The 100 2x11 - Coup de Grace
The 100 2x11 - Coup de Grace

Recensione The 100 2×11 – Coup de Grace


In 'Coup de Grace' emerge con forza la figura di Bellamy, leader e martire al tempo stesso, che dona se stesso per proteggere le persone a cui tiene, mentre le pedine della guerra cominciano a muoversi sempre più velocemente. Altro episodio al cardiopalma, meraviglioso.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Survival of the fittest

In Survival of the Fittest la guerra tra skypeople, grounders e abitanti del Mount Weather sembra essere pronta ad uno step in avanti. Mentre al campo grounders e gente dell'Arca cerca di trovare un modo per coesistere e sferrare un attacco vincente, Lincoln e Bellamy si avventurano nei boschi, direzione Mount Weather, per infiltrarsi. Durante la "passeggiata" i due hanno modo di parlare, conoscersi meglio e affrontare l'argomento che sta loro più a cuore: Octavia. Giunti vicino al Monte, tuttavia, i due vengono intercettati: Bellamy viene scelto come adatto al raccolto, mentre Lincoln è costretto a riassumere una dose della droga dal quale si era appena disintossicato. Intanto, al campo, Octavia sta cercando di rappresentare, da sola, il ponte fra le due fazioni: per questo accetta di scendere in campo contro uno dei campioni dei grounders, dando prova di un'incredibile forza d'animo. Questo cattura l'attenzione di Indra che, dopo il combattimento, le offre l'occasione di diventare la sua seconda e, di fatto, migliorare se stessa. Mentre tutto questo avviene Clarke e Lexa sono in fuga dal pouna, una sorta di King Kong che dà loro la caccia: l'avventura permette a Clarke di capire che i sentimenti non sono la sua debolezza, ma ciò che la rendono quella che è. Infine Murphy accetta di accompagnare Jaha alla tomba del figlio e, successivamente, di partire con lui alla volta della misteriosa Città della luce.

Cosa vedremo: Coup de Grace

L'episodio di questa settimana si apre con delle urla: in una stanza baciata dalle tonalità acide del verde, la macchina da presa insiste sul corpo di Bellamy offeso da una sorta di tortura. Il ragazzo, infatti, essendo stato scelto per il raccolto, viene pulito e decontaminato, prima di essere messo in gabbia. Qui riesce a parlare con una grounder intrappolata al suo fianca che, dopo avergli detto di non agitarsi – visto che la gente del luogo tende a prendere per primi i soggetti più attivi – gli sputa in faccia per il suo appartenere alla gente venuta nel cielo. Più tardi, però, Bellamy la salverà: vedendo che gli uomini stanno per prendere la sconosciuta, Bellamy comincia ad agirarti per attirare l'attenzione. Sarà lui allora a essere preso e appeso, privato del suo stesso sangue. Solo l'arrivo di Maya gli impedirà di morire: e sarà proprio grazie all'aiuto di Maya che Bellamy riuscirà a raggiungere la radio e a comunicare con Clarke che gli consiglia di liberare i Grounders, in modo da fare una sorta di effetto a cavallo di troia. In più Bellamy ne approfitta per far sapere che all'interno del Monte ci sono anche dei bambini che bisogna proteggere. Quello che Bellamy e Maya non sanno è che all'interno del Monte c'è stato un cambiamento di potere: Cage ha finalmente preso il posto di suo padre, giocando sulla voglia degli abitanti della struttura di uscire da quella montagna sepolta e poter vivere sulla terra. Infine, al campo, Clarke dà dimostrazione a sua madre che quella che ha il comando è lei, e solo lei: parte così con alcuni dei suoi per attirare l'attenzione sull'esterno, di modo che Bellamy possa lavorare con più calma all'interno, guidato dalla fedele Raven.

Bellamy e l'omicidio

Qualche settimana fa, in occasione di un confronto tra il comportamento di Bellamy e quello di Finn avevamo avuto modo di soffermarci sul modo in cui questi personaggi si rapportavano con l'omicidio. In particolare (specie visto e considerato che Finn è morto) quello che ci interessa è riproporre per Coup de Grace una riflessione che avevamo proposto allora: Bellamy ha già ucciso in passato e le sue mani sono state già immerse nel sangue. Quando lo stesso Murphy gli faceva presente questa cosa, davanti alla possibilità di uccidere un terrestre appena torturato nel terzo episodio di questa stagione, Bellamy rispondeva: "Quella era guerra. Questa è un'esecuzione". In altre parole Bellamy non è una persona che ama uccidere, non si diverte a farlo, non lo fa a prescindere: è un uomo che preme il grilletto solo quando sa che non c'è altra scelta, quando la questione si riduce all'uccidere o essere uccisi. In Coup de Grace lo vediamo affrontare lo stesso dilemma: uccide lovejoy, la guardia che scopre che Maya lo sta aiutando: perchè lo fa? Perchè altrimenti lui stesso e i suoi amici perderebbero la vita. L'istinto di sopravvivenza in Bellamy va di pari passo con la consapevolezza che sulle spalle deve portare anche il peso di altre esistenze. Questo però non significa che per lui sia facile togliere la vita a un suo simile. La colluttazione con Lovejoy l'ha colpito più profondamente di quanto sarebbe lecito pensare: questo perchè Bellamy è un personaggio leader proprio per la sua capacità di travalicare la sua stessa coscienza per il bene superiore. Si sporca le mani per proteggere altri: ed è proprio in questo che risiede la sua capacità di guidare gli altri, di essere un faro in mezzo alla tempesta, un porto sicuro verso cui far rientro. Bellamy protegge tutti quelli che può: lo vediamo dal modo in cui non ci pensa su nemmeno un momento prima di "sacrificarsi" per salvare la terrestre che gli aveva appena sputato in faccia. Bellamy, semplicemente, è fatto così. Sotto il fisico statuario colpito dalle frustate d'acqua, Bellamy nasconde un cuore gigante, che lo rende il personaggio migliore dello show. Un cuore che ama, che soffre, che maledice le situazioni in cui si trova costretto. Un cuore che sanguina quando incontra il bambino che la sua mano ha reso orfano. Un cuore che batte, che pulsa, che è uno degli elementi che rendono The 100 una serie in continua crescita. Meraviglioso.

Cosa ci è piaciuto:

• La presenza scenica di Bellamy, che riempie lo schermo con la sua statuaria presenza.
• L'abbraccio tra Monty e Jasper che si ritrovano.
• La telefonata tra Bellamy e Clarke.
• Il confronto tra Clarke e sua madre, che si deve sottomettere al fatto che Clarke abbia più potere di lei.
• Octavia versione grounder.
• L'umanità di Bellamy.

Cosa non ci è piaciuto:

• Non aver visto Murphy.
• Abby, sempre più fastidiosa.
• L'ingenuità di Wallace, che finisce nel sacco di suo figlio Cage.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The 100The 100 (stagione 2)
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