The 100 2x04 - Many Happy Returns
The 100 2x04 - Many Happy Returns

Recensione The 100 2×04 – Many Happy Returns


Con 'Many Happy Returns', The 100 pone l'accento sulla sua qualità migliore: la capacità di rappresentare personaggi verosimili, interessanti e in continua evoluzione. Un episodio commovente, che prepara il terreno per la possibile reunion del prossimo.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Reapercussions

Nel terzo episodio della seconda stagione di The 100 molte sono state le carte messe in gioco. Clarke, dopo aver scoperto Anya e gli esperimenti che Mount Weather sta facendo sui terrestri, decide di scappare insieme alla sua vecchia nemica. Scopre così un condotto che dalla comodità del Monte Weather conduce in sotterranei dove i Mietitori sono attenti a raccogliere cadaveri per missioni di cui ancora non sappiamo niente. Non potendo stare nei sotterranei e non avendo intenzione di tornare a Weather – dove tutti, nel frattempo, si sono accorti della scomparsa della ragazza, tanto da mandare soldati a recuperarla – Clarke decide di seguire Anya e si getta da un burrone che si affaccia su cascate dall'aria dannatamente pericolosa. Dopo aver sbattuto sullo specchio d'acqua, Clarke corre il rischio di annegare, ma Anya la salva da morte certa. Peccato che il salvataggio, per Clarke, significa essere presa come ostaggio proprio dalla sua salvatrice, che vuole trattarla come un trofeo da mostrare alla propria gente. Nel frattempo Octavia si è stranamente coalizzata con il capo del villaggio di Lincoln, per tentare di salvare il ragazzo e il guaritore Nyko dai Mietitori che li hanno rapiti nella 2×02. La missione non ha un esito positivo: Octavia, infatti, trova solo Nyko, che scuote la testa quando gli viene chiesto di Lincoln. Nessuno di loro sa che il terrestre è stato preso da quelli di Mount Weather, che lo destinano ad un progetto che chiamano "Cerbero". Bellamy, in compagnia di Murphy e di Finn, è partito alla ricerca degli altri sopravvissuti. Durante la loro missione i ragazzi si imbattono in un terrestre che porta al collo l'orologio del padre di Clarke. Decidono così di rapirlo e torturarlo per avere informazioni e alla fine Finn, andando contro non solo Bellamy ma anche contro tutte le idiozie che ha detto nel corso della prima stagione, uccide il prigioniero. Infine, al campo appena costruito, Abby viene fustigata pubblicamente per essere andata contro le leggi del Cancelliere. Kane, però, si rende ben presto conto di aver sbagliato e annuncia così di voler partire a cercare i ragazzi e, nel frattempo, concede ad Abby la spilla da cancelliere.

Cosa vedremo: Many Happy Returns

Considerando che The 100 è una serie televisiva composta da non molti episodi, lo spettatore potrebbe aspettarsi un calo di adrenalina e, insieme, di qualità, man mano che la storia prosegue. Invece, proprio come il collega The Originals, The 100 continua a migliorare episodio dopo episodio e Many Happy Returns è, ad ora, il miglior episodio di questa seconda stagione. Le storie principali sono tre, sebbene non mancano anche quelle minori che servono ad arricchire lo spettacolo. Da una parte abbiamo Clarke che viene trascinata da Anya verso un destino avverso, finchè la ragazza non riesce a mettere fuori gioco la sua avversaria, conducendola verso il vecchio accampamento ormai abbandonato. Il messaggio di gesso lasciato da Abby è quasi del tutto cancellato: l'unica cosa che si riesce a leggere è il nome della ragazza. Anya, però, riprendendosi dalla droga che le era stata data da Clarke tramite una freccia avvelenata, comincia a combattere per la propria salvezza. Clarke riesce ad avere la meglio, ma non intende uccidere la ragazza. Anche perchè di colpo nel cielo comincia a brillare una sorta di radio faro costruito da Raven con l'aiuto di un nuovo arrivato che in realtà è un vecchio amico. Subito dopo la bionda antipatica del campo fa fuori quel mezzo di comunicazione perchè teme che possa essere visto dai nemici. Clarke, però, ha fatto in tempo a vederlo ed ora sa che strada prendere per tornare a casa. Intanto Jaha si risveglia nel deserto e viene ritrovato da un nomade del deserto che ben presto scopriamo essere un bambino dal volto sfigurato che si chiama Zoran. Sarà proprio lui a portare Jaha nella sua tenda, facendolo curare da sua madre. Attraverso Zoran Jaha riscopre il suo lato paterno – dal quale non si è mai voluto separare dalla morte di Wells – e regala al ragazzino il vecchio pezzo di scacchi che si era portato dietro dall'Arca. Ben presto però Jaha capisce di non poter rimanere in quella famiglia senza metterla in difficoltà: ecco allora che va incontro ad un destino sempre avverso. Un altro abitante del luogo appena lo vede lo ferisce. Infine, naturalmente, c'è il gruppo capitano da Bellamy. I ragazzi si imbattono nei resti della navicella e sentono gridare aiuto. Il gruppo, allora, dovrà darsi da fare per salvare la situazione e, come sempre, dove c'è Bellamy c'è successo.

Bellamy, Finn e Murphy

Questa seconda stagione di The 100 ha il merito di mettere in gioco tre personalità maschili completamente diverse tra loro che però sono costrette a convivere per sopravvivere. Da una parte c'è Bellamy, che si è – per così dire – offerto volontario per salire sulla prima navicella dei 100 per stare con sua sorella. Un personaggio stoico, difficile, ma anche per questo assolutamente adorabile. Un personaggio che non ha paura di fare la cosa sbagliata pur di proteggere le persone che ama. Scelte, queste, che gli sono sempre state rinfacciate dallo stesso Finn, un moralizzatore ipocrita che cerca di  farsi bello con quattro parole ad effetto ed un atteggiamento da eroe della situazione. Finn, infatti, rientra in quella categoria di eroi che sono in grado di cavarsela solo grazie al sacrificio di altri. Si potrebbe dunque definire una sorta di eroe parassita. Che piaccia o meno – e immaginiamo sia chiaro lo schieramento a cui apparteniamo – non si può negare che Finn sia un personaggio debole, smarrito nella propria mancanza di personalità. Tra questi due poli trova spazio Murphy, un personaggio davvero interessante, che ha avuto sicuramente l'evoluzione migliore dello show. Nella prima stagione era quasi una comparsa, prima di diventare una sorta di bersaglio mobile non solo per i ragazzi, ma anche per l'odio dello spettatore. Invece poi, già a partire dalla prima puntata di questa stagione, e dal suo bellissimo dialogo con Raven, Murphy ha avviato una trasformazione che in sole quattro puntate lo ha portato ad essere uno dei personaggi migliori e di certo il nostro preferito. Ed è qui che risiede la grandezza di The 100 , in questa capacità di ritrarre personaggi verosimili anche nella loro continua evoluzione.

Cosa ci è piaciuto:

• Tutta la scena del salvataggio, con Bellamy in primo piano.
• La lealtà che Murphy comincia a mostrare nei confronti di Bellamy.
• Rivedere Raven.
• Che Clarke stia finalmente tornando a casa.
• La sequenza di Jaha

Cosa non ci è piaciuto:

• La morte di Anya. Stiamo un po' soffrendo.
• Finn.
• La bionda antipatica. Il soprannome che le abbiamo dato dice già tutto.
• Che vogliano farci credere che Jaha sia spacciato. Quell'uomo, ormai, è tipo Highlander, e non ci facciamo più ingannare.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The 100The 100 (stagione 2)
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