augurare la morte ad uno dei (semi)protagonisti?
• Jasper, ti prego, svegliati. Per tutto l'episodio, mentre Clarke risulta scomparsa, non fa altro che ciondolare in giro, come se fosse in preda ad un'allucinazione.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The 100The 100 (stagione 2)
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