The 100 2x10 - Survival of the Fittest
The 100 2x10 - Survival of the Fittest

Recensione The 100 2×10 – Survival of the Fittest


In 'Survival of the Fittest' l'attacco contro Mount Weather comincia a prendere forma: mentre Bellamy e Lincoln si avvicinano alla tana del lupo, Octavia dimostra a tutti di essere una donna forte tanto quanto Clarke. Episodio al cardiopalma, pieno di azione ma anche di riscatto.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Remember Me

Nell'episodio che segna il ritorno di The 100 dopo la pausa invernale, i personaggi sono tutti alle prese con le conseguenze di quanto avvenuto: la morte di Finn. Clarke, che nel frattempo sta cercando di stringere un'alleanza con i terrestri per poter attaccare Mount Weather e trarre in salvo i propri compagni, è letteralmente perseguitata dal fantasma dell'amico a cui ha tolto la vita. La ragazza vede Finn in ogni angolo del quadro, ad ogni svolta importante del racconto; purtroppo, però, ha moltissime cose a cui pensare. Da una parte c'è Bellamy che le chiede di essere mandato a Mount Weather per poter fare la spia dall'interno ("Non posso perdere anche te" risponderà Clarke in un primo momento), dall'altra c'è Raven che rischia di essere uccisa a causa di un tentato avvelenamento ai danni di Lexa, la comandante dei terrestri. Lexa, che consiglia a Clarke di reprimere i propri sentimenti, che considera l'amore solo come una debolezza, una sorta di facile bersaglio da colpire. E Lexa da prova della sua fede in questa teoria quando, scoperto che l'avvelenamento era stato effettuato dal suo secondo che voleva mandare all'aria l'alleanza, lo fa uccidere al modo dei Terrestri. Alla fine Clarke capisce che non può concedersi il lusso di voler bene e/o amare qualcuno e così decide di mandare Bellamy a Mount Weather: lo allontana da sé, quasi avesse paura che la sola vicinanza di Bellamy potrebbe essere la sua più grande debolezza. Bellamy, che non sa assolutamente nulla di tutto ciò, accetta – come sempre – la sua missione, ma nel suo sguardo qualcosa sembra spezzarsi. Nel frattempo, proprio a Mount Weather, dopo essere riusciti a mandare un segnale radio per richiedere aiuto e dar prova di essere ancora vivi, i prigionieri vengono condotti nelle gabbie.

Cosa vedremo: Survival of the fittest

Survival of The Fittest si concentra sulle molte strategie e le molte strade che terrestri e sky people devono intraprendere per tentare l'attacco al Mount Weather, cercando di restare in vita. Da una parte, allora, la macchina da presa segue Lincoln e Bellamy che, come agnelli sacrificali, si avvicinano sempre più alla bocca del mostro, probabilmente giocando a dadi con una condanna a morte; dall'altra, invece, ci sono Lexa e Clarke che, nell'affrontare un pouna (una sorta di king kong) impareranno non solo a fidarsi l'una dell'altra, ma anche che forse rinunciare ai sentimenti non è la scelta più adatta in un momento come quello che stanno per affrontare. Nel frattempo terrestri e gente del cielo stanno allenandosi: Kane e la sua gente, tuttavia, si rende conto che i terrestri non avranno alcuna possibilità di farcela se non accetteranno di prendere in mano armi da fuoco. Questi, però, non ne vogliono sapere. Ci sarà dunque bisogno di qualcuno che costruisca una sorta di ponte immaginario fra questi due mondi: e questa persona sarà, come sempre, Octavia, che finirà col guadagnarsi il rispetto di Kane e di Inga, che le chiede di diventare sua apprendista. Infine vediamo Murphy accompagnare Jaha alla tomba di suo figlio: la camminata da occasione ai due per conoscersi e recriminarsi colpe e mancanze. In tutto questo Jaha parla a Murphy della fantomatica città di luce, porto sicuro in un mondo alla deriva e gli chiede di unirsi a lui e a tutti coloro che sono pronti a partire alla sua ricerca. Alla fine Murphy accetta.

Martirio e Dipendenza

Sin dalla prima stagione e sin dalla prima recensione, non abbiamo mai celato la nostra palese predilezione per il personaggio di Bellamy. Abbiamo speso parole e righe per descrivere la crescita di questo personaggio, pennellando le qualità di un carattere difficile ma risoluto, un leader capace di prendere decisioni difficili per il bene del gruppo. Una delle cose migliori di Bellamy, tuttavia, è la coerenza interna del personaggio. Sino ad ora lo spettatore, infatti, non ha mai avuto la sensazione che Bellamy facesse qualcosa non da lui. Non ha mai tradito né se stesso, né le aspettative che il pubblico ha riposto in lui. Così, nella scorsa puntata, quando lo abbiamo visto offrirsi immediatamente per una missione che potrebbe anche essere suicida, la cosa non ci ha sorpreso: ci ha commosso, riempiti di orgoglio, magari preoccupati … ma non ci ha sorpreso. Perché noi sappiamo che Bellamy è così: sappiamo che la sua pelle è lo scuso che il ragazzo metterà sempre tra le persone che ama e il pericolo imminente. E' una sorta di martire consapevole, un gladiatore che si getta di sua spontanea volontà nell'arena per impedire che altri a cui tiene affrontino quel destino avverso. Bellamy si offre, si sacrifica, e lo fa sempre con cognizione di causa, il che rende ogni suo sacrificio sempre incredibilmente nobile. In questo caso il prezzo da pagare è ancora più alto: Bellamy è partito con la consapevolezza (sbagliata!) che Clarke lo ritiene sacrificabile. E sulle sue spalle grava la responsabilità di non farsi scoprire, di salvare le persone all'interno del Mount Weather, di proteggere Lincoln e, infine, di non deludere Clarke. Un peso che il ragazzo porta sulle sue spalle con la grazia e l'eleganza di un cavaliere d'altri tempi. E in Survival of the fittest lo vediamo attraversare il bosco con orgoglio, con il coraggio che lo contraddistingue. Ma tutto questo, oltre a portare in primo piano le qualità di un personaggio che ci seduce episodio dopo episodio, è quello anche di mettere in contatto due personaggi che fino ad ora avevano avuto poche occasioni per conoscersi. Perché Bellamy, in questa sua missione, viene accompagnato da Lincoln.

I due quasi non si conoscono: alle loro spalle hanno trascorsi non proprio idilliaci (come ad esempio il fatto che Bellamy abbia torturato Lincoln e quest'ultimo abbia provato a uccidere Bell), ma nel loro presente c'è un anello di congiunzione che brilla più del sole: Octavia. Bellamy allora non perde l'attimo e ringrazia Lincoln per la sua presenza, per il suo aver reso Octavia una ragazza forte, al che Lincoln risponde sottolineando come la ragazza fosse, di fatto, già forte. Lincoln e Bellamy sono due personaggi che, per usare il gergo adatto, bucano lo schermo: sono personaggi complicati, pieni di svolte e di continue crescite che risultano ancora più seducenti di quanto siano visti singolarmente. E mentre Bellamy paga il prezzo di essere sempre il deus ex machina delle situazioni difficili, Lincoln paga il prezzo di essere quello che è e quello che, soprattutto, lo hanno fatto diventare. Racconta a Bellamy di una storia persa nelle pieghe del tempo, di quando era bambino e aveva aiutato un uomo venuto dal cielo (lo ammettiamo, a questo punto nella nostra mente si è formato il film secondo cui quell'uomo era il padre di Bellamy e Octavia). Confessa così una vicinanza al mondo di Octavia che prescinde il suo arrivo e il suo amore. Lincoln, che dai suoi viene visto come uno sciocco traditore, è in realtà rimasto sempre fedele a quel ragazzino che venne costretto ad uccidere un uomo che chiedeva semplicemente aiuto. Lo stesso terrestre che Mount Weather ha tentato di trasformare in una macchina. Così, quando alla fine i due arrivano nei sotterranei del Monte, sono entrambi davanti a delle scelte: Bellamy viene preso per il raccolto, picchiato e portato via. Lincoln, invece, viene rimesso davanti alla droga. E qui, bisogna ammetterlo, gli sceneggiatori dello show hanno dimostrato di sapere il fatto loro, trattando questa storia con una verosimiglianza da applausi. Perché non importa quando Lincoln ami Octavia o quanto voglia difendere Bellamy: è uscito da una tossicodipendenza brutale e da un'astinenza ancora più difficile quasi senza battere ciglio – il che ci era apparso strano -, ma quando rivede la droga semplicemente non può resistere e finisce col cadere di nuovo in quella trappola. Noi soffriamo insieme a lui, ma siamo consapevoli che la storia non sarebbe potuta andare in un altro modo. The 100 dimostra così di non perdere mai il senso di autenticità generale, pur non rinunciando a sbocchi nel fantasy, nella fantascienza e nell'horror. E' un calderone pieno di elementi, in cui tutti gli ingredienti, però, vengono miscelati alla perfezione da mani esperte.

Octavia of the sky people

Abbiamo molto spesso parlato della forza di Clarke, del suo carattere difficile da mandare giù, ma quasi sempre condivisibile. E anche in questo episodio abbiamo visto quella forza e l'emergere di quelle caratteristiche che fanno di Clarke il personaggio che è. Tuttavia in Survival of the Fittest il personaggio che più ci ha colpito è stata Octavia, uno dei personaggi più interessanti di The 100 che troppo spesso viene lasciata colpevolmente da parte. In questo episodio, invece, la vediamo combattere in qualche modo per quello in cui crede. Grazie al suo amore per Lincoln, che l'ha resa già riconoscibile per i terrestri, Octavia occupa la straordinaria posizione di pedina mediana, una sorta di punto luminoso a metà tra due mondi. Quello degli umani – che sull'arca l'hanno prima costretta a nascondersi e poi l'hanno spedita sulla terra con suo fratello – e quello dei terrestri – che invece la trattano come un'estranea per il suo appartenere ad una dimensione che loro ritengono avversa. Octavia balla tra queste due realtà, passando dall'una all'altra, cercando sempre di muoversi senza il bagaglio scomodo di facili pregiudizi. Ecco perché in questa puntata decide di ergersi a ponte tra queste due culture che hanno deciso di allearsi senza però conoscersi fino in fondo. Così Octavia scende nel campo di battaglia e getta una sfida ad uno dei terrestri. Ovviamente lo scontro fisico va a svantaggio di Octavia, che continua ad incassare e a cadere a terra; tuttavia il monito recita che non importa quante volte cadi, ma importa solo in che modo ti rialzi. E Octavia – e questa forse è una caratteristica tipica della famiglia Blake – è una ragazza che non si arrende. Colpo dopo colpo si rialza, barcolla, tenta di restare in piedi. Viene colpita, tumefatta: il suo sangue si mischia a fango e sangue, ma Octavia non rinuncia alla battaglia. Sarà Inga, invece, a porre fine all'incontro prima che il terrestre uccida la ragazza. Inga, che odia la gente venuta dal cielo, che è contraria all'alleanza e che non si fida degli umani, vede in Octavia una scintilla e le offre la possibilità di iniziare una sorta di addestramento per diventare la sua seconda. Il rapporto tra queste due donne ci aveva già colpito nell'episodio in cui Octavia tentava in ogni modo di salvare Lincoln: avevamo già visto, in quell'occasione, il modo in cui Inga in qualche modo rispettava quella forza d'animo. Ciò che vediamo in Survival of the Fittest è il giusto proseguimento di quello sguardo finale. In tutto ciò, però, Kane – che in qualche modo è stato rimbambito dai facili discorsi retorici di Jaha – chiede ad Octavia di essere una spia dall'interno, una doppiogiochista che lo tenga sempre aggiornato sulle intenzioni dei terrestri. Al di là dell'etica di questa posizione e della decisione che la ragazza, alla fine, dovrà prendere, è indubbio che Octavia è stata universalmente riconosciuta come una guerriera di cui bisogna meritare il rispetto. Ah, Octavia, Bellamy sarebbe così fiero di te!

Cosa ci è piaciuto:

• L'inatteso rapporto tra Bellamy e Lincoln
• Il combattimento di Octavia, sotto la pioggia battente.
• Lo sguardo preoccupato che corre tra Lincoln e Bellamy quando sono catturati e Lincoln capisce che dovrà essere drogato, di nuovo.
• Le scene tra Clarke e Lexa alla zoo.
• Inga che chiede ad Octavia di diventare la sua seconda.
• Clarke che alla domanda di Lexa "Ti fidi di lui?" [Bellamy] risponde senza battere ciglio "Sì".

Cosa non ci è piaciuto:

• Dov'è Raven?
• Che Murphy abbia accettato di partire con Jaha alla ricerca della Città della Luce. Perché?

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The 100The 100 (stagione 2)
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