The 100 2x12 - Rubicon
The 100 2x12 - Rubicon

Recensione The 100 2×12 – Rubicon


'Rubicon' è un episodio che dimostra come 'The 100' sia una serie adulta, nonostante il target giovane a cui si riferisce. Clarke deve vedersela con un dilemma morale orribile, mentre Murphy scopre il significato della frase 'atto di fede'.
Voto: 9/10

Dove eravamo rimasti: Coup de Grace

In Coup de Grace Bellamy è riuscito ad intrufolarsi dentro Mount Weather: in un primo momento, scelto per il raccolto, viene messo in una gabbia dove fa "amicizia" con la sua vicina terrestre che prima gli ordina di starsene buono e di non attirare l'attenzione e poi gli sputa in faccia perchè è uno degli skypeople. Quando, però, la guardia viene a prelevare proprio la ragazza della terra, Bellamy comincia a far casino per attirare l'attenzione ed essere scelto al posto suo. Cavaliere fino alla fine, il leader dei giovani 100 che vennero mandati sulla terra si trova ben presto appeso a testa in giù: ad un passo dal prosciugamento sanguigno, però, il ragazzo viene aiutato dall'arrivo tempestivo di Maya, che lo salva e lo aiuta a far fuori la guardia. Bellamy allora indossa la divisa ufficiale (e orribile) delle guardie e comincia a muoversi all'interno del Mount, scoprendo che quella è la casa anche di bambini e altre persone innocenti che non hanno nulla a che vedere con il famigerato raccolto. Ed è questo che Bellamy dice a Clarke, una volta che Raven è riuscita a creare un collegamento radiofonico. La ragazza gli dice che penserà ad un piano per salvare chi deve essere salvato e nel frattempo dice a Bellamy di occuparsi della nebbia acida – Maya non è così sicura che possano riuscirci – e di risvegliare in qualche modo i grounders tenuti prigionieri, in modo da avere un esercito nascosto proprio all'interno delle mura, in un effetto simile a quello del leggendario cavallo di Troia. Dentro Mount Weather, intanto, c'è stato un cambio ai vertici: il presidente Dante, ancora convinto di non voler tornare sulla terra a discapito di adolescenti che vengono uccisi senza scrupoli, affronta suo figlio, solo per scoprire che Cage di fatto ha dato il via ad un colpo di stato. Le guardie, infatti, ora sono fedeli a lui e alla sua promessa di libertà. Dante viene portato in prigione, mentre i superstiti giunti dall'Arca, ad un passo dalla fuga, vengono rinchiusi nei loro alloggi, senza possibilità di fuga. Infine, al campo, Abby cerca di far valere i propri diritti di cancelliere, ma ben presto si accorge che quella semplice nomina non basta: non basta per farsi ascoltare dai suoi amici, né dai terrestri. Tutti ora "obbediscono" a Clarke, che non perde l'occasione per sottolineare a sua madre che adesso il capo è lei. Ora il piano è quello di attirare l'attenzione di Mount Weather, in modo che i suoi abitanti non si mettano a guardare troppo all'interno, scoprendo Bellamy.

Cosa vedremo: Rubicon

Dall'interno di Mount Weather Bellamy cerca di aiutare sia i compagni che sono fuori, sia quelli che sono intrappolati, in attesa di venir prelevati giorno dopo giorno per poter permettere agli umani di uscire dal bunker e vivere la loro vita. Grazie alle sue capacità mimetiche, Bellamy riesce a dare un'arma a Jasper ma anche a scoprire che Cage ha deciso di bombardare Tondc, il villaggio dove si sta per tenere una riunione molto importante tra i capi grounders, e dove sono anche Kane e Octavia. Quest'ultima, intanto, ha trovato Lincoln: l'uomo sembra essere di nuovo regredito e confessa il suo senso di colpa per aver abbandonato Bellamy al suo destino per una dose di droga. Octavia però gli dice che suo fratello sta bene e che Lincoln non può arrendersi. Il breve monologo della ragazza mette in luce anche il sentimento di appartenenza che Octavia sta sviluppando nei confronti dei grounders. Bellamy, intanto, fa visita a Dante: l'ex presidente gli dice che con Cage al comando è pressoché impossibile far scappare i suoi amici, dal momento che tutti i codici a tutti gli accessi saranno stati modificati. L'uomo, però, suggerisce un metodo per far guadagnare del tempo ai ragazzi: Bellamy danneggia il sistema di areazione e mentre Jasper sta per essere portato via, incontro alla propria morte, nel settore cominciano a filtrare le radiazioni terrestri. Gli umani all'interno del Mount Weather cominciano a sentirsi male, ad ustionarsi e a morire. La dottoressa che ha svolto i suoi esperimenti sui ragazzi sta per scappare attraverso un ascensore, ma Jasper tiene aperta la porta, guardando la donna morire e ripetendole: "Voglio che sappia quanto è speciale per noi", la stessa frase cioè che la donna aveva detto poco prima, ad un passo dall'ennesimo omicidio. Intanto Murphy e Theolonius sono in mezzo al deserto, alla ricerca della fantomatica città della luce; nel pellegrinaggio incontrano una ragazza abbandonata a se stessa, con una deformità al braccio, che stringe subito amicizia con Murphy, portando in superficie il suo lato più dolce. La ragazza, però, si dimostrerà essere una traditrice: ruberà al gruppo armi e cibo, costringendoli a fare un vero e proprio atto di fede.

Il dilemma di Clarke

Per chiunque abbia una minima infarinatura di storia, il titolo Rubicon richiama subito alla mente il fiume Rubicone, che Giulio Cesare attraversò a capo del suo esercito, andando contro al divieto del senato di attraversarlo armati. Nell'immaginario collettivo, allora, il Rubicon può essere visto come una sorta di confine ultimo da attraversare, travalicato il quale non si può più tornare indietro. Un confine che, questa settimana, Clarke ha praticamente polverizzato. Quando, grazie a Bellamy, scopre che il Mount Weather sta per sparire un missile su Tondc, Bellamy parte alla volta del villaggio per avvisare tutti. Giunta sul posto, però, invece di avvisare tutti, si reca nella tenda di Lexa e parla solo con lei. Lexa le dice che non può far evacuare la zona, altrimenti quelli del Mount Weather scoprirebbero che hanno una spia all'interno. Clarke, allora, deve fare una scelta: dare una possibilità a Bellamy e far morire tutti (o quasi), oppure far evacuare tutti e dare il via ad una caccia all'uomo che potrebbe rappresentare la morte di Bellamy e dell'intera strategia bellica. Lexa sottolinea il fatto che la scelta di Clarke di non avvisare nessuno e di andare direttamente da lei indica che Clarke ha già preso la sua decisione. Le ricorda – per l'ennesima volta – di non lasciarsi indebolire dai suoi sentimenti e dalle sue emozioni e di comportarsi come il leader che vuole essere. Clarke, allora, nonostante i mille dubbi e la ricerca di alcune vie di fuga, accetta questo patto sanguinoso. Mentre lo spettatore continua a pensare che all'ultimo arriverà una soluzione per impedire queste morti gratuite, il missile parte e distrugge tutto. E questo – questo non voler mai cercare facili scorciatoie – è uno dei motivi per cui the 100 è una serie di qualità superiore rispetto ai vari teen-drama che sono al momento presenti sui vari palinsesti. The 100 è una serie che non si tira mai indietro, che non nasconde mai la mano, che non ha paura di uccidere e fare scelte magari discutibili. Gli sceneggiatori non hanno paura di rivolte da parte dei fans, non sacrificano la storia a favore di fandom o facili ascolti (come ad esempio hanno fatto alcuni sceneggiatori della ABC…) e questa lealtà alla storia – e solo alla storia – si palesa attraverso un racconto che non è mai banale, non è mai noioso, e non è mai inverosimile. Clarke, una ragazza di diciotto anni, si trova non solo a capo di un esercito in procinto di dar via ad una guerra; ha anche dovuto uccidere un amico/amante, sacrificandolo per un bene superiore. Allo stesso tempo ha dovuto bagnarsi le mani anche del sangue di gente innocente o che comunque non conosceva, sempre per quel bene superiore e, in minima parte, per non mettere in pericolo Bellamy. Un dilemma etico, questo, che sembrerebbe più appropriato per serie più adulte e non di certo indirizzate ad un target tanto giovane. Rubicon, in altre parole, è un episodio che dimostra quanto il telefilm sia consapevole di sé e della storia che vuol raccontare. Un telefilm, naturalmente, pieno anche di personaggi smarriti nella propria incoerenza. Dopo lo scoppio del missile, infatti, Abby – che sta scivolando sempre di più nella classifica dei personaggi odiati – si sente in diritto di fare una paternale a Clarke. "Tu lo sapevi," le dice, quasi puntandole il dito contro. Poi guarda sua figlia con disprezzo, ricordandole che non riuscirà mai a superare questa macchia morale, che non si libererà mai del suo fardello. E' ovvio che la scelta di Clarke possa essere discutibile, ma che sia Abby a metterla in discussione è qualcosa difficile da accettare. Abby, che ha di fatto denunciato il proprio marito, mandandolo a morte, per nascondere una verità ugualmente venuta a galla. Abby, che ha lasciato che 300 innocenti venissero uccisi sull'Arca per "risparmiare" ossigeno, quando dalla terra cercavano di mettersi in contatto con lei. Abby, che faceva parte del consiglio che ha mandato cento ragazzini sulla terra a scatola chiusa, compresa la propria figlia, senza sapere se la Terra fosse velenosa o meno, di fatto spedendoli quindi incontro alla morte. Con tutte queste cose difficili da gestire, la donna dovrebbe essere davvero l'ultima a parlare di morale o a dare insegnamenti ad una ragazzina che avrà fatto sì i suoi errori, ma la cui anima è di certo più pulita della sua incoerente e ipocrita madre.

Cosa ci è piaciuto:

• La scena in cui la dottoressa muore sotto lo sguardo soddisfatto e crudele di Jasper. Applauso.
• L'amicizia tra Murphy e Theolonius. E, comunque, Murphy in generale.
• Bellamy, come sempre.
• Il discorso che Octavia fa a Lincoln.
• Che The 100 non temi mai di spingere sull'acceleratore.
• Che Cage decisa di punire suo padre – per aver aiutato in qualche modo la gente del cielo – non con la morte, ma con l'iniezione del siero che gli permetterà di calpestare la Terra.

Cosa non ci è piaciuto:

• Abby, la moralizzatrice. Ora che ci siamo liberati di Finn e della sua dubbia morale, ci tocca subirci lei?
• Che Lexa continui a dire a Clarke di lasciar perdere sentimenti ed emozioni.
• La donna che tradisce Murphy.

Valutazione di Erika Pomella: 9 su 10
The 100The 100 (stagione 2)
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